In questi giorni in cui tutto è sospeso, lo sgomento e la paura ci attanagliano, non vediamo vie d'uscita e l'incertezza per il domani non ci abbandona, ciononostante dobbiamo continuare a sperare e a credere che al più presto tutto questo sarà solo un brutto ricordo e che arriveranno giorni migliori.
Lo stupore, la meraviglia, l'incanto, sono emozioni che i bambini vivono quando ricevono una bella sorpresa, così come l'allegria, la leggerezza, la felicità sono stati d'animo che manifestano quando sono contenti, i bambini sono libri aperti sta a noi adulti saperli leggere, manifestano emozioni positive e negative. Il pianto, i capricci, la tristezza, la malinconia, la paura sono emozioni e stati d'animo negativi che dovrebbero farci riflettere, dovremmo indagare e cercare di capire quali sono i motivi per i quali un bambino non è gioioso come dovrebbe per la sua verde età.
A Natale ci vorrebbe un miracolo: la fine di questa pandemia che sta devastando il mondo intero. Che nostro Signore ascolti ed esaudisca le nostre preghiere. Che sia un Natale sereno lo meritiamo dopo quest'anno terribile.
Con gesti e parole manifestava in maniera prorompente i suoi stati d'animo, i suoi sentimenti. Le passioni struggenti, gli amori impossibili, le gioie immense, i dolori laceranti, i sorrisi luminosi, le lacrime copiose, le parole sussurrate, i silenzi sommessi, erano molteplici e diverse le emozioni che le facevano battere il cuore e che le procuravano disagio o piacere, non ce la faceva più a controllarsi le sembrava quasi che il cuore volesse scoppiale nel petto e che il cervello volesse uscirle con violenza dalla testa.
In questo periodo così difficile con tante restrizioni che ci tengono distanti e isolati non è più possibile portare un sorriso dove manca, un soffio di allegria a chi ne è privo, un abbraccio a chi è solo, una carezza a chi è triste, non possiamo più lenire con questi piccoli gesti teneri e gentili, la malinconia di chi è solo, di chi è fragile, di chi non sta bene.
Quando i ricordi bussano alla porta del cuore sono i benvenuti, anche se con loro arriva tanta malinconia e nostalgia, con i loro fotogrammi, che rapidi si susseguono, riportano alla mente tanti bei momenti. Il vissuto, che ti ha reso la persona che sei oggi, torna prepotente e sbuca qualche lacrima a lavare il dolore.
Ogni giorno ringrazio il Signore per qualche ruga in più, sono il segno che sto invecchiando, a tanti questo privilegio è negato e sorrido alla vita malgrado tutte le difficoltà che mi presenta.