Poesie d'Autore


Scritta da: Silvana Stremiz
in Poesie (Poesie d'Autore)

A spada tratta

Urlo nell'urlo che nasce dentro,
percuote ogni emozione
come il vento le foglie d'inverno,
di bianco vestita la neve si accasa
e giace sull'immoto,
con fare di nulla, come nulla fosse.
Trepida attesa sconvolge equilibri,
piace al tempo colmarmi d'ansia,
rendermi ogni minuto indigesto
e lento più di un fiume,
che placido taglia le valli fino al mare,
per poi confondersi, onda su onda,
nel suo umido abbraccio,
con fatica le braccia annaspano a galla
e l'abisso sembra più vicino quando l'onda ricade
e il cielo è nei miei occhi nel cavalcare l'onda,
al trotto, al galoppo, verso obiettivi mai sazi,
verso traguardi mai domi,
a spada tratta per infilzare al primo colpo il futuro
e urlare al mondo la vittoria del volere
e il gusto del riuscire. . .
Purché ogni cosa sia al suo posto.
Vota la poesia: Commenta
    Scritta da: Silvana Stremiz
    in Poesie (Poesie d'Autore)
    Quante storie in un Monèt
    Ma che cosa tu farai nelle notti solitarie,
    mille stelle luminarie,mille giochi,pochi guai.
    Quanti giorni alla stazione,
    quanti treni partiti senza te,
    quante storie in un Monèt,
    quanta grande immaginazione.
    Mille occhi indifferenti fissano il vuoto infinito,
    non te che sei sfinito di lacrime cadenti.
    La tua favola infinita si perde tra suoni lontani...
    il capo tra le mani...il segno di una ferita...
    e che cosa penserai nelle notti silenziose,
    solitarie più che mai...
    non più fiori,non più rose...
    Vota la poesia: Commenta
      Scritta da: Silvana Stremiz
      in Poesie (Poesie d'Autore)

      Sensazioni estive

      Dolcemente vicino
      Come una brezza leggera
      E con le gambe sulla spiaggia lungo il mare
      Ad aspettare l'onda che ci massaggi un po'
      E levi via il nostro stress accumulato

      Ed io sono ancora con te con la mia mente
      Ti porto ovunque
      Perché sono libero di farlo
      Per sempre e per poi
      Di ieri e di oggi
      Ho visto il tuo volto disegnato nel cielo
      Ho visto la tua bellezza fra le stelle

      Sento il tuo cuore che palpita insieme al mio
      Ho visto la tua dolcezza negli occhi di un bambino
      Ho visto il tuo sorriso scolpito nel volto di chi offre amore
      Non sono solo
      Sembra incredibile ma oramai non più
      Perché insieme a me ci sei tu...
      Vota la poesia: Commenta
        Scritta da: Silvana Stremiz
        in Poesie (Poesie d'Autore)

        Dio che sei più grande di me

        Dio che sei più grande di me
        forse tu sai cosa c'è dopo di me

        Mi sono perso in distese glaciali
        e vedo spesso la mia anima tremare

        Dio che vedi oltre di me
        accendi un fuoco con il tuo calore
        perché lei possa arrivare viva fino a te.

        Dio che sei più alto di me
        dimmi che il sole è vicino
        la primavera arriverà
        e tutto il freddo dell'inverno se ne andrà.

        Dio che sei più forte di me
        prendi il nostro mondo
        estirpa la pianta del male
        che come un parassita soffoca
        il fiore dell'amore
        (nostro nutrimento).

        Dio che sei più padre di me
        dammi la tua mano.
        Vota la poesia: Commenta
          Scritta da: Silvana Stremiz
          in Poesie (Poesie d'Autore)
          Sognando la pioggia Sogno
          il mio corpo non dorme
          il tuo viso
          che il tempo non ha cambiato
          i tuoi occhi
          che mi prendono per mano
          abbracciati
          in fondo alla tua anima
          percorriamo il sentiero dell'amore

          Mentre
          Il tuo corpo non sogna più me
          Rimasto chiuso fuori
          Il tuo viso vive in quel ricordo
          Sta insieme a me
          La furia della pioggia
          Cade e mi risveglia dal sogno
          Forse cancellerà il tuo viso.
          Vota la poesia: Commenta
            Scritta da: Silvana Stremiz
            in Poesie (Poesie d'Autore)

            Le tue risposte

            Guardati nell'anima del tuo specchio
            per riscoprire chi sei.,
            in un sabato così identico agli altri
            sono triste per le cose che non vanno

            Per le strade che non finiscono mai
            per la mia vita che ha perso i colori
            che gli avevo dato
            ma che non ho più ritrovato.

