Comunque vada questa grande avventura chiamata vita, sarò sempre fiera di me, perché non mi sono mai lasciata intimorire, non ho mai abbassato la testa, non sono mai stata nessun altro che me stessa, nonostante abbiano cercato di farmi sentire sbagliata, indifesa, ho sempre reagito, ed ho vissuto come ho voluto, sempre credendo in me.
Diffido da coloro che come risposta conoscono solo le offese, perché persone intelligenti hanno argomenti da esporre e non parole di basso livello. Diffido dalla perfezione assoluta, da chi mostra sempre e solo il buono e il lusinghevole, l'esperienza mi ha insegnato che spesso dietro il troppo buono si nasconde la peggiore delle falsità. Non vanto un carattere facile, addomesticabile e ben gestibile. Non ostento le mie qualità non ne ho bisogno. Vivo serena, con le mie diffidenze e le mie certezze. Con il mio lato bianco e quello nero. Fiducia a pochi, tempo a chi merita e il meglio di me lo tengo stretto perché ho terminato la carta per impacchettare i regali! Convinta e certa che il meglio vada meritato e non preteso... conquistato e mai regalato!
Non sempre si può dimenticare per andare avanti, molte volte bisogna accettare, convincersi che tutto quello che è stato, ci ha temprato e formato. Nel bene o nel male ci ha reso quelli che siamo adesso. Non si può dimenticare, "anzi" non si deve dimenticare! Strapperemmo un pezzo di noi dalla nostra esistenza. La vita va accetta malgrado le sconfitte, le cadute, le delusioni, le sofferenze. Bisogna voltare pagina, si è necessario ma senza strapparla, per poter riflettere un giorno. Per poter leggere dove eravamo ciechi. Parlare dove eravamo muti e sentire dove eravamo sordi.
Hai presente quando senti che devi staccare da tutto e da tutti? Ecco, io vivo quel momento e non è colpa di nessuno. Passerà, esattamente come tutte le altre volte.
Sono un uomo di valori e principi, a volte molto critico con me stesso, e come tutti ho dei limiti, dei punti deboli, anche se sono capace di compensarli. Pronto a donare tutto me stesso col cuore che sia per amicizia o per amore, come altrettanto so anche chiudermi e isolarmi da tutto e tutti se vengo ferito e tradito dalle persone a cui tengo. So controllarmi ma dentro di me a volte tendo ad essere preoccupato, spesso mi chiedo se ho preso la decisione corretta o se ho fatto la cosa giusta. Non rivelo mai molto di me, non subito. A volte sono estroverso, loquace e socievole e in altri momenti, introverso diffidente e riservato.
La vita è come la scrittura, ci sono i punti di domanda e le affermazioni, indelebili come una macchia di inchiostro su un foglio bianco. Ci sono le parentesi, le pause, le virgole. Al di là delle parole c'è la narrazione, realtà incisa su di un foglio, intrisa di fantasia, ma anche di consapevolezza. Nella vita, come nella narrazione, dobbiamo dosare le parole e utilizzare in maniera corretta la punteggiatura, che cambia tutto in un solo attimo. Ognuno di noi ha il potere di correggere la propria vita, come di riscriverla. Siamo le pagine di un di diario piene di errori e di refusi, alcuni fatti con consapevolezza, altri dovuti all'emozione del momento, di gioia o di sconforto. Non ho mai cancellato nulla della mia vita, ho solo voltato pagina e continuato a scrivere le mie memorie, piene di gioia e di dolore. Sono viva. Sono umana. Sono protagonista del mio destino, anche quando gli avvenimenti della vita capovolgono la sceneggiatura che avevo immaginato e scritto con cura. Ci sono eventi della vita che non possiamo cambiare e di questi fanno parte le persone che non potranno mai far ritorno, i nostri angeli in paradiso. Poi in un angolo remoto della fantasia ci sono le persone che fanno parte della nostra vita e scrivono insieme a noi le pagine di una storia infinita. Non c'è dato conoscere il futuro, ma solo imparare dal passato. Io ho perdonato e continuerò a farlo nel rispetto della mia persona e di quelle che fanno parte della mia vita, i miei figli prima di tutto. I rapporti umani sono come un fiore e per questo necessitano di una cura costante. Se non seminiamo amore, raccoglieremo solo miseria.
Mi dispiace apparire spesso come la dura della situazione. Quella troppo realista, diretta e spicciativa! Il fatto è che dalle esperienze dovrò pur avere imparato qualcosa. Io credo che la paura di soffrire spesso ci porta a non guardare in faccia la realtà e a soccombere adagiandosi su delle briciole che per pietà ci vengano concesse. Io dalle mie esperienze ho imparato che le briciole non risolvono il problema, non sanano il dolore, ma lo alimentano. Ho imparato che la realtà non cambia nemmeno se trascinata oltre il non voler accettare.
Quando ripenso al mio passato, mi vedo agire, sbagliare, amare, soffrire, godere, mentire e gioire. Talvolta severa mi critico, talaltra mi trovo appropriata. E comunque, alla fine mi assolvo accettando quel che son diventata.
Io non vivo per farmi amare né per farmi ricordare, io vivo perché esistere solo non mi basta. Vivo per quello che sono e non per piacere, vivo per amare e se non mi amano pazienza. Vivo perché la vita va vissuta anche quando non ci piace, e poi alla fine se abbiamo lasciato qualcosa di bello in qualcuno, vivere non sarà stato inutile.
Lo specchio dell'anima. Gli anni passano, la nostra pelle invecchia. Segno della fatica di una vita dove trasparano le rughe di dolore e tracce di vita vissuta. Il nostro corpo è come un involucro lo amiamo lo nutriamo a volte lo accarezziamo e lo baciamo ma è soltanto un bel incarto, un pacchetto è vuoto. La l'anima no!, ha un contenuto più prezioso ci trasmettere, mille emozioni, oltre all'apparenza, oltre il semplice tatto. Lei parla tace parla, parla oltre il silenzio e nessuno può rubarcela è capace di legarsi a qualcuno. Sa soffrire per amore e non chiede mai nulla e sa leggere attraverso le parole del cuore e le racchiude in se in perfetta sintonia come un grande tesoro inestimabile. Questa è l'essenza è la vera ragione della vita... l'amore dell'anima. Scrisse George Bernard: si usa uno specchio di vetro per guardare il viso e si usano le opere d'arte per guardare la propria anima.