Un uomo cammina incontro al sole senza mai tracciare la via prende tutto come viene ed il vento ed i sogni gli fanno compagnia. Folle, ma allo stesso tempo attento ad un pianto un tramonto, una lacrima e un sorriso a chi gli porge un fiore dona tutto il suo cuore, non sa giudicare e per un bacio muore. Poeta è chi vede il cielo ed il mare oltre l'orizzonte, oltre il suo colore e la mano tende, quasi a coglierne l'essenza ogni sfumatura e l'odore, che al superficiale non appare e rimane senza. Del buio non ha mai paura. Nulla è più naturale del suo partecipare essere coinvolto, profondamente e tutto accetta ed esalta incondizionatamente. La vita è una favola che non ha mai fine per chi sa porsi oltre quel confine che la mente pone nella nostra follia abbiamo dato spazio alla fantasia che ci fa vivere come più ci piace perché in questo mondo per quanto bello non troviamo pace.
Spargerò i capelli sull'acqua che mi cullerà accarezzerà la mia voglia d'amore farò cerchi intorno, che faranno da richiamo per chi vuol sentire. Accarezzerò i miei seni, i fianchi e mostrerò il mio corpo a chi vorrà amarmi canterò per lui come sirena lo ammalierò con gli occhi sfiorerò con le mie labbra le sue labbra senza parlare potrà capire questa mia voglia d'amore. La sabbia calda ci accoglierà e questo abbraccio per la vita durerà eterno sentimento tutto sarà appagante. Poi avrò finalmente pace, del mio turbamento e mi sveglierò dal meraviglioso sogno guardando delusa quello che mi dorme accanto...
Passata è ancora una giornata ore per fare sera e tutto di corsa incontrare tanta gente, non ricordare niente. Provare a far quadrare i conti che nella vita difficilmente sono giusti e tentare di salvare il risultato ma sempre con dei resti. Tra lacrime e sorrisi si va avanti prendendo quel che viene, senza ipotizzare perché per quanto fai progetti tendono sempre a ribaltare. Forse quel porsi in forse ti farebbe vivere meglio in modo più tranquillo, senza sperare accontentarsi, senza troppo desiderare. Un futuro che bisogna guadagnare forse come un gioco a punti si deve comunque tentare ti hanno messo, senza tua intenzione in questa situazione che non hai chiesto e c'è anche il resto. Non chiamatemi folle, ma è così che mi sento a volte sbattuta, a volte cullata spesso perduta una foglia d'autunno, in balia del vento.
Autunno mi colora intorno ma non vedo niente ho vuoto dentro e fuori passo tra la gente che mi è indifferente maledetto sentimento che ha portato via il vento ma ho ancora un urlo che mi libera tra questi alberi tanto non c'è nessuno che mi sente. Anche loro, come me han perduto il calore ed il colore lentamente si spogliano e mi sento scoperta, senza protezione dò libero sfogo all'emozione che mi fa tremare di rabbia e di dolore. Niente e nessuno mi può consolare ma fatemi gridare qualche foglia leggera mi accarezza il viso e ripenso a te. Dove sarai adesso, mi starai pensando forse la tua mano sta accarezzando... non posso immaginare, ci stò male. Lascio che il mio grido liberi la mente che giunga fino a te... che non mi stai a sentire... che non mi stai a sentire... che non mi puoi sentire.
Niente è ancora certo, ma il semplice sospetto ti toglie il respiro, non riesci a dormire. La tua vita vedi scorrere tutta in un attimo e non ti sembra niente come la tastiera di un pianoforte scorri tutti i tasti neri e bianchi i ricordi, che ora fai fatica... Forse questo è il momento più brutto quando immagini che davanti a te non c'è futuro ed è inutile sperare non sei pronta ti senti distrutta e nessuno ti può consolare hai ancora tanto da fare, non puoi passare il muro. Tutto viene meno la voglia di fare, l'apatia ti prende e ti fa sua. Paura, semplicemente non riesci a capire perché proprio a te ed un attimo dopo pensi: perché no cosa desidero fare, non ti viene in mente niente. Non riesci a stare sola, né in compagnia ti senti a disagio come se nascondessi una bugia ma è la tua vita che ora stai buttando via non cogliendo l'attimo... Forse la lotta sarà impari ma non mi conosce questa malattia son sempre stata forte Signore aiutami, non lasciarmi da sola per questa nuova via.
Non ti sento più e delle tue carezze, non ho più voglia né del tuo ansimare sopra me sembra strano, ma di te ho vergogna. Il mio amore si spoglia e lascia appesi i vestiti vecchi taglia tutto e quei rami secchi... senza più una foglia che colorava la vita. Quelle macchie sul soffitto sono diventate amiche, le conosco a memoria ora se ci penso, sto male come può una storia continuare senza più passione. Finalmente o no, la ragione ha preso il sopravvento e di questo mi spavento perché sono più fragile forse pronta o mai più ad un altro amore ascolterò il cuore saprà quando battere di nuovo sentire la mia voglia senza inibizioni senza controllo delle emozioni perdersi in un folle amore forse non è tardi per incominciare a sognare...
I miei sogni, anche quelli vorresti rubarmi non sai darti pace e mi guardi sorridere spii i miei gesti mentre dormo e segui le mie mani dove vanno a finire... Mille fantasie, che non puoi controllare la gelosia distrugge anche la tua voglia non ti fa sentire, non mi fa impazzire. La mattina ti risvegli ma mi accorgo che non hai dormito sopra il mio cuscino ancora c'è il tuo odore. Come si può distruggere un uomo per amore soprattutto per gelosia. Io invece, che ho dormito e sognato senza te che mi spiavi comunque ho avuto un emozione senza alcuna tua partecipazione con una intensa e appagante conclusione.
Salire in barca quando tutto è buio quando le stelle piovono dal cielo in quello specchio nero quando la sera è un velo e foschia ti copre in una notte senza luna tirare i remi e lasciarsi andare. Una sensazione da provare per chi si sente potente per chi pensa di essere eterno per chi ha dentro l'inferno... Stesi con lo sguardo perso un gran silenzio e prove di universo d'emozioni così forti si può anche morire piangere, disperarsi o soltanto cambiare Il modo di vivere e pensare avanti e tutt'intorno c'è il pericolo di non ritorno... ma per chi riuscirà a vedere nel mare solo la meraviglia di miliardi di fiammelle potrà ben dire di aver remato tra le stelle.
Rosso si fa il viso di chi parla, parla cercando di convincere e convincersi che c'è verità in quel che dice. Segreto, che nell'anima divampa si fa forza e preme per uscire ma cerchi il divenire, di uno stordimento che comunque ti si presenta ogni notte e ti dà il tormento. Ogni giorno lotti per non gridare vorresti chiarire e chiarirti ma a chi è vicino faresti male a chi ha creduto al tuo giurare e piangere di non amare, di non tradire ma questo tuo insistere e ribadire rimanda solo quello che tu vorresti fare liberarti di quel tuo segreto tenuto a freno qui nel tuo cuore non insistere, non negare ne sentirai il veleno, della tua menzogna la bocca amara della tua vergogna che sogna ormai di venire fuori. Finalmente libera da questo turbamento vivrai felice grida al mondo intero... è il tuo momento la coscienza non sarà più tua complice, né spia piuttosto che sepolta la tua vita dietro una bugia.