Poesie d'Autore


Scritta da: Marta Emme
in Poesie (Poesie d'Autore)

Il potere della musica

A chi della mente
vuole conoscenza,
a chi ricerca l'essenza,
chi di assoluto
ha l'esigenza,
ai filosofi per eccellenza:
gli abissi dell'animo
si posson sondare
con la musica
senza neanche poterlo desiderare,
essendo questa espressione purissima,
distillato autentico
dell'intimo Io.
Questo si muove,
come le note,
in una dimensione universale,
come le sfere nel cielo
così coordinate e sensate
che da un Entità
sembran lì collocate,
quasi alla vita predestinate.
E la creatività,
quando si può mirar,
diventa elemento espressivo
di un'efficace ingegnosità.
Così, pur la mente sa operare
e la musica
ha la capacità di esplicitare.
Allor la musica riesce
l'essere a prefigurare
grazie alla sua logica singolare,
che taluno ha potuto illustrare.
La musica
ha così un grande potere:
benessere e compiutezza
permette di avere,
quando all'ascolto ci si dispone,
quando alla propria vita si propone
come nel realizzare una composizione.
Composta venerdì 11 luglio 2014
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    Scritta da: Carlo Bisecco
    in Poesie (Poesie d'Autore)

    Ascoltami cuore

    Ascoltami cuore,
    quando con paura
    ti chiedo di non amare.
    Ascoltami cuore,
    quando sussurri
    tra sogni e lacrime
    la notte.
    Ascoltami cuore,
    quando amo davvero
    e dimentico
    la mente.
    Ascoltami cuore,
    quando vuoto
    tra le onde
    lento mi cullo.
    Ascoltami cuore,
    quando urlo
    a gran voce
    la mia libertà.
    Ascoltami cuore,
    quando solo
    sbatto le porte
    e dentro me mi chiudo.
    Ascoltami cuore,
    sii mio rifugio,
    compagno di sventura,
    unico custode dell'amore.
    Composta lunedì 14 luglio 2014
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      Scritta da: Ardith
      in Poesie (Poesie d'Autore)
      T'amerò
      su un letto scomodo,
      nei casali abbandonati,
      sulle strade di un paese,
      sui marciapiedi del mondo,
      in mezzo alla gente,
      ti fotterò nei venti dell'anima,
      nell'uragano e nelle tempeste,
      piangerai e godrai,
      vibrerai
      sotto il mio sguardo
      beffardo
      perché io sono
      il tuo maestro
      e tu la mia eresia.
      Composta martedì 19 marzo 2013
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        Scritta da: Ayesha
        in Poesie (Poesie d'Autore)

        Cuore notturno

        Dono asilo al silenzio
        nell’ampio ventre
        del mio tempio
        nell’acuto sentimento
        del piacere del nulla.

        Sono il niente e sono lieta
        come un girasole
        in vista del suo lume
        non aspiro nè ammiro
        non penso nè desidero.

        Resto qui in altomare
        dove posso vegetare
        in una barca taciturna
        dove il cuore contempla
        la luce notturna
        sulle acque cristalline.
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          Scritta da: dantino
          in Poesie (Poesie d'Autore)
          Non scrivo d'amore, non amo, non credo,
          io vivo infelice
          scioccamente, credetti alle anime in volo
          scioccamente amai e fui amato
          mi piegai al desiderio del cuore
          fui cieco d'amore e fui tutto un insieme di cose
          che adesso sto a dirvi:
          volavo, cantavo, correvo
          stringevo le mani, abbracciavo
          ridevo, ridevo, ridevo ed ero felice
          lei pure mi amava
          insomma! eravamo felici
          poi tutto cambiò come il tempo
          il sole scomparve
          e il buio si accese in un lento, noioso, supplizio
          la notte ci prese il coraggio
          e il freddo la voce
          il cuore divenne di ghiaccio
          e l'aria pesante
          noi ci guardammo, avremmo voluto capire
          parlammo e parlammo
          e fu bello spiegarci
          ma nulla, la notte aveva un vantaggio
          fu inutile accendere lumi
          così ci lasciammo
          oggi, ho i tanti ricordi
          che ancora mi abbracciano stretto
          ti amo, ti ho amata
          e questo, è ancor più di tutto
          che strano
          ho scritto d'amore
          ricordo, e sono felice.
          Composta giovedì 26 giugno 2014
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            Scritta da: Marta Emme
            in Poesie (Poesie d'Autore)

