Sentimenti


Scritto da: Mario Pappagallo
in Diario (Sentimenti)
"Un tempo gli uomini erano esseri perfetti, non mancavano di nulla e non v'era la distinzione tra uomini e donne. Ma Zeus, invidioso di tale perfezione, li spaccò in due: da allora ognuno di noi è in perenne ricerca della propria metà...". Biologicamente il mito di Aristofane troverebbe una spiegazione in un primo essere vivente ermafrodita. Possibile? Credibile. Nella Genesi, partendo da Adamo si arriva ad Eva. Sempre scissione è. Oggi, anche se non fatto, sarebbe possibile lavorare sui geni o sulle divisioni cromosomiche e dal punto di vista delle manipolazioni se Adamo. Primo e unico, fosse stato un xxy togliendo una x si avrebbe Adamo maschio e togliendo il cromosoma y si avrebbe Eva. Più semplice del creare un essere vivente ex novo da una costola... Tornando con i piedi per terra, si può passare una vita cercando l'anima gemella. Siamo quasi otto miliardi mentre all'epoca di Aristofane eravamo meno di un milione su tutta la Terra. Non è detto che la si trovi, qualcuno non accetta soluzioni alternative ma i più sì. Non so se fanno bene, certo bisogna credere anche nella reincarnazione per avere la certezza di trovare quella metà che magneticamente si aggancia indissolubilmente a te e senza nemmeno parlare... Due, tre vite forse non bastano. Le alternative comunque terminano quando la candela della passione si spegne.
Composto lunedì 24 aprile 2017
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    in Diario (Sentimenti)
    Noi siamo i figli della fuitina, l'ultima generazione nata di nascosto, figli di mamme inconsapevoli di portare in grembo un bambino, dopo di noi le gravidanze sono diventate programmate, dopo di noi gli amori sono diventati "normali" La fuitina, avveniva quasi sempre di domenica, quando la cena stava per essere preparata, la ragazza aspettava l'ordine di andare dalla vicina a prendere il sale, il pane, qualcosa che in quel momento mancava e, oplà, via, via verso la libertà, scappata da un padre padrone, perché le mamme sapevano quasi sempre tutto. La telefonata il giorno dopo, perché quando una figlia di quindici anni non si ritirava a casa non era un rapimento, era fuitina. Diventava sposa senza il consenso della famiglia. Il padre quasi sempre rinnegava la figlia, (per me è morta) e si chiudeva per una settimana nel suo orgoglio di uomo siculo. Minchia. La mamma faceva sempre da intermediario, pian piano smollava l'orgoglio del dittatore che dopo una settimana accoglieva la figlia già gravida, già diversa da come l'aveva cresciuta. Così nascevano gli amori, così nascevano i figli, tra uno sguardo da un balcone e un sorriso di sfuggita. Gli amori fuitine non si conoscevano tra loro, alcuni non si sono mai parlati, imparavano a conoscersi strada facendo, imparavano ad amarsi, ad accettarsi, a sopravviversi. Le spose si innamoravano dopo, a scatola chiusa, poteva essere una piacevole sorpresa come non poteva esserlo. Le donne di una volta hanno un grado di sopportazione maggiore, si sono nutrite di briciole affettive, figlie di un ignoranza sessuale scoprivano di essere incinte all'ottavo mese, prima pensavano che il mal di pancia fosse una appendice. Eppure sono diventate mamme insuperabili, spose rispettose e cuoche straordinarie.
    Il ragazzo diventava uomo, e non solo perché aveva pucciato il biscotto (quelli sono i ragazzi di oggi) lo diventava nei comportamenti, nel rispetto verso il suocero che gli aveva sempre negato la figlia, lo diventava la sera, dopo il lavoro, dove aveva solo occhi per lei, lo diventava la domenica, portando sempre pasticcini a tavola come una sorta di ringraziamento. Erano uomini che regalavano le rose senza ricorrenza. Noi siamo i figli della fuitina, siamo i fortunati, siamo quelli che hanno visto gli amori nati al buio e oggi guardandoli ne vediamo la luce, gli esempi e consigli da coppie che non sapevano neanche cos'era l'amore. Nessun social, nessun bacio, nessuna foto. Ecco perché siamo fortunati. Perché prima non si conoscevano e dopo si amavano. Invece oggi prima si conoscono e dopo si amano. Ma poi, si lasciano...
    Composto martedì 25 aprile 2017
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      in Diario (Sentimenti)
      Ti incontrerò in una sera qualsiasi, quando il tramonto sarà già nel pieno del suo splendore. Le mie paure svaniranno nel tocco della tua mano. Tremo ancora, non so chi sono, Dio non esiste più? Non so chi sei, ma ti amo e aspetto che arrivi a me con dei fiori fra le braccia. Aspetto che mi tocchi leggero e mi dica "non tremare, sono con te", voglio soffocare la mia paura nel fondo dell'anima, là dove si sono accumulati pensieri d'amore. Ho paura di non incontrarti mai, ho paura che non ci troveremo e vivremo lontani e tristi. Mentre siamo due anime gemelle, fatte per amarsi.
