Scritto da: Carlo Tracco
in Diario (Sentimenti)
Visioni di Lara
Larina Lara Leretta Mia Lo di un Humbert* tuo coetaneo
mia prima musa sirenetta
Febbraio 1999
Scarabocchio di lei
Neve candida e soffice s'abbatteva sui tetti a fiocchi.
Nel grigiore d"una stanza brillano nel libro di Catullo odi e i tuoi occhi.
In una macchia di caffellattè nella pagina di Storia.
Vive lei e sua bellezza... intoccata da macchia di alcuna cosa imperfetta.
Chissà se nel lume d'uno studiolo tu, forse a chissà' che cosa pensare... in quella fatica che comune è dovere dell'uomo...
e qualcuno da amare!
Lara... mia serafica visione
Tu celeste incarnazione di ogni del microcosmo perfezione.
Come son ora tra un trocheo e un dattilo verso delle Bucoliche (1 ) stanco.
Ma domani non vedo l'ora la campana suonare di scuola l'ora di ricreazione per darti uno
una distratta attenzione!
1: Bucoliche opera in versi esametrici scritta nel 38 a. C. dal poeta Publio Virgilio Marone 70-10 a. C.
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