Ogni giorno ha un mattino, oggi il sole splende ancora, la musica risuona sempre, il traffico è impazzito, la strada finisce dove comincia il tuo cuore... non ti vedo ancora, ma so che presto scorgerò il tuo sorriso e se mi fermo a pensare che ho sfiorato l'attimo nel quale volevo mollare, penso che non avrei mai avuto la possibilità di dirti quello che tengo dentro da una vita... Chiudi gli occhi, ascolta il tuo silenzio, specchia la tua anima, rifletti i tuoi occhi nei miei, ricorda il mio profumo, le mie lacrime, il mio sorriso e poi volta lo sguardo indietro, a tutto ciò che di buono hai lasciato incustodito in balia delle onde della vita che non ha colore senza di te...
Piccole lacrime rigano la tela del tempo, pennellate di colore sbiadiscono al loro passaggio, ricordi impressi, confusi, imrpigionati nell'attimo in cui si sono creati, scavando solchi che neppure chili di mastice riusciranno a colmare; distruggere la tela non servirebbe a cancellare gli odori, i sapori, le emozioni che senti col cuore; ti allontani, ma la prospettiva non cambia; volti la faccia, ma quell'immagine si riflette come se tu fossi nella stanza degli specchi; quella tela contiene la tua vita che vivrà anche dopo di te, puoi anche ignorarla, ma sarà la tua ombra fino al giorno in cui una pennellata finale cancellerà tutto ciò che di buono o di cattivo hai creato...
E respiro il tempo di un fiato al tramonto, cosparso di luci in un pallido giorno, correndo spedita verso il domani a braccia aperte con te tra le mani.
E respiro il mondo di belle canzoni di frasi divine, di aspirazioni, di anni fuggenti che tornano indietro portando ricordi di un vecchio passato.
E respiro il sole di un bimbo felice che gioca e traduce la mia vita di pace rimango aggrappata ad uno stupido sogno, mi sveglio ferita da un lungo sonno...
Mi guardo allo specchio e più non vedo il sorriso che arrivava al cielo, cerco la donna che mostrava gli occhi, non c'è, è scomparsa dietro i rintocchi.
Costeggio la mia vita, la guardo dal di fuori, non sono quella che voglio e son dolori, sorrido e mi soddisfo del giorno che ho, la notte scende presto, chiede il conto però...
Mostrami dolce luna la vera faccia non stare con la maschera, sei una feccia, allarghi il cuore e sorridi dolcemente, non puoi ingannare il sole e chi ti conosce veramente.
Scelgo di restare, non posso più andare, la vita è destino, non si può cambiare, nel tempo che ho del sonno chiedo a Dio di non svegliarmi all'alba, di divenir oblio...
Si avvicina il giorno fatidico, vorrei tornare indietro, ma sono in bilico, ho dedicato a quel momento versi, ma dopo un anno si sono persi.
Ricordo, come fosse ieri, lo sguardo tuo incollato a quello mio, il sorriso accennato e il cuore a mille, sono l'oggetto che vorresti, volti le spalle.
Il sogno è ormai finito dietro un vetro scuro, il mattino ha cancellato un boccone amaro, cosa rimane di " quel momento" ormai vissuto, forse un ricordo inciso o mai avuto.
Mio triste Dio della bellezza in prosa non potevi far di me la tua sposa, hai scelto la giusta rima da fare chiudere gli occhi e lasciarmi andare...
Nel mondo smarrito segui le orme di un nefasto domani che non ha forme, del tanto dolore ne fai amore il pianto nascosto lo tieni nel cuore.
A colei a cui hai dato lo strazio infinito dona ancora il tuo amore ferito, nulla separa ciò che Dio ha unito, ma nel profondo del cuore niente è proibito.
Di vita vesti i tuoi giorni, metti il sorriso, ma non torni, non leggi le frasi d'amore faresti soffrire il suo cuore.
Le note si alternano strane sul foglio del vostro giardino, non saprai quanto è verde il destino se non avrai mai lei vicino...
Il mio silenzio non significa nulla, se mi assento è per capire meglio, i periodi più neri possono capitare, ma grazie a tanti amici posso proseguire...
Mi distraggo dal quotidiano a me nemico leggendo versi d'amore e d'infinito, non sono cambiata, sono la stessa, solo un po' assente, ma non significa niente, voglio bene allo stesso modo, leggo in silenzio e mi commuovo, mi isolo per non ferire chi mi ama, non pensate che vi abbia tradita sarei una scema...
Gli amici sono tali se non li perdi, se capiscono in silenzio quel che senti, ti prendono per mano accarezzando le rime un po' strazianti che stai scrivendo...
Non sono la musa di nessuno, mi chiudo come un fiore che di notte dorme, conserva i suoi colori, li ritempra, li accudisce, così che il sole il giorno dopo sorrida ancora, ma non è così per me...
La notte spegne ogni lampione d'anima, scava ancora dentro ai sogni per apparire unica cancella i giorni dedicati a te, a me, al noi che non c'è, che non ci sarà, semmai sarà notte, semmai sarà domani, semmai... mi mancherai...
La penna sul foglio segna delle righe vuote, non ci sono parole sul tuo diario d'amore, non provi, non senti, sei trasparente al mondo, vorresti che la tua musa apparisse, ma dentro un sogno si perde... semmai... semmai sarai, semmai andrò, semmai cammineremo, semmai... dopo... semmai...