Toccami ancora giocami sempre fammi respirare un po' di te. Salvami da tutto il male provami che vale quello che ora sei per me... Desiderio, solo se ci penso, affiora ora per ora sopra la mia pelle odora la mia voglia e spoglio la vergogna scoprendo di esser donna. Femmina coperta da una educazione certa che ora si dimena sopra questo letto e perde il suo possesso sull'anima e coscienza prevale solo il sesso. Continua nel tuo gioco... non ti dirò fai presto e quando dirò basta
Ancora piccola lasciavo il letto tanto freddo, tra tanti respiri mi muovevo piano per non farmi sentire e col nasino schiacciato, stavo per ore dietro i vetri appannati dal gelo scrutando il cielo. Una preghiera, come un anima in pena spiando la mia carceriera che nei lunghi corridoi si aggirava col velo nero ed una cera che lasciava odor di fumo dove passava. Un fantasma sembrava nella sua camicia bianca esagerata faceva paura nella notte in quell'immensa camerata. Guardavo quella luna ogni sera che dietro le nuvole si nascondeva non era mai intera. Sognavo la mia mamma lontana e mi sembrava vera i suoi baci, le carezze, mai così vicina la sentivo nel cuore e chiedevo ancora, al pallido chiarore... Poi una voce mi chiamava e la scia di fumo a me si avvicinava mi stringeva le mani e prometteva... dormi che domani...
Oggi è na giornata fredda e uggiosa stò drentro casa cor naso spiaccicato dietro ai vetri della finestra me meravija la mia bianca rosa s'è fatta na veste pomposa me pare na sposa. In mezzo alla nebbia ed al gelo s'è messo quer velo il sole de tutti sti giorni un po' dietro de sto mite inverno me l'hanno svejata, che voja è rimasta da sola sulli arberi nemmanco na foja. Quarche goccia è rimasta der gelo de questa mattina cor sole se scioje, na lacrima score s'è accorta che ha sbajato stagione e presto s'arrende. Dar vento se lascia spojare der bianco vestito se piega sur suo ramo secco e se ne fa na ragione.
Nel cuore, in questo letto caldo che hai appena lasciato ancora ci sei e consumato ogni peccato ora per ora ti sento ancora. Il tuo sapore sulle labbra l'odore della tua pelle sulla mia pelle sola, ma con te che accarezzo e continuo a sognare potrei di nuovo arrivare. Dove sarai adesso mi starai pensando sentirai anche tu ancora l'odore del mio seno e quanto è il tempo amore ora per ora che ci separa.
Un sole offuscato, il mio cuore malato non arriva la luce e non senti la voce solitudine intorno e negli occhi un velo non si vede il vero. Morire un po' dentro ogni giorno logorata da quel non capire non sentire nessuno, perché è impossibile spiegare. Troppo tardi per cambiare, nata in tempi sbagliati ed i miei punti fermi come le sicurezze, ormai andati. Educata con gessetti colorati dove c'era sempre l'arcobaleno ora è tutto bianco o nero non lo riesco sopportare. Dentro ho la tempesta perché in questa vita non mi ritrovo più e tutto quello che ho avuto e dato, non è voluto e mantenuto, niente è ormai per sempre. I giorni passano con le stagioni che non sono più quelle che io conoscevo, la gente è distratta e sempre più superficiale di tutte le cose che avevano importanza non esiste presenza. Ma quando tutto questo ti è vicino, ed è sostanza e pezzi del tuo cuore non capiscono amore... Qual è il limite dell'annientarsi e nel doversi dare...
Consolazione alla tua rabbia al tuo dolore troverai in quella lacrima che scivolerà piano sul tuo viso. Porterà via un po' dei ricordi e di sale sarà comunque il suo sapore tanto per non dimenticare ma per avere pace nel cuore che non riesce a ritrovare ancora il giusto battito... Troverai nel pianto finalmente lo sfogo che scioglierà quel nodo in gola la libertà di ammettere che hai sbagliato da sola e che ci vorrà del tempo ma ci proverai ancora. L'amore è una sorpresa che sa di cose dolci e amare vale comunque sempre la pena di ammalarsi e poi guarire... Basta una lacrima per continuare... a sperare.
Goccia dopo goccia si fa grande l'onda e vorrebbe gridare raggiunge la sua sponda dove si va a posare. Così come l'amore che sento cresce ogni momento non lo posso più contenere è un mare in tempesta in cui rischio di affogare se tu non ci sei. Voglio le tue braccia sulla tua bocca la mia bocca fammi respirare solo tu mi puoi salvare. Non conosco altri lidi dove potermi fermare tu solo puoi calmare i battiti del mio cuore. Stringimi adesso, il vento si è calmato ed il cielo con le stelle, sopra questo mare giace. Solo con te, dopo tanto troverò la pace.
Piano come la neve, senza far rumore un altro anno è passato ed il tempo tra le mani si è sciolto a goccia a goccia e non l'ho raccolto pensando... domani e ricordi appena... ma con tanto amore. Avrò un anno in più ed altre cose da raccontare dolori e gioie nel mio cuore e tante lacrime come perle da conservare. Vedo i miei bimbi crescere li vorrei ancora cullare ma la vita vola, non la puoi fermare libera come un uccello che volteggia nel cielo, non si fa guidare puoi solo starla a guardare mentre tutto scorre e la vedi passare... Incontra cieli tersi o nubi pronte alle tempeste mari calmi e montagne alberi, deserti e prati in fiore ma continua a volare. Un anno in più, ma siamo ancora tutti insieme è già un regalo la serenità non voglio altro, e per quest'altro anno quello di cui ho bisogno è tutto qua.
Mi avvicino per sfiorarti come sempre per ringraziarti della tua presenza un abbraccio da chi sempre ti pensa da chi da tanto ti vive accanto ti rispetta ed aspetta sempre il giusto momento senza chiedere altro tempo. Mi troverai vicina sempre per risollevarti quando ti sei perso ed ancora ti dedicherò un verso per farti sorridere o commuoverti come più ti piace. La mia mano solo per donarti pace l'emozione di un tramonto è un regalo che ti vorrei fare non costa niente ma se sei triste e non asciughi il pianto non lo puoi vedere. La mia parola che può risollevarti il mio cuore in pena che dice di non preoccuparti. Sarà Natale tra giorni aspetto solo che ritorni ci troveremo ancora accanto al fuoco sai amore... avrò per te lo stesso sguardo lo stesso sorriso, per essere felici basta così poco.
Viverti in un giorno che mi sentivo sola in un momento, senza speranza né futuro, ma con tanta paura chiusi da un ora e ti chiedo ancora per dimenticare... Ci siamo trovati soli in quella stanza senza occhi ne orecchie per vedere e per sentire senza neppure un nome da poter ricordare ti amo, ti ho ripetuto piano mentre le tue labbra sulle mie ed in quel momento lo sentivo. Casomai incontrassi ancora i tuoi occhi che mi hanno fatto impazzire non chiamarmi tanto non sai il mio nome puoi gridarmi amore e prendermi per mano ti seguirò senza parlare ancora ed ancora...