Sentimenti


Scritto da: Silvia Nelli
in Diario (Sentimenti)
In molti pensano che stare soli sia una sconfitta. La verità è che stare soli non è essere soli o sentirsi soli. Stare soli è vivere a pieno se stessi, la vita, la quotidianità... è aver imparato che per ogni problema hai solo un'arma da sfoderare: te stesso! Stare soli è aver capito che il rapporto più bello e più intimo lo hai con te stesso. Essere soli è stare vicino a qualcuno che solo ti fa sentire... soli è aver bisogno per forza di qualcuno per sentirsi bene, sereni e appagati. Io non mi sento sola da un pezzo ormai. Io a nessuno darei più l'indipendenza raggiunta! Forse condividerei del tempo, ma il resto me lo tengo stretto e caro. Soli è sentirsi persi e a metà, io ci sono invece e al 100%. Chi sta solo continua ad amare, continua ad assaporare sentimenti, gioie, dolcezze esattamente come chi ha qualcuno vicino, ma nella vita non esiste solo l'amore, esiste anche la rabbia, i problemi, il confronto, l'incazzatura, la giornata si e quella no. C'è il momento buono e quello di merda! Una persona in pace con se stessa sa goderseli tutti! Non esiste solo l'amore per un uomo o per una donna, esiste quello per i figli, per le proprie passioni, per il proprio tempo, per i propri spazi, per gli amici, per le persone che verranno e soprattutto quello per se stessi! Una persona "single" non è una persona a metà! Ne traumatizzata, ne che ha smesso di amare, ne incapace di dare, è solo una persona che ha imparato a scegliere a chi darsi! Io la mia "solitudine" se così proprio la volete chiamare la amo.
Composto mercoledì 24 maggio 2017
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    Scritto da: Ada Roggio
    in Diario (Sentimenti)
    Da bambina avevo un sogno, volevo. Amavo creare. Volevo da bambina disegnavo tutto ciò che avrei fatto crescendo. Disegnavo, creavo, volevo. Da bambina ho subito non poche umiliazioni, ero diversa parlavo poco l'italiano, ero venuta da un paese lontano. Disegnavo, creavo, volevo, subivo. Da bambina scrivevo, scrivevo con mille errori, ma nel testo vi erano mille emozioni. Disegnavo, creavo, volevo, subivo. Da bambina cantavo, recitavo, ricamavo, cucivo, scrivevo, volevo, ma non potevo. Disegnavo, creavo, volevo, subivo, non potevo. Non amavo studiare, amavo creare, disegnare, scrivere. Realizzavo tutto a modo mio, senza regole. Riciclavo il vecchio, rotto, sgualcito. Tutto diventava unico, inimitabile. Gli altri potevano creare un simile si, ma non uguale. Disegnai degli abiti molto strani, ma belli. Volevo realizzarli sì... ma con i capelli. Matta mi dicevano, tu sei strana. Di lì il mio cuore si dedicò con passione perché! Disegnavo, creavo e ammiravo il mio sogno si era avverato, ogni abito realizzato l'ho brevettato. Li brevetto ancora. Sono felice e sai perché, continuo a creare senza regole come piace a me.
    Composto giovedì 14 novembre 2013
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      Scritto da: Luca Dongu
      in Diario (Sentimenti)
      "L'hai amata, vero?"
      Cosa potrei risponderti? Sarebbe assurdo? O semplicemente impossibile amare una donna che non hai mai avuto, una donna che ogni notte si addormenta tra le braccia di un altro uomo, e poi in fin dei conti, di lei cosa sapevo? Nulla, tutto ciò che sapevo era frutto della mia immaginazione, tranne la pazzia di quella ero certo, lei era matta, Dio se era tutta matta, ogni giorno era una donna diversa, una volta intraprendente l'altra impacciata, una volta esuberante l'altra timida, una insicura e poi decisa, dolce e arrogante, interessata poi apatica, era mille donne diverse lei, ma il suo sguardo no, era sempre lo stesso inconfondibile, con quegli occhi bordati di nero, sfuggenti e pieni mi fregava sempre, e lei lo sapeva bene, e io in fondo a lei non l'ho mai negato che quello sguardo fosse un arma, mi fissava? E io non capivo più nulla, quasi smettevo di esistere, non riuscivo più a parlare ne pensare, rimanevo disorientato. Uno solo sguardo anche breve e avevo la certezza che c'era solo lei, perché in tutta la vita solo davanti a quegli occhi mi sono sentito così. Ora non so dove si trova ma scommetto che è ancora alla ricerca dei sogni che lei stessa sopprime con paure inutili, ripeto era matta tutta matta e sono certo che mi avrebbe fatto impazzire, ma comunque si l'ho amata ne sono certo.