            Mentre la musica cade dalle tue parole
            e la speranza nasce dalle tue risposte
            il tuo cuore è tenero d'amore e colmo di gioia

            All'alba di un nuovo giorno
            è l'eternità di una vita un giorno
            e siamo noi che usiamo i colori con il nostro cuore di azzurro cielo.
            E siamo noi che di grigio coloriamo anche gli altri
            quando al cielo non vogliamo dare il suo colore

            Sono sempre i nostri toni di grigio a rovinare tutto
            perché un colore può distruggere il mondo
            perché tu non vuoi guardare i colori della primavera

            I colori della vita li potrai scovare dentro te stesso
            insieme ad essi anche le tue risposte.
            Vota la poesia: Commenta
              Scritta da: Silvana Stremiz
              in Poesie (Poesie d'Autore)
              Caro papà
              Qualcuno ha scritto
              sui fogli del tempo
              che il vento è come il mare
              trasporta i nostri pensieri
              come piccoli messaggi
              chiusi in una bottiglia
              direttamente nel porto
              del paradiso.

              Caro papà
              suona il tuo organetto da lassù
              una dolce melodia
              mi trasmette allegria
              come quando lo facevi quaggiù
              semplice divertimento
              senza televisione
              facevi ballare anche il cane.

              Caro papà
              quanto poco
              abbiamo parlato
              ho tenuto di te
              i sorrisi, e gli abbracci
              che mi donavi da bambino…

              Poi
              dopo l'incidente
              tu non eri più lo stesso
              la tua malattia ci ha separato
              ma i ricordi fantastici
              della mia infanzia
              sono sempre rimasti vivi
              dentro di me
              ed in un angolo di terra
              profumata d'amore.

              Caro papà
              quanti parole hai seminato
              nel terreno dei ricordi
              nei campi di grano
              collezionavo papaveri
              raccoglievo valori
              che sono cresciuti nella mia mente
              dove tu li hai seminati.

              Caro papà
              la tua onestà
              il tuo rispetto per il prossimo
              il bacio alla mamma prima del lavoro
              i tuoi sacrifici sul lavoro
              per due spiccioli in più
              li usavi per comprare dei sogni
              per la tua famiglia
              ed ora sono dentro di me.

              Caro papà
              adesso sento la tua musica
              applausi
              per te dove sei
              ora ogni giorno è festa
              non sarai mai più amareggiato
              come l'ultimo giorno di lavoro
              prima della pensione
              dove nessuno ti ha fatto festa.

              Ad un tratto
              sento il tuo calore
              che mi riscalda il cuore
              il mio messaggio
              ti è appena arrivato
              ed io sento già il tuo organetto
              che suona per me…
              in questo immenso attimo
              annego il mio dolore
              per sempre
              caro papà.
              Vota la poesia: Commenta
                Scritta da: Silvana Stremiz
                in Poesie (Poesie d'Autore)

                Mv Etireno

                10 anni
                gli occhi venduti
                tra lo squittire della cambusa
                e come mozzo il tuo aguzzino
                e come mozzo il nostro silenzio "capitale"
                Etireno
                vapore di (dis)umana vergogna
                per i tuoi pirati mercanti
                che scaricano il respiro virgulto
                come carne da vermi
                per la bilancia pingue
                della puttana opulenza
                9 anni
                le pupille staccate dal corpo
                piovono a terra immobili come salme
                nell'olio della sala macchine
                ghiacciati dalla lama
                di un futuro di strade a lampione
                Etireno
                vapore di (dis)umana vergogna
                per i tuoi negrieri
                e il nostro silenzio "capitale"
                11 anni
                occhi di petrolio
                500 franchi di vita
                la morte con la bava della fame
                sulla piroga
                e il nostro silenzio "capitale"
                Vota la poesia: Commenta
                  Scritta da: Silvana Stremiz
                  in Poesie (Poesie d'Autore)

                  Dentro un bicchiere

                  Dentro il vetro del bicchiere
                  mamma
                  le onde delle vene
                  hanno ancora il sapore dei tuoi vent'anni
                  i lividi sembrano scomparsi
                  mentre bevi questo fottuto goccio di vita
                  e ti perdi nell'illusione del veleno.
                  Torni la piccola principessa
                  col mondo tra le unghie
                  e il futuro nelle labbra di un poeta.
                  È il vetro scheggiato
                  mamma
                  che ti plana nell'inferno
                  e tremi come fumo di sigaretta
                  mentre racconti sempre la stessa storia
                  con la passione del tuo fiato spento
                  ferita dal rantolo di un singhiozzo.
                  Dentro il vetro del bicchiere
                  mamma
                  brucio la fiducia
                  che tutto abbia un senso.
                  Vota la poesia: Commenta