Una mano sui tuoi fianchi fa presa una colpa resa di chi già è passato e sul corpo devasta la tua bocca per la vergogna muta senza un accusa. Niente resta e la vita ci presta ferite che non cancelli nemmeno lavandole spesso. L'acqua non potrà fermare ed il sangue resterà impresso. Senza lacrime ancora piangerai e penserai che è finita eppure la mia vita ancora non mi aveva dato tutto il promesso dimenticare non concesso... Quando penso all'amore ricordo quelle mani e paura e terrore non mi fanno più vivere le sento addosso.... adesso.
Un altro inverno è già passato come le foglie sei il mio peccato ad una ad una cadono giù come la mia vergogna che più non mi abbandona. Tante volte mi son detta... basta ma quel vedrai... nella mia testa era una speranza per andare avanti che si perdeva in pochi momenti sola in questa stanza. Un'altra estate ancora, più calda del sole poi un altro autunno da dimenticare e sempre una bugia che spesso sono sempre in tuo possesso. Non ce la faccio e adesso, per continuare a vivere devo mandarti via mi ripeti sempre che mi vuoi accanto ma quella tua promessa come il tempo passa e quel vedrai... Non sono più la stessa. Ora è l'ultima, prometto apro quella porta e comunque basta appena stringi le mie mani ti prego... sai rimani vedrai voglio... sentire ancora ed una lacrima troppo spesso trattenuta tua ed in tuo possesso... prendimi ora... prendimi adesso.
Quante volte ripetuto e tante volte ti ho creduto vedrai... Il nostro momento ora e sempre non è mai arrivato. Ed ho vissuto con le tue promesse ormai sempre le stesse che mi fa piacere sentire. Sola in questa casa dove mi vuoi trovare quando di me hai bisogno quando non hai da fare. Vivo il resto dei giorni In continui tormenti per quei pochi momenti eppure farne a meno... Il cuore non lo freno. Gli occhi con cui ti guarda per lui sempre lo stesso e intanto il tempo passa sono in tuo possesso e dimmi ancora e ancora vedrai per me sarà sempre come prima... adesso.
Il mio tempo sei che non ho goduto forse un abbraccio con rabbia trattenuto ed in nome dell'amore un peccato da sempre sostenuto. Quella lacrima che mi solca il viso ogni volta che ti vedo andare mi ha sempre ferito ma il mio orgoglio per sempre finito ha smesso di soffrire. L'attesa e la nostra intesa nelle lontane solitudini quando ormai mi sono arresa aumenta il desiderio e ci riporta indietro quando bastava un bacio dietro quella porta che nascondeva allo sguardo la nostra voglia. Con te basta un minuto per riempirmi la vita.
Stavo a guardare, senza parlare tu dentro me senza confine fuoco che si accende ombra nella sera. Il mio canto dedicato a te riprende ogni volta che stringi le mie mani. Un bacio e poi tutto. Tua senza vergogna e rimani tra le tue braccia, donna che si riconosce che non ha mai freni che non guarda dove e desiderio cresce ora e sempre tu che dolcemente vieni. Amore, un fiume sempre in piena.
Soffice si posa come un velo, miracolosa avvolge tutto come un sogno bianco e candido eppure così effimero tanto per niente. Col naso spiaccicato sopra il vetro c'è un bambino e guarda incredulo quella meraviglia in quel freddo mattino con la sua mano infreddolita cerca di afferrarla vorrebbe tenerla, conservarla ma il miracolo è una cosa impalpabile che non si tiene che non si conviene, si osserva e tace che brilla con la luce un momento e passa ma quanta felicità in un attimo...
Ora non ti sento scivolano come gocce sulla pelle le tue parole e le mie lacrime trattenute a stento dal mio orgoglio che ancora mi difende dalle tue offese. Eppure pendevo dalle tue labbra non l'hai mai capito ed ora mi hai perduto cerchi di recuperare, nel modo sbagliato. Ma questo amore lo hai buttato distrutto e martoriato continui poi parlare lo devi dimostrare. È come un bellissimo fiore ormai reciso ed un vaso con l'acqua non lo può salvare comunque appassirà. Lo vedrai soffrire ad uno ad uno ogni petalo cadrà come la nostra pazienza che non esiste più come la tolleranza... Intanto parla... io non ti sento.
Forse non sono pronta sarà la mia pazzia ma questa storia non la sento mia e questa creatura che sento palpitare qui nel mio seno ha scelto me, non per colpa sua senza pensare. Ancora non riesco e intanto il tempo passa forse condanna a questa mia incertezza un sì deciso o un no ancora non mi appartiene e intanto cresce quello che ne conviene... Amori tanti, non devo più sbagliare ti prego aiutami, ora devo decidere quello che penso già sarà peccato ma tu perdona per non averti subito amato questo è un macigno che pesa nel mio cuore ma per un momento ti voglio pensare... Aspetto che tu dentro mi cresca aspetterò con paura che tu esca voglio raccontarti le mie pene che tu sicuramente hai già sentite poi deciderai se perdonare...
Stringerai quello che non hai capito e solo fiori troverai quelli che ti ho lasciato fogli scritti e finalmente saprai quanto ti ho amato. Accenderai l'ultima candela e passerai il tempo guardando come si consuma quello che non hai mai visto, attraverso il fumo ti sembrerà più chiaro. Mi chiamerai ma sarò lontana, mi giungerà la voce la porto dentro il cuore, dimenticarti mai. Il volere distratto non ti ha fatto pensare Ed io ero lì ad aspettare non era mai per me il momento e mi dovevo accontentare. Non mi hai più trovato eppure lì mi avevi lasciato convinto di ritrovarmi. Sai non te l'ho detto mai, ma pensavo anch'io anche se per te mi sono persa. Ora cerchi quello che non hai mai visto né considerato e manca un pezzo al tuo orgoglio malato forse facevo parte dell'arredamento solo possesso non mi hai forse, mai amato.
Ora è tardi, devi andare sarà per sempre questo mio sperare averti mio e non dover partire. Lasci questo letto queste braccia che ti hanno tenuto stretto e manchi alla mia bocca alle mie carezze. Sei tu come acqua che ti toglie la sete e ti scivola via. Amore resto a guardare mentre ti vesti e non riesco a parlare il cuore si ferma un attimo quando mi dici... torno se non è domani...