Come quell'ultima sigaretta fumata insieme, spegnerò la luce, percorrerò la strada a piedi nudi, inseguirò il destino fino a quando, ancora una volta, il mio respiro non sarà anche il tuo...
Non sapevo quanto potesse far male una parola non detta... quando ti rendi conto che è troppo tardi per dire " ti voglio bene", impari a non perdere tempo, lo dici quando lo senti veramente, ti lasci andare per paura che non ci sarà una seconda volta, ma non tutti lo fanno, e non tutti arriveranno in tempo per un ti voglio bene che rimarrà nel vento...
E la sua ombra rimase li, seduta in quel gradino, illusa, come sempre, in un gelido mattino, guardava le sue mani e non si rendeva conto, di quanto invece aveva il suo cuore infranto... Quell'ombra del mattino aveva lui vicino, sospiri e sensazioni e un mare di emozioni, volati via col vento di un cuore spento e stanco. Quell'ombra del mattino, non ha più un corpo, quell'ombra del mattino è un sogno appena morto...
Cosa sono per te? Un sogno di cristallo chiuso in una lacrima, la chimera che non ha domani, lo spazio vuoto nel cuore, l'odio e l'amore, la speranza di nulla, la frase da cancellare, la donna da amare o da non guardare, il canto del vento che si perde nel cielo, o in una tormenta di un triste inverno. Cancella ciò che è stato, non è mai accaduto, così puoi avere la pace e il mio saluto...
Giro quella clessidra tra le dita, contemplo la sabbia all'interno, è un po' secca, i suoi colori si sono un po' spenti, soffre, odia chi l'ha intrappolata, lei rivuole il mare, l'aria di un tramonto, il suono delle conchiglie, lei ha bisogno di volare... Rompo il vetro e la lascio andare... Seguirò il tuo cammino fino al mare.
Sei solo aria che gonfia palloncini colorati, sei vento che soffia sui monti innevati sei sogno che svanisce all'alba di un giorno maledetto, sei inferno che brucia l'anima, sei soffio che sibilla dentro le vie del mio cuore, sei il nulla che riempie il vuoto della tua mente... e la mia...
Ho solo un torto amaro quello di aver dato amore ora che sono in pace con il cuore lui vive come un acaro. Si nutre di schifezze, di escrementi e puzze non sa che il vero nutrimento sta nel godimento di un succo raro e prezioso come un gioiello costoso, non ha capito che nella vita la partita non è finita se non butti giù le carte quelle vere e non in disparte. Sincero è colui che ha l'anima pulita, ma tu bello mio non l'hai mai usata e di coscienza ancora meno perché spargi solo veleno.
Se dovessi cercare un luogo dove stare al sicuro verrei nel tuo cuore, se dovessi aspettare per poterti amare verrei nel tuo cuore, se dovessi accorgermi di star per morire verrei nel tuo cuore perché il cuore grida ciò che la mente tenta di zittire... e nel tuo silenzio ritroverei l'amore...
A piedi nudi sulla neve seguo le tue orme, invisibile parlo di te al cuore, brucia la carne al contatto col gelo, non importa, il dolore mi rende viva.
Mi nascondo tra gli alberi secolari, chissà quanta vita da raccontare hanno, uno scoiattolo impaurito salta tra i rami, aspetta con pazienza che passi il gelido inverno.
Quanto silenzio nella tua valle, passeggi tra le fronde col freddo sulla pelle, cade leggera la pioggia sulla noia, vorresti essere una sequoia, saggia sotto il peso dei suoi anni, dura contro tutte le tempeste, forte e resistente alla tormenta, la vita non sempre ci accontenta.
In alto il tuo sguardo segue il rosso vivo di un sogno inciso sulla pelle, guardi quell'arcobaleno di colori, insegue un temporale tra le stelle.