Sfogatoio


Scritto da: Cetty Cannatella
in Diario (Sfogatoio)
Rimasi ad ascoltare ciò che la presunzione aveva da dire... urlava sapienza e intelligenza, scriveva amore e provava odio. Tutto il contrario di tutto. Usai poche parole, pesanti e dal tono gentile. Pensai... l'intelligenza non urla, parla e osserva. Assorbe il sapere e lo usa con sapienza. Tu invece, che urli intelligenza... prova a mettere da parte invidia e presunzione... e con un po' di polvere di umiltà, ti renderai conto quanto torto c'è dove credevi di aver ragione.
Composto martedì 22 novembre 2016
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    Scritto da: Gabriele Ceci
    in Diario (Sfogatoio)
    Considerazioni 1.0
    Considerazioni sul vivere, se è del vivere che parliamo ma più che altro è sul come bisognerebbe vivere in una società sempre più volta in un individualismo inglobante, dove le persone si rinchiudono in scenari ansiolitici paranoici, dove non si può più parlare se non dietro maschere senza più un minimo di empatia di reale coinvolgimento, la paura di sbagliare non fa più agire ed anche gli ultimi che agiscono si ritrovano a farlo nel silenzio per paura dei dissensi dei contropensieri.
    Ognuno è chiuso nel suo mondo di apparenze di piccole illusioni che nel vivere di tutti i giorni offre riparo a tutti i tipi di contatto dall'esterno, dal più invadente alla paranoia pura,
    seduto alla fermata dell'auto con le cuffiette alle orecchie e gli occhiali da sole nell'irreale incubo che ogni tuo gesto ogni tuo movimento anche il più impercettibile venga giudicato male, dalla vecchietta con le buste della spesa, dallo studente in piedi al telefono, dal mendicate seduto per terra che a tre metri da te chiede solo elemosina, da chi passa in macchina anche solo per un istante, la paranoia.
    Bombardati fin dalla nascita dalla televisione dalla pubblicità da canzoncine ridondanti e novella 2000 costretti a crescere nell'illusione di una stabilità pure economica che col tempo si è trasformata in miseria, cresciuti nella disinformazione con i film di serie b e la fantascienza, arrivati nel futuro immediato siamo rimasti fermi, inermi, difronte al mare di occasioni che ci scorre di fianco, una paralisi mentale causata da madre televisione e padre frigorifero, da una società non meritocratica ma volta costantemente al giudizio e non al consiglio, all'ascolto, alla comprensione, solo al giudizio, anche basato solo su apparenze, oggi o giudichi o sei giudicato altri ruoli stanno sparendo, c'è chi spara e chi subisce.
    Nel dimenticatoio delle idee geniali custodisco un immagine che da bambino mi accendeva la luce negli occhi con le note di Lennon di Imagine e le immagini della danza di Matisse vedevo un mondo dove regnava solo la voglia di campare tutti insieme con poche pretese ma con tanto amore.
    Anni luce dopo in un tempo dove la pace e le poche pretese sono state dimenticate credo ancora nella gente, nella gente, la gente se sta insieme può fare tanto, si possono fare ponti e disfare macerie, insieme, le persone hanno un potere così forte nella coesione nel numero che è davvero brutto vedere in che direzione ci sta portando l'inclinazione del mondo ma credere è importante, ci vuole fede.
    La fede in un qualsiasi cosa, vuoi o non vuoi ti porta avanti, vedo addirittura nella chiesa, che ancora oggi è negli occhi e nei rosari di chi prega, per una malattia per qualcosa d'importante, di serio, un luce brilla, una piccola fiamma di una candela che anche se fioca in quegli occhi rimane costantemente accesa e per quanta poca fede possa vedere io in quei rosari, in quelle mani che li stringono c'è n'è davvero tanta.
    La fede porta avanti, smisi di credere in Dio in quello con la d maiuscola e descritto nella bibbia quando raggiunsi l'età della ragione che a differenza di George Carlin raggiunsi un po dopo verso i 15 anni, all'epoca m'intrippava leggere di altre religioni e di vedere quante di queste avevano seguito, quante persone spingevano alla preghiera e indirizzavano sul cammino della vita, già il vedere che erano più di tre e credevano in cose parametralmente diverse mi mise di fronte alla scelta di escluderle tutte e fu allora che rimasi senza Dio.
