Partirò senza far rumore, come una ladra scappo via di quà. Porto con me i ricordi di un amore svanito altro non si sà. Noia, abitudine e tempo non concesso, quello che c'è stato, quello che non ho avuto. Sogni ormai andati... con una stretta al cuore vado via. Ero convinta, e ci ho creduto pensavo durasse all'infinito, ma ti sentivo sempre più distante, troppi si e quel tuo tiepido amore, non eri tu... per non tormentarmi scappo via senza spiegazioni, ti lascio questa lettera e le mie canzoni.
Vivo in un sogno quando sono con te, quanta voglia e le tue mani... percorri la mia strada sulla pelle dolcemente disegnata, con le mani e con il cuore, ormai mente è soggiogata. Tutto viene naturale nel gran gioco dell'amore anche quando non ci sei, ripercorro la tua strada, Io ti sento sulla pelle dentro e sotto queste stelle spero sempre che domani quel che è stato e quel che è nel ricordo sai di te, aspettando le tue mani...
Mamma ti prego, raccontami una favola, fammi sognare ancora, prova ti prego, prova. Il sogno di bambina è andato tutto in fumo dov'è il principe azzurro? Quanto è dura la vita, sola non ce la faccio. Anche lo specchio, non è più amico mio; mi chiamavi bellissima, mi coprivi di baci e di carezze, amore di mamma, pelle di rosa. Ora non riesco ad uscire da questa depressione, dimmi qualche bugia, prova con una favola, come facevi un dì. Con un grande sforzo, forse ci crederò e cercherò di farcela, devo continuare, lo so, la vita è fuori da quest'hospedale.
Sono onda di mare che lascia e che torna a lambire la sabbia, il calore nonpuò stare ferma ad aspettare; deve comunque andare... Non posso scordare l'odore, il sapore, le dolci parole, e torno e ritorno facendomi male, ma non posso scordare. Come onda di mare che torna a lambire la sabbia, il calore, non può stare ferma ad aspettare; deve comunque andare... Son quì che ti chiedo un favore, devi sciogliermi il cuore non farlo più stare con te. Ma non posso scordare l'odore, il sapore, le dolci poarole e così passa il tempo facendomi male.
Uno sguardo è bastato ed un tuono, un rombo assordante nel cuore non ha fatto rumore, ma il mio corpo, la pelle e tutto è impazzito... Eri giusto eri quello che unico amore i tuoi sensi sconvolge. Passione si accende ogni volta al tuo sguardo. Son passati poi gli anni, ma quel tuono, quel rombo assordante che non fa rumore lo sento ancor vivo nel cuore. I tuoi baci e carezze, sei tu... E passione riprende furiosa, sconvolge i miei sensi. Il mio sguardo si nutre di te.
Forse era amore quello che mi davi, ma io giovin fanciulla, ingenua ancora non conoscevo me e questo corpo; quello che mi davi mi bastava. Ho sciolto i capelli, sono donna cresciuta, non te ne sei accorto ma quelli a me intorno mi han corteggiato, mi han detto ch'ero bella e gli ho creduto. Il mio corpo più non rispondeva e son sbocciata a nuova vita. Ora non mi basta quello che mi dai voglio sentirmi viva, devo ricominciare.
Il tempo passa, veloce, come un grosso pitone, stritola i giorni che volano sempre più in fretta, senza più fissarne i momenti. Le ore diventano attimi, va spedito non riesco a goderne un minuto, fermarmi a pensare ora è un lusso che non mi è più permesso. Su moviola i miei anni trascorsi vanno come in un film accellerato. Mi accorgo solo ora che i ricordi mi aiutano a vivere.
L'amore è anelito puro del cuore, che dona e coinvolge i tuoi sensi. Non ha filtri non pensa, ragione non ha, è proteso nell'oggetto del suo desiderio, non lo puoi fermare è più forte di te, ne dirigerlo puoi verso quello che credi sia giusto. L'amore è sconsiderato, ragione non ha, non si può condannare quando amore è diretto su strani sentieri, perché noi abbiamo eletto il normale. Ragione non ha!
C'è molto del potuto dire e voluto trattenere, perché confessare, dentro è verità non espressa, fuori bugia a mezza voce detta. Peccato non poter gridare tutto il tuo represso, ma dillo a gran voce sono pazzo!
Senso di vita è godere, è ipocrita chi vuol far morali su tutto quel che può dare piacere. Viviamo di piccole cose e d'amore, se danno emozioni, poi siam pronti a buttarci in torbidi amplessi, ricercando piaceri mai avuti. E basta coi santi falsi e invidiosi anche loro invischiati in storie assai strane. Giudicare perciò è assai ingiusto, forse è invidia a non poterci provare, non avere coraggio, perché il senso di vita è osare.