Poesie d'Autore migliori


Scritta da: Silvana Stremiz
in Poesie (Poesie d'Autore)

Buongiorno, mezzanotte

Buongiorno, mezzanotte.
Torno a casa.
Il giorno si è stancato di me:
come potevo io - di lui?
Era bella la luce del sole.
Stavo bene sotto i suoi raggi.
Ma il mattino non mi ha voluta più,
e così, buonanotte, giorno!

Posso guardare, vero,
l'oriente che si tinge di rosso?
Le colline hanno dei modi allora
che dilatano il cuore.

Tu non sei così bella, mezzanotte.
Io ho scelto il giorno.
Ma, ti prego, prendi una bambina
che lui ha mandato via.
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    Scritta da: Silvana Stremiz
    in Poesie (Poesie d'Autore)

    Nella macchia

    Errai nell'oblio della valle
    tra ciuffi di stipe fiorite,
    tra quercie rigonfie di galle;

    errai nella macchia più sola,
    per dove tra foglie marcite
    spuntava l'azzurra viola;

    errai per i botri solinghi:
    la cincia vedeva dai pini:
    sbuffava i suoi piccoli ringhi
    argentini.

    Io siedo invisibile e solo
    tra monti e foreste: la sera
    non freme d'un grido, d'un volo.

    Io siedo invisibile e fosco;
    ma un cantico di capinera
    si leva dal tacito bosco.

    E il cantico all'ombre segrete
    per dove invisibile io siedo,
    con voce di flauto ripete,
    Io ti vedo!
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      Scritta da: Antonella Marotta
      in Poesie (Poesie d'Autore)
      Adesso che placata è la lussuria
      sono rimasto con i sensi vuoti,
      neppur desideroso di morire.
      Ignoro se ci sia nel mondo ancora
      chi pensi a me e se mio padre viva.
      Evito di pensarci solamente.
      Chè ogni pensiero di dolore adesso
      mi sembrerebbe suscitato ad arte.
      Sento d'esser passato oltre qual limite
      nel qual si è tanto umani per soffrire,
      e che quel bene non m'è più dovuto,
      perché soffrire la colpa è un bene.

      Mi lascio accarezzare dalla brezza,
      illuminare dai fanali, spingere
      dalla gente che passa, incurioso
      come nave senz'ancora né vela
      che abbandona la sua carcassa all'onda.
      Ed aspetto così, senza pensiero
      e senza desiderio, che di nuovo
      per la vicenda eterna delle cose
      la volontà di vivere ritorni.
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        in Poesie (Poesie d'Autore)

        L'umile giunchiglia

        Dimmi almeno che oscura meraviglia
        già ti prende di me, che trovi bella
        questa sommessa, e umile giunchiglia
        che già ti paragona a una stella;
        dimmi che me divina e me presente
        senti dentro il tuo letto di piacere,
        dimmi che un bacio fuga dolcemente
        tutte le smanie e tutte le chimere.
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          Scritta da: Andrea De Candia
          in Poesie (Poesie d'Autore)

          Donna al pianoforte

          Io ti ho vista seduta al pianoforte
          e mi sei parsa un angelo, una vergine
          di certissimo aspetto – come fossi
          oggi cresciuta lì su quelle soglie
          di sveltissima musica, o fermento
          bello di donna dalle dritte spalle
          cui le dita di angelo racchiuso

          hanno impresso una curva di mistero
          mentre che all'apparenza ne gioivi
          profondamente come in veste nuova.

          E noi tutti di te ripensavamo
          cose profonde e più miracolosa
          che una vetta di sogno la tua dolce
          cara presenza ci scioglieva i nodi
          dentro il sangue del male e sollevava
          la nostr'aria nel palpito felice
          dei tuoi biondi finissimi capelli.
          Composta giovedì 31 marzo 2016
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            Scritta da: Andrea De Candia
            in Poesie (Poesie d'Autore)
            Anche oggi sarà dentro la storia
            della mia vita. Ma non era l'oggi
            che io volevo quand'ero bambina:
            oggi è un oggi diverso, senza grida,
            afono e grigio come una fontana.
            Oggi è l'oggi di ieri manifesto
            solo nel mio respiro prigioniero:
            o larghe nubi come fonderei
            volentieri il mio passo
            dentro quel cielo che racchiude tutta
            tutta l'avversità del mio destino.
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