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        Scritto da: Asianne Merisi
        in Diario (Sentimenti)
        Ti ho amato nel precipizio dei miei occhi, e ho avuto paura di toccare il fondo. Ti ho amato nelle vertigini dell'anima, mentre frenavo ogni altro aspetto della mia vita. Ti ho amato tra il sapore della bocca e il tocco delle mani e ho lasciato il cielo nell'ignoto del mio silenzio. Ti ho amato in un domani radioso senza lacci e catene, saziando il bisogno di te a piccoli bocconi. E anche oggi che potrei odiarti, odio solo me stessa. E tutto intorno mi è silenzio. Ora i miei giorni non sono delusi, le caviglie e i polsi non mi fanno più male, ma rimane l'idea di amare ancora perché so che al di là del tempo io sentirò ancora il suono della mia voce.
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          Scritto da: Kimberly
          in Diario (Sentimenti)
          Mi innamorai di lui come quando ci si innamora della canzone perfetta durante un viaggio. Diventi felice ogni volta che l'ascolti e ti sembra di non stancartene mai. Anche a distanza di tempo ci associ un ricordo felice e resta lì nel tuo cuore come se potesse capirti, rappresentarti. La prima volta che incrociai il suo sguardo capii che difficilmente se ne sarebbe andato dalla mia mente. È difficile accettare come la tua vita cambi grazie all'incontro con quella persona. Ti ho sempre aspettato. Penso di non aver passato istante della mia vita senza aspettarti.
          Composto sabato 22 aprile 2017
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            Scritto da: milanoteca
            in Diario (Sentimenti)
            Si stupiva e si chiedeva come fosse possibile avere intorno dei frutti stupendi, di ogni colore e gusto, a disposizione dei suoi desideri, pronti per essere scelti e non avere il desiderio di coglierli, perché aveva scelto un frutto diverso, ugualmente bello, di un altro colore e gusto, cresciuto lontano dalla sua terra. Si chiedeva come fosse possibile desiderarlo con tutto se stesso, adorarne il sapore, il colore, la pelle, la morbidezza. E a quel punto il suo cuore gli rispose: quanto sei stupido, non è la sua bellezza e la sua lontananza, non è il suo gusto o la sua morbidezza a crearti stupore, tu lo desideri perché è il frutto dell'amore.
            Composto venerdì 21 aprile 2017
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              in Diario (Sentimenti)
              C'incontreremo in una di quelle sere con la luna piena ed il vento a scuotere i capelli, quando è bello camminare all'aperto e stare in bilico fra le risate. C'incontreremo in uno di quei torridi pomeriggi estivi, mentre i ragazzi rincorrono l'acqua e le donne si chiudono in casa, in attesa del tramonto. C'incontreremo in una mattina fresca, con la luce che abbaglia e gli alberi in fila ad accogliere il nostro dire. C'incontreremo in una casa piccola e buia, la musica alta e troppe parole nell'aria. C'incontreremo.
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                in Diario (Sentimenti)
                I giorni che ci hanno travolto di dolore sono lontani, ma un timbro è impresso nella nostra pelle e nelle nostre ferite aperte. I tuoi abbracci sono diventati belve feroci nella notte, perché hai bisogno d'amarmi e io di averti addosso. Non ho altre pagine bianche da colmare, ma attendo che il tuo sorriso si faccia tutt'uno con le mie parole e che i tuoi occhi mi urlino la direzione. Aspetto paziente il tuo venirmi incontro, attendo che la vita si faccia pura poesia e incanto. Aspetto la felicità di un tuo discorso sotto la pioggia o con il sole. So attendere a lungo, ormai ho imparato, so sciogliere le tue paure, so cantare stonando la canzone del tuo amore per me.
                Composto venerdì 21 aprile 2017
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                  Scritto da: Florex
                  in Diario (Sentimenti)
                  Sei l'aurora del mattino, fresca come la lieve brina che accompagna i sentori dell'erba appena tagliata, un profumo unico che sa di buono, che dona al cuore nuova energia, rinfrancandolo da ogni qualsiasi voglia pena. Sei il tutto: il cielo e il mare, il sole e il tramonto pieno di mille sfaccettature e colori che evocano romantici ricordi, di emozioni e sensazioni dove sovrano regna e detta le sue regole l'amore. Meraviglioso, unico e intenso come i colori che contornano i tuoi occhi che fin dagli albori del tempo che ti conobbi, come d'incanto si impadronirono dei miei sensi e del mio cuore e da allora scandiscono il tempo della mia vita, per tua devozione e adorazione nell'eternità.
                  Composto giovedì 20 aprile 2017
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