Poesie d'Autore


Scritta da: Anna De Santis
in Poesie (Poesie d'Autore)

Libera mai

Ricordo ancora, ricordo ora,
che le ciliege non dovevo cogliere,
non andare per quelle scale
puoi perderti o farti male,
non bagnarti, non ti raffreddare
tutte le cose che non dovevo fare.
Non fare cose strane, non farmi piangere
aspetta a crescere.
E son cresciuta, ma in testa frenata,
libera di vivere non sono mai stata.
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    Scritta da: Anna De Santis
    in Poesie (Poesie d'Autore)

    Un fiore per te

    Colgo l'occasione per regalarti un fiore,
    fatto di petali colorati,
    non è un fiore definito, amica mia
    ma nasce dall'amore che ci ha unito
    nella vita.
    Un petalo rosso, come le nostre passioni,
    uno rosa per le nostre illusioni,
    uno giallo per i nostri dolori,
    uno verde per i nostri amori,
    uno arancione per i tuoi consigli,
    uno bianco per i nostri figli,
    uno nero per le conclusioni,
    ma sì, anche blù per tutte le emozioni
    che abbiamo condiviso.
    Siamo ancora unite,
    e tutto quel che abbiamo dato non ci pesa,
    queste sono le ragioni della nostra intesa.
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      Scritta da: Anna De Santis
      in Poesie (Poesie d'Autore)

      Non sento più dolore

      Il mio cuore l'ho buttato in pasto a bestie fameliche,
      l'hanno smembrato, calpestato,
      ho chiesto venia, ma non mi hanno sentito,
      ora sono quì con un vuoto immenso
      e pietà più non chiedo
      non sento più dolore.

      Si è perso per la via questo dolore,
      il tempo ha lenito le ferite,
      il sangue sparso ormai più non si vede,
      lavato con lacrime di pioggia,
      ma dentro il cuore vive e mi consuma.
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        in Poesie (Poesie d'Autore)

        Morirò di cancro alla colonna vertebrale

        Morirò di cancro alla colonna vertebrale
        Accadrà una sera orribile
        Chiara, calda, profumata, sensuale,
        Morirò della putrefazione
        Di certe cellule poco conosciute
        Morirò per una gamba amputata
        Da un topo gigante sbucato da una fogna gigante
        Morirò di cento tagli
        Il cielo mi sarà caduto addosso
        Fracassandosi come una vetrata pesante
        Che farà scoppiare le mie orecchie
        Morirò di ferite segrete
        Inflitte alle due del mattino
        Da assassini vaghi e calvi
        Morirò senza accorgermi
        Di morire, morirò
        Sepolto sotto le rovine secche
        Di mille metri di cotone sprofondato
        Morirò annegato nell'olio di spurgo
        Calpestato da bestie indifferenti
        E, subito dopo, da bestie differenti
        Morirò nudo, o vestito di tela rossa
        O cucito in un sacco con delle lame di rasoio
        Morirò forse senza preoccuparmi
        Di verniciare le unghie delle dita dei piedi
        E di lacrime piene le mani
        E di lacrime piene le mani
        Morirò quando scolleranno
        Le mie palpebre sotto il sole arrabbiato
        Quando mi diranno lentamente
        Delle cattiverie all'orecchio
        Morirò nel vedere torturare bambini
        E uomini sbigottiti e lividi
        Morirò mangiato vivo
        Dai vermi, morirò
        Con le mani attaccate sotto una cascata
        Morirò bruciato in un incendio triste
        Morirò un poco, molto,
        Senza passione, ma con interesse
        E poi quando tutto sarà finito
        Morirò.
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