      Composto lunedì 22 maggio 2017
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        Scritto da: Dolcemente monello
        in Diario (Sentimenti)
        È così che ti ho sempre immaginata prima di incontrarti, ti cercavo negli occhi della gente mentre i miei pensieri viaggiavano distratti. Ti ho cercata nelle braccia di un altro, ti ho cercata mentre passeggiavo, mentre eri seduta al bar che prendevi il tuo caffè mattutino. Ti ho cercata nei supermercati a fare spesa. Ho cercato qualcosa che ti somigliasse ma non era la stessa cosa, cercavo tra la gente le mie risposte alle tue domande che nessuno sapeva darmi. E così ho continuato a cercarti seguendo la scia del tuo profumo e poi mi passi accanto sorridi indifferente e vai via. Ti spio indifferente per vedere se sorridi a qualcuno come sorridi a me o se lo guardi negli occhi come guardi me quando ti passo vicino e se volete la stessa cosa. Mi rendo conto che starti lontano e come morire. Dimmi pure che sono egoista ma ti prego stringimi tra le tue braccia e non lasciarmi andare via.
        Composto sabato 20 maggio 2017
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          Scritto da: Lella Mei
          in Diario (Sentimenti)
          Il tempo, ha svuotato gli occhi dei miei figli, dell'amore immenso e incontenibile che li colmava. Le loro labbra pronunciano il mio nome solo quando si ricordano di me, mentre un tempo lo urlavano, cantavano, e piangevano cento, mille volte al giorno. Il tempo, ha permesso loro di capire che ho molti difetti, e, chissà se me ne hanno perdonato qualcuno, forse per questo cercheranno di non essere uguali a me.
          Chissà se il tempo ha fatto dimenticare ciò che io non ho, dimenticato.
          Il solletico, i nascondino (dove facevi finta di non vederli), i baci e il pianto che un abbraccio faceva svanire. I viaggi e i giochi, le passeggiate e le febbri alte. Le corse, i compleanni, le carezze mentre si addormentavano piano.
          Ora loro hanno dimenticato che li ho allattati e cullati per ore, portati in fascia e tenuti per mano. Che li ho imboccati e consolati e sollevati dopo cento cadute. Hanno dimenticato di aver dormito sul mio petto di giorno e di notte, che c'è stato un tempo in cui hanno avuto bisogno di me quanto dell'aria che respiravano.
          Hanno dimenticato, perché è questo che fanno i figli, perché è questo che con il tempo accade.
          E io, ho imparato a ricordare tutto anche per loro, con tenerezza e con rimpianto. E ora che il tempo è passato spero sia clemente con me, che mi dia ancora la memoria per non dimenticare. Perché ad un certo punto ti rimangono solo i ricordi.
          Composto domenica 21 maggio 2017
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            Scritto da: Piera Fabi
            in Diario (Sentimenti)
            Sei bella anche quando non ci credi, anche quando diventi rossa. Anche quando hai un po' di pancetta, quando non sei truccata, appena sveglia al mattino. Sei bella quando fai le smorfie per avere in cambio qualcosa, sei bella quando ridi senza farlo a posta. Sei bella quando ti si arriccia il naso e poi con quelle fossette al lato della bocca, mi fai impazzire. Sei bella che quando quel giorno hai coperto gli specchi, per non vedere la tua immagine. Sei bella anche quando ti rialzi e sorridi meglio di prima.
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