Scritto da: C. De Padua Visconti
in Diario (Quotidianità)
Mi nutro della quiete capace di rasserenare l'anima difendendomi dai velenosi rumori del mondo.
Composto mercoledì 29 novembre 2017
Mi nutro della quiete capace di rasserenare l'anima difendendomi dai velenosi rumori del mondo.
Ti lascio spazio, affinché tu possa ingranare nel retaggio.
Se nella vita tutto è shock, io vivo pop.
Fatemi scherzare, fatemi ridere, fatemi giocare, fatemi parlare, fatemi ubriacare, fatemi respirare, fatemi urlare, fatemi ballare... fatemi fare la cosa più bella: fatemi vivere.
Ho sempre affermato che avere una donna come me al proprio fianco è impegnativo... Ho sempre affermato che se mi trascuri è il modo migliore per perdermi... desidero essere la priorità non l'alternativa.
Tornare indietro nel viaggio del tempo non si può; ma l'esplosione del cuore riuscirà ad attraversare nel silenzio di ora, questo naufragare di attese.
Sono la radice quadrata di quei pochi che sono per me e per quei pochi per i quali sono io.
Ascolto con grande rispetto quello che dice la gente, e mi piace molto ascoltare, pure perché è importante, certo c'è chi spara cazzate, parole senza senso, invece c'è chi ti parla solido dritto agli occhi, ma l'importante e ascoltare e agire contro chi non sa ascoltare quando io parlo.
Dovrei pensarmi di più...
aver cura di me di più
mandarmi un abbraccio in più qualche volta
e dare una carezza in più al mio cuore.
Dovrei farlo...
Oggi lo farò!
Sono sempre stato un'anima solitaria, silenziosa. Amo starmene in disparte e osservare, ma questo non significa che vivo di solitudine. Occupo bene i miei attimi di vita ascoltando musica. Scrivere, guardare un film, o leggere un buon libro io non la chiamo solitudine ma serenità interiore. Significa che sto bene con me stesso senza aver bisogno di comparire, vivo in modo che la mia presenza non sia notata ma la mia assenza sia sentita.