Esperienze


Scritto da: Alexandra Romano
in Diario (Esperienze)
La notte, spesso tanto desiderata, per chi fa della notte il momento più bello di ogni sua giornata; per chi della notte ama il riposo; per chi della notte ama il poter amare silenziosamente, o il poter amare finalmente la propria metà all'ombra della realtà; per chi della notte ama il poter scrivere o comporre musica quando l'intera città dorme, nell'immensità del silenzio notturno e della calda e/o malinconica atmosfera; per chi la notte è l'unico momento per pensare serenamente, e dare largo spazio all'immaginazione; per chi la notte è pura fonte d'ispirazione; per chi la notte è semplicemente vita.
Composto mercoledì 30 marzo 2016
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    Scritto da: Silvia Nelli
    in Diario (Esperienze)
    Ce l'ho nel sangue la voglia di ridere, di prendermi gioco del mondo e di quel suo vizio assurdo di mettermi i "bastoni tra le ruote". In fondo è una scelta: o scegli di vivere, di sopravvivere oppure di morire. A me l'ultima non piace, la centrale l'ho sempre evitata e la prima è l'unica che conta!
    Composto lunedì 4 aprile 2016
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      Scritto da: djfmp3
      in Diario (Esperienze)
      Più passa il tempo e più avverto tanto distacco da chi un tempo non faceva altro che seguirmi! Sara forse un po' colpa mia che forse ho dato troppo quando non dovevo, o forse perché non ho più l'entusiasmo nel cercare e rinnovarmi. Gli stimoli vengono di solito sorretti da chi ti sprona nel continuare nel cammino, anche se il fardello da portare comincia ahimè a farsi sentire. Quante cose ci siamo detti e descritti, quante emozioni lasciate sulle ali dei gabbiani e quante lacrime spesso abbiamo lasciato cadere per la sensibilità di quella parola che ci apparteneva. Quanto ho ascoltato e confortato, quanto avrei voluto in alcuni momenti fare di più, sì quel di più che non ho potuto darvi per mie necessita e per mancanza di tempo, il tempo che avrei voluto fermare e stringerlo fra le braccia, che ora stanche non sanno più dare carezze, ma che si confortano nelle note della musica che non lascio mai scappare via. Via dalla solitudine della notte che imperturbabile echeggia nella mia mente come gli sguardi d'innocenti di bimbi che ti prendo per mano e t'invitano a camminare assieme alla loro vita che inizia il suo cammino e che ti confortano se ti senti stanco, con baci e carezze e con semplici parole ti dicono vieni, stai tranquillo, non preoccuparti perché vicino a te ci sono io, dai giochiamo. In fondo cos'è la vita? È un gioco che impariamo a giocare quando siamo già grandi e ci giriamo a guardare dietro le spalle, senza trovare quell'attimo che non abbiamo saputo cogliere e portarcelo per il resto dei nostri giorni dietro e aspettare che la commedia finisca e che il sipario cali e qualcuno dica the end.
      Composto sabato 2 aprile 2016
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        in Diario (Esperienze)
        Buona sera e buona cena a tutti. Oggi in occasione delle feste pasquali ho fatto un po' di pulizia sul mio profilo, perché io non capisco certa gente che pur di attirare la sua attenzione, inventa sempre scuse, facendo una sorta di "film" al punto di fartelo credere. Mah, a me piace la gente vera, sincera, che dice sempre la verità, quella che non ha paura di rimetterci la faccia, di esporsi in prima persona, perché chi ha "paura" di fare questo ha sicuramente qualcosa da nascondere e devono sapere che esiste un tasto per essere cancellati, ma purtroppo per loro non si trova su Facebook.
        Composto giovedì 5 novembre 2015
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          in Diario (Esperienze)
          Buona serata a tutti. A volte la vita è strana, la trascorri in una tranquillità apparente, consapevole di esserti realizzato, ma allo stesso tempo invocando sempre quella parola, la "felicità", che neanche immaginavamo esistesse e tenuta nascosta per moltissimi anni dentro di noi. È incredibile quello che ti mette davanti la vita, in un attimo, facendoti tornare indietro, ripercorrendo in un flash-back tutto quello che poteva essere e non è mai stato, trovandosi davanti un muro insormontabile, dove ti farà abbassare lo sguardo, rendendoti incapace di doverlo valicare.