    Senza Dio e senza fede madre televisione e padre frigorifero hanno avuto la meglio, e ci hanno cresciuto così, alla meno peggio c'è anche chi avuto la fortuna di avere una sorella musica o un fratello sport che sicuramente gli ha donato tanto ma di figli unici anche a coppie ce ne sono tanti, e proprio a loro che consiglio un po di fede, agli oppressi ai frustrati a quelli che si fanno mille paranoie e trovano sempre mille scuse, agli ansiolitici a quelli dall'attacco di panico facile la consiglio a chi non si basta mai a chi si chiede troppo, abbiate fede, abbiate fede ma non in Dio ma se ve la sentite anche in lui, ma abbiate fede in qualcosa.
    Abbiate fede nel buon cinema, nella buona cucina, nelle belle donne, abbiate fede costantemente in tutte le situazioni, seduti in spiaggia o nel bagno di casa vostra, imparate a credere nella bella arte e nel pensiero, ascoltate la musica anche quella più bassa, guardate lontano, bastatevi e guardate da che punto venite e siate coscienti di dove siete arrivati, godetevi lo stare fermi e se tutto sembra un fiasco ricordatevi che comunque oggi è sempre il primo giorno del resto della vostra vita, e che è nelle piccole cose la sazietà più grande.
    Riempite il tempo di voi, con gli altri, ascoltatevi, comprendetevi e coesistete, coesistete ma anche se siete da soli abbiate fede, e suonate la musica che più vi piace, ballate la tekno, scrivete racconti o mucchi d'idiozie siate c'ho che siete e non cercatevi nei commenti della gente, chiedete consiglio, esprimete gioia se siete gioiosi, la diffonderete o esprimete tristezza se lo siete e qualcuno avrà gioia anche per voi, non chiudetevi in voi stessi è ora di abbandonare madre televisione e crescere da soli, è giunta l'ora.
    Bombardati da insegne pubblicitarie assordanti e da ritornelli scialbi, da articoli sofferenti e gente ipocrita ricordatevi di avere fede, ricordatevi del buon teatro, della commedia, ricordatevi la musica più bella e cercate gli occhi di cerca, proprio come voi e non sui profili Facebook.
    Di belle donne di vino e di canto ancora è fatto il mondo da Baudleire e da ancora prima, siate c'ho che siete, esprimetevi nella natura, respirate l'aria più pulita quella senza ansie e paranoie, e tutti quei film che vi fate, tutta colpa di madre televisione, saranno solo un lontano ricordo, l'aria è pulita, siete voi che respirate, siate improvvisazione, non mascheratevi più dietro un ruolo, una professione, dietro un atteggiamento, non siate schiavi del costume che vi create e cercate di sbarazzarvi anche di quello, siate liberi per la prima volta.
    Vi assicuro che gli uccelli cantano ancora, e c'è anche il vento ad accarezzare le pelli, il cielo è un po più chiaro ma i tramonti ancora lasciano il fiato corto, abbiate fede, negli occhi di alcune donne si vede ancora l'amore anche se a tante altre si vede solo la bocca a culo di gallina sulle foto di instagram, i fiumi scorrono come cent'anni fa, qualcuno uccide il bestiame ma l'acqua sembra pulita, ci sono ancora i coni gelato e i succhi di frutta, e nelle biblioteche si comincia anche a parlare, sentitevi liberi, guardate lontano.
    Dio lo rincontrai per caso, nel volo degli uccelli, nel sorriso dei bambini, nelle voci gentili di alcune centraliniste invadenti, nelle mani di chi stringe qualche rosario o catenina, nella luce degli occhi di non perde la speranza di chi insiste e non molla mai, Dio era sempre li nelle note di una jam section, nell'ubriachezza molesta di chi ha qualche valigia da disfare, nei profumi improvvisi quelli sentiti per sbaglio in ambienti dalle luci soffuse, dalle voci squillanti dei scaricatori di porto, con le bestemmie e il pesce fresco, Dio l'ho ritrovato li e in migliaia di altre cose, persino nella sontuosità di alcune chiese gotiche nella loro sfacciataggine, Dio c'era, mattone dopo mattone pietra dopo pietra a dare luce e forza a quegli uomini, armati dalla passione e dal lavoro compiuto.
