Abbiamo acceso molti fuochi nel deserto di dune umane sotto stelle esplose nel buio formando cactus nelle mani. Camminiamo su selciati sporchi di fumo, benzina e insetti morti. Non sentiamo il respiro della terra quando il cuore guarda le stelle. All'ombra di molti fuochi schizzano scintille d'amore. Gli occhi si riempiono di luce quando l'uomo matura sotto il sole. Quante aurore accese inutilmente, quante porte chiuse a chiave. Una donna si china dolcemente e nasce un fiore nel domani. Abbiamo viste molte ombre, abbiamo accesi troppi fuochi. Solo uno ne portiamo dentro partorendolo nel ricordo.
È caduto l'arcobaleno sui fili di ragnatela. Il ragno aspetta silenzioso la mosca per la sua dieta. La vita è una rete appesa a due fili: il cuore e il pensiero. È caduto l'arcobaleno lo portiamo negli occhi: i colori sono quelli di ieri gettati sulla tela. Siamo figli dell'arcobaleno, siamo la mosca che vola, siamo il cuore che trema o il pensiero con troppi problemi?
È caduto l'arcobaleno afferriamolo in tempo sussurrando una preghiera. Siamo uomini di creta col cuore nell'arcobaleno e il pensiero perduto in una ragnatela.
Non abbiamo tempo per guardarci negli occhi. Non sapremo cosa dirci in un silenzio di parole. Ormai siamo servi di un nuovo dizionario senza indice né cuore. Non abbiamo tempo per specchiarci negli occhi: a cosa servirebbe dopo tanta pubblicità? Forse ad essere più uomini o più donne in un mondo senza pietà.
È venuto Natale ti ha portato il Panettone. È passato l'anno vecchio portandoti quello nuovo. Hai atteso la Befana ti ha dato un carbone; hai aspettato Canevale con maschere e buffone. Poi celebrerai la Pasqua con auguri e Colomba. Arriveranno gli esami con il cuore titubante: non saprai se le vacanze le passerai al mare o in montagna! A Settembre inizia la scuola: nuovi Insegnati nuove lezioni. Non ti resta che aspettare un Nuovo Anno senza esami in un mondo tanto buono senza guerre né carboni.
Con il freddo della notte a due gradi sotto zero i cammelli dei Re Magi hanno rotto l'arcobaleno. Sono venuti in carrozza tra la folla indirizzita, tra coriandoli colorati e sogni arrugginiti. Cadono giocatoli, volano caramelle. I visi guardano in alto aspettano nuove stelle. I regali sono sicuri nelle calze di domani. La città dorme. Dai camini delle case entrano nuovi sogni. I bambini sorridono, i genitori s'abbracciano, gli anziani sospirano un nuovo mondo.