          Composto venerdì 1 aprile 2016
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            Scritto da: Sannino Michele
            in Diario (Esperienze)
            Un giorno una voce dentro me mi chiese: "dove trovi il coraggio e la forza che hai?" "Non lo so", risposi, "forse sarà che non voglio vivere come vivo." E quella voce mi chiese: "e dove vivi tu, dove sei?" Io risposi "adesso son spiaccicato a terra", e quella voce rispose: "forse sei stanco". Dissi "sì, sono stanco di aspettare che Dio mi porga la mano e mi sollevi, mi sorregga." Poi non sentii più quella voce e io chiesi: "ma tu chi sei?" E con stupore mio quella voce disse: "io sono Dio e sono sempre vicino a te, non sono stato mai più lontano di una carezza, che dono al tuo buon cuore, per darti quella forza, quel coraggio di credere che nulla può distruggerti, se credi in te stesso, e io credo in te."
            Composto mercoledì 27 gennaio 2016
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              Scritto da: Silvia Nelli
              in Diario (Esperienze)
              Ho preso in giro il destino quando si è burlato di me, anche con le lacrime l'ho aggirato e ho proseguito. La vita è una sfida continua e se molli sei fottuto. Una buona dose di auto ironia verso le cose che non vanno come si vorrebbe non fa male, ma aiuta a superare meglio. Tanto credetemi, che vi piaccia o no, molte volte quando sceglie poche sono le possibilità di cambiare il suo decorso.
              Composto giovedì 31 marzo 2016
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                in Diario (Esperienze)
                Ripenso a quando ero bambina, quando per sentirmi una principessa bastava una collana di mia mamma, quando il problema più grande era fare il fiocco alle scarpe, quando ero bambina sorridevo sempre, anche dopo aver pianto, quei sorrisi non erano mai di circostanza, erano sorrisi veri, che uscivano dal cuore, dall'anima, ricordo quando mio papà mi teneva la manina per attraversare la strada, l'avrei stretta di più quella mano, se solo avessi saputo, che ad "attraversare la strada della vita" sarei stata senza di lui. Allora non conoscevo "le cose cattive" del mondo, mi piacerebbe poter assaporare ancora una volta, con quello sguardo innocente, quello che oggi non vedo più.
                Composto mercoledì 16 marzo 2016
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                  Scritto da: Berenice
                  in Diario (Esperienze)
                  Non importa cosa hai fatto e per chi. Non importa quanto amore ci hai messo nel farlo. Quello che conta è che tutto quello che farai ha il suo tempo. Nessuno ricorda il bene che hai fatto, nessuno ti sarà riconoscente per sempre. Non conta quello che hai vissuto e i pianti che ti sei fatta. Non importa a nessuno, solo tu lo porterai dentro e ogni volta che cerchi di proteggere e di proteggerti dal male sarà una lotta. Una lotta combattuta, sudata, dove si sacrifica la serenità e la tranquillità. Arriva un momento in cui credi di essere forte ma poi ti guardi intorno e ti rendi conto che certe battaglie vanno affrontate in coalizione con gli altri. Uno è nessuno. Due bastano.
                  Composto mercoledì 30 marzo 2016
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                    Scritto da: Gaia Trevisan
                    in Diario (Esperienze)
                    Prima o poi i nostri figli ci chiederanno come abbiamo potuto permettere che questo dolore ci anestetizzasse. Abbiamo lasciato che l'Isis entrasse nelle nostre case. Abbiamo permesso l'uccisione di milioni di persone: li abbiamo respinti, lasciandoli al confine. I nostri nipoti ci chiederanno la differenza tra un campo di concentramento e i campi in Macedonia. Come potremo trovare risposte? Noi che siamo i figli dell'11 settembre, come potremo guardare negli occhi i nostri di figli e non sentire le mani sporche di sangue? Ci eravamo detti "mai più". Invece ogni giorno in Pakistan o in Siria muoiono persone, che sono genitori, fratelli, figli, cugini. Smettiamola di chiamarli "immigrati", sono persone. Scappiamo dallo stesso nemico, ma la differenza è trovarsi dalla parte giusta del confine. Vengono qui perché l'Europa è un grande sogno: le sue fondamenta sono intrise di pace. Ma quest ultima è un diritto solo se sei stati fortunati a nascere in Europa. I nostri figli guarderanno ciò che abbiamo fatto e avranno delle domande da farci: ci chiederanno dei nostri ricordi, di quello che diceva la tv. E invece noi vorremo solo dimenticare, perché abbiamo contribuito alla scrittura di una nuova pagina di storia da strappare della razza umana.
                    Composto martedì 29 marzo 2016
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