Sentimenti

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Sono versi nati nell'anima, narrati dal cuore. Spesso una poesia senza capo né coda. Li si vivono in un caos, che trova pace solo in chi lo stesso caos genera. Te lo fai scoppiare dentro, in ogni anfratto del tuo essere, quasi fosse una tempesta che inesorabile si abbatte su di te. Le parole si accavallano, si rincorrono. Tra un mi manchi e un ti amo. Tra una gioia frenetica e un dolore dilaniante. Tra solitudine e certezza, quella di poterti amare all'infinito in questi versi. Una poesia priva di barriere e ragione, che trova il suo confine solo in te. Tu, sorgente e foce di questo inesorabile ed impetuoso fiume che mi attraversa il cuore. L'amore, quale forza, capace di farti battere il cuore o di lacerartelo. E il poeta rapito dai questi versi, chiude i suoi occhi e ascolta l'unica cosa che può dare un senso a questo caos, il suo cuore. E dentro di sé, non si cura di chi potrà capire i suoi versi. Del resto, chi può comprendere l'amore, se non l'amore stesso. E allora li affido a te, certo che li custodirai gelosamente. E quando li leggerai, solo tu, saprai ascoltarne la voce, la loro vera essenza.

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"Io sarò il tuo Re" disse lui. "Ma così, io diventerei Regina. Ma di la verità, mi ci vedi con un abito a forma di mongolfiera, fatto con stoffe pregiate? Non potrei più saltare nelle pozzanghere, dovrei smettere anche di correre a perdifiato con te, per via delle scarpe scomode. Niente lanci di patatine a tavola, urla, risate, canzoni cantate a squarciagola. Mi ameresti lo stesso se io non fossi più io? Ovvio che no! Io non voglio essere la tua regina. Io voglio solo essere quello che sono e, sapere che tu, mi ami proprio per questo."

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A che serve il sole, se piove nel cuore e tuona nell'anima, a che serve elevare lo sguardo verso il sole e sentirne il suo calore, se dentro si gela! A cosa serve questa tormenta, se fuori c'è la vita che regna ed io non riesco a coglierne il valore, a che serve dannarmi ancora se ho la possibilità di essere felice aprendo gli occhi e guardarmi intorno ammirando ciò che di splendente c'è, è la palude dell'abitudine che mi acceca e mi sprofonda nel buio non lasciandomi intravedere i raggi della luce richiamandomi a vita! Salvezza a cui aggrapparsi con coraggio!

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Credo a quel bacio dato alla stazione, che ti fa promettere di essere la quando ritorni dal tuo viaggio. Perdiamo il conto di quante volte ci siamo emozionati o abbiamo pianto per una persona, o riso con essa, finché non la vedi attraverso un finestrino di un treno. Ti ricordi anche che la ami. E corri dietro la linea gialla sperando che lei non sia mai salita su, e venga verso di te. Bisogna innamorarsi della pazienza, sentirla tutti i giorni, e non farle pesare la distanza, e ricordare al mondo quanto la ami. Con piccoli gesti che la fanno sentire a casa.
Non c'è una formula dell'amore che prevede un metodo per amare; così un giorno hai deciso di immortalare di quello che fa lei quotidianamente, e scatti una foto ogni giorno capendo che la ami di più quando si arrabbia perché rientri con le scarpe sporche dopo che ha pulito, ti accorgi delle piccole cose a cui non hai fatto caso. E poi sei ancora lì in quella stazione come promesso. Le lancette dell'orologio scorrono il tempo e ad ogni freno che stride salti su dalla panchina. Finalmente. Eccola li, è tornata da te. Così le hai chiesto di sposarla lì davanti a tutti, si lo sai che non sarete una coppia perfetta, ma giorno dopo giorno la terrai per mano.

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Potrei smettere di amarti, non so. Forse se il mio cuore inciampasse in una donna che lo possa far tremare. Se questa donna creasse il caos nelle profondità del mio essere. Se mi facesse vivere un paradiso persino all'inferno. E se questa donna, riuscisse a farmi sognare sogni vissuti solo col cuore. Si... sognare sogni. Mi dirai che vuol dire sognare non è difficile, lo è quando il sogno tuo più intimo, diventa l'origine di ogni tuo sogno. Quando non esiste altro desiderio... che il cuore stesso possa bramare. Beh... se incontrassi questa donna, smetterei di amarti. Ma non essere triste, il mio sguardo questa donna l'ha già incontrata. Il mio cuore già desiderata e amata... e sei tu.

