Poesie d'Autore


Scritta da: Silvana Stremiz
in Poesie (Poesie d'Autore)

Teoria del caos

Il passaggio delle nuvole brucia i fulmini
della sera
e accende profili sulle pareti di un vento
che diluisce nell'acqua.
Dall'ombra, lontana,
mi guardi con occhi
che seguono percorsi non raggiunti
dal caso.
Ogni istante, ogni gesto,
ogni fruscio in boschi sonnecchianti –
il percorso d'una foglia che cade a terra,
volubile e danzerina –
si accorda a delle leggi silenti.

Soltanto spezzando il fragile equilibrio,
il disordine di un tempo scostante
e lieve,
sapremo che tutto era appeso,
irrimediabilmente
a un filo troppo sottile per reggerci.
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    Scritta da: Silvana Stremiz
    in Poesie (Poesie d'Autore)
    Stomaco delicato, anima blanda,
    non si regge più di un viaggio l'anno
    in quelle lande dov'ebbero i secoli
    voglia di cattedrali e ne piantarono
    come altri, altrove, pianta vigne...
    – incerto
    il cuore se spendersi fino in fondo,
    persi gli occhi nel bosco sibillino,
    in quel fuori dal mondo, alla radura
    o alla macchia dove c'è chi ti legge
    e, si sa, all'ultimo verso capisce
    ch'erano segreti da niente, chiavi
    d'un magazzino qualsiasi, festoni
    con tanto d'appassito... (nondimeno
    sia lode al Dio cui devi quella voce).
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      Scritta da: Silvana Stremiz
      in Poesie (Poesie d'Autore)

      Testimone

      C'è un assassino nell'armadio?
      Sbucherà fuori se chiudi gli occhi?

      Chi c'è dietro la sinningia? Un vampiro?
      È un ladro a cavalcioni del cavallo a
      dondolo,
      brandisce forse una sciabola di
      sanseveria?

      Pieghe di tenebre piene di millepiedi

      e sono io, ti avvicini di soppiatto
      tanto che sento il tremitio
      Vitale realizzarsi in te

      quando ti spaventi per i suoni della notte,
      i gemiti del vento,
      la strega nella sua cappa in brandelli
      che digrigna una risata,
      ti getta sulla faccia larve, ragnatele,
      ti strappa di dosso il pigiama con dita di
      fucsia.

      Hai visto la civetta prima che il tuo
      sguardo
      l'ha stropicciata via?

      Cominci a capire: le voci provengono
      da sotto i tuoi piedi, dalla stoffa del
      pigiama
      quando respiri, sei tu
      a dar loro vita.
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        Scritta da: Silvana Stremiz
        in Poesie (Poesie d'Autore)

        Testimone

        Ti svegli una volta due prima del giorno.
        Hai sentito in sogno
        i colpi, i bisbigli,
        i lamenti soffocati,
        il crepitio della porta?

        Il vento, i rami? Sbattere in te:
        c'è qualcun altro nella stanza?
        Tendi le orecchie, lo sguardo filtra
        l'intruso dalla notte,

        ma l'oscurità scintilla soltanto,
        sboccia, frinisce
        come se fossi sotto le palpebre,
        sul punto di svegliarti.
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