    Lo chiamo Dio per comodità ma non mi riferisco a Gesù Cristo a Jave a Buddha n'è a Shiva o Parvati neanche ad Allah o in qualunque altro modo lo si voglia chiamare, mi riferisco alla forza di quella gente, al modo di portare avanti le loro convinzioni per un bene comune, alle mani di quelle donne che a ginocchioni hanno la forza di stringere quei rosari, mi riferisco alla perseveranza di quelle centraliniste che ti danno ancora il buongiorno dopo 100 chiamate e 0 contratti, bisogna avere fede, nelle spalle dei padri di famiglia e di chi si è ritrovato solo in un istante, oggi è comunque sempre il primo giorno del resto della vostra vita.
    Questo concetto contiene una forza così intrinseca e così grande da lasciarci fermi, inermi, a neanche avvertire il tempo che passa che scorre, proprio come un fiume, da cent'anni, ma l'aria è pulita, l'aria è più pulita e noi siamo quel che siamo, nei nostri difetti e nelle nostre integrità, è ora finalmente di abbandonare madre televisione e andare a vivere insieme alla gente, quella che negli occhi gli si legge ancora la passione la ricerca, la scoperta, quella gente che si vela solo di meraviglia e non commenta senza aver capito, quella gente che chiede, e non si maschera mai, la spontaneità dell'essere semplicemente, abbandonando le pubblicità, madre televisione, dando la giusta leggerezza a Facebook e a chi tenta di allontanarci, e convincendoci che non saranno i like a renderci felici, a che serve essere delle maschere di una vita che solo nella falsità ottiene approvazione, per essere celebrità il gioco sta nel celebrare la vita, la nostra, così come viene, nella pura improvvisazione, senza limiti di alcun tipo concreti o immaginari, oggi è il primo giorno del resto della mia vita ed ho voglia di riempire il tempo di me, con la mia musica strana, i miei scritti blasfemi, con i miei amori, con il sesso facile, con le conversazioni oscene, con i bicchieri di troppo, e le luci soffuse, con i miei innamoramenti veloci, repentini e inconcludenti, con la poesia e la bella arte, con i cinguettii degli uccelli di mattino con qualche foto su Instagram, con i tuoi occhi quelli di dieci anni fa che vedo alle volte ancora in giro sui volti di qualche ragazza che sa ancora aspettare, alla fermata dell'autobus, in stazione all'aeroporto ma anche a casa sua, e con il tempo che passa, il vento che soffia e che accarezza la pelle e sopratutto con la fede, con quella luce che se pur fioca ho dentro, comunque accesa sempre.
    Abbiate fede, mantenetela anche se fioca sempre accesa in voi.
    Siate la meraviglia che siete, ho fede in voi.
    Composto mercoledì 24 agosto 2016
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      Scritto da: Cetty Cannatella
      in Diario (Sfogatoio)
      La bibbia dice che Eva convinse e sedusse Adamo. Che insieme mangiarono, conobbero e provarono il peccato. Che Dio deluso li fece cacciare. Leggo e ancora guardo attonita a chi per millenni crede ancora a questo.... Direi che Eva disse ad Adamo... Proviamo a lasciarci andare... Ad essere noi stessi... a scatenar le voglie. Ad esser nudi veramente... Gustiamolo il peccato... Bagniamolo di lussuria e fantasie. Dio guardava la donna, la sua intelligenza, la sua curiosità. "Lui gliela ha donato e con orgoglio guarda" Adamo si convinse, non seppe resistere al richiamo della femmina... La seguì e insieme mangiarono il frutto proibito. Scrissero che fu colpa del serpente che convinse Eva. Il demonio la persuase che lì nel paradiso non era vita se non avessero mangiato il frutto. E così furono cacciati via. Donna, tu partorirai con gran dolore! Uomo, tu lavorerai la terra con gran sudore! Dio non può davanti all'amore aver potuto castigare. Dio non può aver dato intelletto, sensibilità, ventre che dona la vita e poi cacciarli via. Chi scrisse questo fu un'ideologia che non ammette il libero amarsi. Non vuole scoprire come è sporco il suo pensare... e far passare per sporco l'amore. Dio ha dato l'istinto... Ha