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Ora mi domando, cosa possano gli occhi estranei vedere sul tuo viso. Uno sorriso generoso, uno sguardo gentile. Credo di sì, perché in fondo è questo che sei solita donare... la tua forza in questa triste maschera... seppur sorridente. Mi domando se occhi estranei ma vicini a te, riescano a scrutare il tuo sguardo, o siano solo occhi invadenti e si... pretenziosi. Ma quando questo tuo sorriso cede il passo ad una lacrima, tu sai che i miei occhi per te li socchiudo e ti apro il mio cuore. Ti stringo... in un semplice abbraccio. Un abbraccio, un luogo che ho destinato solo a te, per donarti pace e amore. Non consolazione... no. Non perché tu sia forte, questo lo so. Ma so che troppa forza, spesso cela la fragilità di troppe ferite. Quindi taccio e ti abbraccio. E in questo silenzio del corpo, semplicemente t'amo... con tutta la voce del mio cuore.

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"A lei". Se dovessi scegliere di vivere cento giorni senza te o una notte con te... beh, non esiterei a rispondere... una notte. Ma non perché la notte si fa l'amore... il giorno non disdegna due corpi che si amano. Scelgo la notte, perché posso correre da te. Scelgo la notte, perché è nel buio, che le anime si posso abbracciare... e questo abbraccio, non ha prezzo. Scelgo la notte, perché è in quel momento che i cuori si mettono a nudo, gettando a terra gli abiti della paura... quella di amare e di essere amati. Scelgo la notte, perché ti posso stringere, senza temere che qualcosa possa portarti via da me, da queste braccia che tremano... tremano? No, ma che dico... è un tripudio di emozioni, alla sola idea di poterti stringere al mio petto. La scelgo, perché il silenzio diviene complice di certi sguardi... che ti rapiscono anche l'anima. I miei occhi che si immergono nei tuoi, perdendosi... solo per non farne più ritorno. La notte... non è di notte che posso attendere che tu ti addormenti dolcemente? Ed è proprio in quell'istante, che tu diventi inerme ed io... senza alcun timore, posso finalmente sussurrare al tuo cuore... ti amo vita mia.

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Sì nella tua vita puoi trovare di tutto, puoi cercare ovunque, ma alla fine la vita ti avvicinerà a quella persona con cui puoi condividere tutto, un panino, una risata, una carezza, un pensiero, un bacio. Quella persona con cui perdi la cognizione del tempo. È strano che si vuole qualcosa da cercare ogni giorno, e poi ci sono io, che cerco te. Ovunque io possa cercarti. Insomma, si è in tanti, ma non tutti cercano la stessa cosa. A volte la trovano, altre no. A me non ha mai deluso.

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Sai quando sei in ritardo la mattina e fai tutto di corsa? Quando inciampi nelle lenzuola stropicciate per terra? Quando sei salito in macchina e non funziona lo stereo, allora indossi le cuffie? Quando sei per strada e ridi senza motivo? Ecco può andare tutto storto ma c'è sempre qualcosa che va dritto, ecco io mi sento così da quando ho te. Un po' distratta, sorridente ma piena di te.

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Ci saranno parole scritte nel tempo delle emozioni, da un pugno di un poeta che possiede supremazia intellettuale che avvolgono le nostre anime nelle stagioni della vita in quei viaggi mentali elevando i nostri cuori a palpiti incontrollabili e imprevedibili, ma nulla di tutto questo ha lo stesso valore e la stessa intensità se lo si paragona ad un abbraccio infinito di un figlio e un bacio intenso del proprio compagno. Le parole volano via lasciando quello sciame illusorio che ti regala, sussulti per poco più, mentre le azioni, i gesti dettati dal cuore, quelle restano indelebili non solo nella vita della mente, ma in fondo al cuore, vera radice eterna di ogni sentimento.