            Siam polvere di stelle

            Fin da piccolino iniziava il cammino:
            ogni sasso, ogni buca
            che incontravi sul selciato
            a dura prova metteva il tuo operato.
            Tutto era parte di un costrutto
            di cui coglievi sempre il frutto,
            ora bello ora brutto,
            ma se avanti potevi andare
            è perché nuovi orizzonti
            ponevi al tuo operare
            e non ti fermava dover far calibratura
            che in linea sempre stavi alla natura.
            Così eri forte senza discussione
            e centravi ogni previsione.
            Ma non si può prevedere
            ogni cosa che può accadere,
            così giunse un giorno cupo
            quando il male ti addentò
            con le fauci di un lupo,
            perché pietà non aveva
            e esser più tenace non poteva.
            Di fronte a quella fiera
            nessun effetto sortiva una preghiera.
            La forza morale solo ti poteva aiutare
            insieme a chi ti era solidale.
            Di ciò coglievi i frutti
            che lenivan quei momenti così brutti.
            La prova era assai dura,
            ma se il peso di tal disavventura
            piegava la tua figura
            la sfida accoglievi senza mostrar paura.
            Coraggio davi a chi ti era vicino
            perché fiducia ponevi nel destino,
            seppur sapevi birichino.
            Così ogni cura facevi
            per sanar le ferite che avevi,
            e più ti convincevi che vivere o morire
            era questione da definire,
            ma non ne avevi perciò a soffrire
            in un tempo in cui guardare avanti
            era un imperativo per tutti quanti.
            E se infine soccombevi alla creatura,
            ebbene, in linea sempre stavi alla natura
            perché era lei, ancora, a dettar la partitura,
            come per le stelle nel cielo,
            come per l'ostinata pianta del melo,
            così per te, confortato da un credo;
            giacché una legge dell'universo
            è racchiusa in questo verso,
            come dir che niente viene perso.
            Composta sabato 14 giugno 2014
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              Scritta da: Michele Gentile
              in Poesie (Poesie d'Autore)

              Come la nebbia

              Ci racconteranno
              come si raccontano
              inverni
              di piene e di risvegli,
              di carezze in riva al fuoco.
              Torneranno ad amarci
              come si ama quel sole
              che non si mostra.
              Quando
              come la nebbia,
              sulle sponde del giorno
              ci poseremo
              e ci abbandoneremo
              alla pietra in tumulto,
              accarezzeranno la chioma
              di parole mai nate.
              Ogni istante sarà
              già
              istinto di memoria,
              sulle spente labbra
              di un tempo che non perdona.
              Composta mercoledì 11 giugno 2014
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                Scritta da: Ayesha
                in Poesie (Poesie d'Autore)

                Da una conchiglia

                Di porpora raggeli
                sotto le onde del vento
                e giaci
                sotto una coperta di stelle
                raccolta nella nicchia
                dei tuoi sinuosi pensieri.

                Al riparo dagli universi
                ti accolgo in una conchiglia
                dove avvolgi il sogno
                che ti attende negli abissi
                inesplorati dell'oceano
                che la casa dove dimori
                custodisce e rievoca
                echeggiandone memorie
                tra le perle e la spuma
                di chi s'addentra dal mare.

                Le maree oscillano
                nella messa che reciti
                all'alba smeralda
                delle tue incredulità
                lei paziente attende
                l'umiliazione delle tue acque e
                il coraggio degli orizzonti
                che timorosa osservi
                dalla tua conchiglia
                guardando lassù
                superficie soleggiata
                dalla quale
                un giorno emergerai.

                Mai nata
                sempre esistita
                nella bellezza
                delle forme senza forma
                forgiata dalle acque
                e dal seno
                della tua casa
                senza dimora.
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