Scritto da: Walter Girardi
in Diario (Sentimenti)
I loro sguardi si incrociarono, le bocche si misero a parlare di cose futili, dando ai loro occhi il tempo di scambiarsi i più intimi desideri.
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I loro sguardi si incrociarono, le bocche si misero a parlare di cose futili, dando ai loro occhi il tempo di scambiarsi i più intimi desideri.
Non dobbiamo mai dimenticare quanto noi stessi valiamo. È tempo di dedicarci esclusivamente alle persone che meritano il nostro tempo.
Era il sorriso che piaceva a lei, poi sapeva pure piangere, ma quando lo faceva era un'altra donna.
Accogli il dolore, ma non permettere a lui di sostare a lungo nel tuo cuore. Coltiva il tuo giardino interiore, ciò che di buono hai seminato, lo raccoglierai a tempo debito. Riempi la vita di cose che contano: quelle che hanno un valore etico e morale e lotta per esse. Lascia sempre, aperta, la porta del tuo cuore, e assicurati che chi vi entra, lo faccia senza calpestarti l'anima. Nell'incertezza: evita la precarietà di un sentimento.
Ai Mie Figli.
Che io sia conservata fra i ricordi più preziosi. Gioite e che via sia di supporto la felicità e non il dolore. In ogni cosa che finisce, c'è l'inizio di qualcos'altro; ed io, avrei fatto il possibile per evitare il distacco. Lasciate che io riposi nei ricordi che ho lasciato ad ognuno di voi. Nei vostri cuori. Non pensate a me, con tristezza e disperazione, perché la vita non finisce quando si smette di respirare; finisce quando permettiamo alla sofferenza di farci morire dentro. Figli miei: l'anima sopravvive e va oltre i nomi e le forme e non è necessario avere "fede" per comprendere tutto questo. Non piangete sulla mia tomba, asciugate i vostri occhi e venite a me, con gioia, come quando eravate bambini e vi canterò, con la voce dell'anima la ninna nanna.
Quando sei davvero innamorata ti addolcisce un po' di più dentro, ma ti accorgi che hai qualcosa da perdere.
Riempitevi di Amore e Umiltà, perché di arroganza e presunzione ne abbiamo le palle piene.
Avrei voluto asciugarle tutte, quelle lacrime mamma. Sei stata il più grande dei miei tesori, l'unico di valore. So che si può esistere pur non vivendo, perché sei restata nel luogo più importante: dentro di me. Sei stata un oceano d'amore, fatta da tante piccole gocce di serenità, pazienza e amore. Non posso vederti, ma ti sento; perché ciò che di te conservo, fa rumore nel mio cuore e di questo gioisco. Sarebbe bellissimo mamma, sotto un cielo che brilla di tante piccole stelle, tracciare un limite dentro quale muoverti e riconoscerti; e se tu mi guardassi, come io guardo te, dal lato di quella finestra ti rivedrei, ora come un angelo di vetro riflessa in uno specchio.
Ti affronto con amore. Quello che ho dentro.
Quello che manca a te. E credimi, questa è
una grave mancanza che non fai a me,
ma alla tua vita. Un cuore che non dona
amore è un cuore che brancola nel buio.
Mica tutti li sanno leggere gli occhi. Eppure hanno il potere di raccontarti tutto. Non si zittiscono. Incastrate tra le ciglia rimangono lì, pronte a crollare fino all'ultima lacrima. Ma niente contava quando lei sorrideva.