dato il piacere... l'amore... Il riprodursi ad ogni essere vivente. Lo ha dato agli uomini, seguito dalla sensibilità e l'intelletto. Lo ha dato agli animali con grande istinto. Alla Flora ha dato il vento, le api, gli uccelli. Ogni cosa ha dato per riprodursi. L'albero che non si riproduce dà ugualmente vita, dà l'ossigeno che, ogni creatura che respira prende. Se allora un uomo scrisse, l'origine blasfema... e a dar la colpa ad una donna, ancora peggio è l'aver creduto a tutto ciò. Il vero peccato originale stà nell'usare l'amore sporcandolo... Unirsi solo per il piacere e dimenticare l'amore. Dare i propri pensieri proibiti a chi non li capirà mai, non avere il coraggio di spogliarsi e farlo solo per liberare un istinto irrefrenabile. Quello è il vero peccato, e poi da quello nasce la violenza... La pedofilia... Date invece a chi amate, donate ogni vostra fantasia, ogni vostro sogno... Fatelo senza giudizio ma con l'intelletto e la curiosità di voler conoscere sempre più chi si ama. Vedrete che il mondo avrà uomini felici liberi e meno arrabbiati. Uomini che non fanno la guerra... ma che lavorano la terra e pensano alla vita. Il male esisterebbe sempre... Perché esiste per come esiste l'amore. Ma non diamo la colpa ad Adamo ed Eva. Semplicemente la colpa è di chi nasconde il peccato e si finge angelo di luce.
      Composto sabato 19 novembre 2016
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        Scritto da: Sabrina La Rosa
        in Diario (Sfogatoio)
        Prima fanno di tutto per perderti, poi, all'improvviso, quando ciò avviene, scoprono di non poter vivere senza di te. Sapete che c'è? Una donna non c'è a prescindere, può anche amarvi alla follia ma se pensate prima a voi stessi e alle cose che vi garba fare, non fate i pentiti e non rompete le scatole. Prendetevi la responsabilità delle vostre azioni!
        Composto giovedì 17 novembre 2016
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          Scritto da: Silvia Nelli
          in Diario (Sfogatoio)
          Molte volte non è una questione di educazione, ma di limiti! Persone che superano limiti a loro consentiti e pretenderebbero che tu stessi zitta, ferma, buona e aspettassi che abbiano finito i loro comodi e le loro convenienze. Io ho il mio spazio, tu il tuo. Io rispetto il mio limite, tu fai altrettanto. Se scegli di non rispettarlo sappi che se vieni "nel mio". Lì; comando io!
          Composto venerdì 18 novembre 2016
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            Scritto da: Cetty Cannatella
            in Diario (Sfogatoio)
            Ogni bimbo che incontro so che è un nuovo libro di vita. Vorrei che tutti fossero favole, ma come ogni cosa non tutto brilla e luccica ho visto bambini felici e sereni, magari anche un poco viziati. Poi ho visto dei bimbi lasciati soli a giocare in un angolo in attesa che la mamma torni. Bimbi in un letto di ospedale, dove le malattie non dovrebbero mai toccare il corpo di un bambino. Ho visto bimbi piangere per la fame, per la paura delle bombe, per la terra che trema. Ho visto e vedo, svegliati uomo! Lascia le armi e zappa la terra. Passa dagli ospedali e con un palloncino dona un sorriso al bimbo che soffre. Dividi il tuo cibo con chi no ne ha. Scava e togli i detriti là dove la terra ha tremato, li ci può essere un bimbo che ha bisogno d'aiuto. Il futuro può avere nuova luce solo se i bimbi saranno felici.
            Composto venerdì 18 novembre 2016
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              Scritto da: Vanessa Grassi
              in Diario (Sfogatoio)
              Sono fiera e orgogliosa di essere sempre me stessa, perché? Perché dico e faccio sempre quello che penso, e del giudizio degli altri non me ne frega niente, sono sempre vera e sincera, schietta, leale e non mi faccio mai scrupoli di ogni genere. Di errori ne ho fatti, ma li so anche riconoscere. Del resto dico: chissenefrega.
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