Poesie d'Autore


Scritta da: Silvana Stremiz
in Poesie (Poesie d'Autore)
Sinfonia italiana
in cinque parti, con un'epigrafe e dediche

V

Pozzuoli - Ischia Porto

A Gleb Šul'pjakov

Colui che questi versi
compose senza penna
viaggiava a bordo dell'"Amleto",
traghetto pingue e pensieroso,
nel dormiveglia ossessionato
dal problema tormentoso,
ma il baffuto capitano
impartiva ai marinai
saggi comandi,
netti e ben scanditi;
una mano sul timone,
e nell'altra la sua bella.

Dove portava questo viaggio
né lungo né breve? –
Dagli ischieti ad Ischia
la rotta era questa:
piegando verso destra,
dapprima costeggiando,
poi per il mare aperto,
in grembo alla divinità
che cambia sesso,
e le cui lodi cantano
gli amanti della salamoia
in ogni angolo della terra.

"Canta, Attis! canta, Cibele!
bevi, o Sole, bevi, o Luna! " –
l'onda spumeggiava
e bianca ribolliva;
dal fondo del mare
i pesci un po' sorpresi
seguivano con lo sguardo
la chiglia che solcava i flutti:
perché questo coltello
incide il vello pecorino
generando tremito,
strepito, e stridore?

Così si rituffarono,
non bastò loro un'ora e mezzo
per rivelarmi qualche cosa
sull'isola dei tre vulcani
che si stagliava non lontano –,
ma il Signore, spalancato il cielo,
fece udire la sua voce –
a parole non si può ridire
com'avvampai e mi sentii gelare:
veramente "Pater noster"
non è lo stesso che "Otce naš".
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    Scritta da: Silvana Stremiz
    in Poesie (Poesie d'Autore)

    Il boyfriend russo

    Che lascia all'amico una ragazza tedesca
    prima di ritornare a casa?
    Una maglia Replay consunta, ma
    tremendamente amata, una bottiglietta
    con un resto di profumo Calvin
    Klein "one"
    (unisex). Un indirizzo: una certa
    strasse. Lei amava passare
    ai McDonald's per prendere
    i frappè alla vaniglia. Sull'autobus
    notturno ascoltava col suo
    lettore cd Nick Cave
    e Suede. Era indipendente e
    non le piaceva quando la lasciavano
    passare avanti o la guardavano
    troppo fissamente. Presto lavorerà
    nel più grande albergo di Lipsia,
    dove all'inizio dovrà fare
    pratica al ristorante, poi alla reception.
    E solo tra un paio di anni passerà
    a studiare managment e comincerà
    a lavorare come amministratrice in uno
    degli alberghi oppure aprirà persino
    un suo ristorante. Il suo amico
    russo, evidentemente, non potrà recarsi
    a Lipsia, perché nei prossimi
    mesi lei sarà tremendamente impegnata
    col lavoro. Lei ha gli occhi castani
    con un goccio di verde, un taglio
    di capelli molto grazioso. "Non mi
    sposerò mai", diceva lei. "Farò
    un bambino e lo alleverò da sola".
    L'ha portata via una corriera alle 12: 00
    con destinazione finale Stoccarda.
    Scenderà a Berlino e prenderà un treno
    per Lipsia. Arriverà, laverà i vestiti,
    chiamerà le amiche. "Ho avuto
    un boyfriend russo per un'intera
    settimana".
    "Ma che dici! ". La maglia Replay,
    il profumo
    Calvin Klein, l'indirizzo:
    una certa strasse.
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      Scritta da: Silvana Stremiz
      in Poesie (Poesie d'Autore)

      Xxix

      Rose spinose e cavolo stantìo
      sententie vecchie e sangue di bucato
      venneno in visione a un soldato
      perché 'gli avea beúto vin restio,
      e poi gli venne di giostrar disio
      ma è gli pareva esser apuntato
      da un notaio ch'avea il fucile allato,
      ché di non fare sgorbi era botío.
      Ancora una cutrettola lo venne
      a minacciare a letto colla coda
      e nello elmetto gli lanciò tre penne:
      è cadde per paura della proda
      e per la gran percossa tutto svenne,
      tanto cadde da alto in terra soda.
      "Credi che 'l mondo goda
      – disse il soldato – se 'l cervel non erra
      quattro braccia è dal letto insino in terra.
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        Scritta da: Silvana Stremiz
        in Poesie (Poesie d'Autore)

        Sensazione

        Nelle sere d'estate andrò per i sentieri,
        pizzicato dal grano, pestando i fili d'erba;
        ne sentirò, sognante, il fresco sotto i piedi.
        E al vento lascerò bagnare la mia testa.

        Non dirò più parole, non farò più pensieri:
        ma un amore infinito mi salirà nel petto,
        e andrò molto lontano, sarò come uno zingaro,
        come con una donna per i campi contento.
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          Scritta da: Silvana Stremiz
          in Poesie (Poesie d'Autore)
          Tutti i corpi che ho toccato, che ho visto, che ho preso, che ho sognato, tutti
          addensati nel tuo corpo. O, tu carnale Diotima
          nel gran simposio dei Greci. Se ne sono andate le flautiste,
          se ne sono andati filosofi e poeti. I begli efebi dormono già
          lontano, nei dormitori della luna. Tu sei sola
          nella mia preghiera innalzata. Un sandalo bianco
          dai lunghi lacci bianchi è legato alla gamba della sedia. Sei l'oblio assoluto:
          sei il ricordo assoluto. Sei la non incrinata fragilità. Fa giorno.
          Fichidindia carnosi scagliati dalle rocce. Un sole rosa
          immobile sul mare di Monemvasià. La nostra duplice ombra
          si dissolve alla luce sul pavimento di marmo pieno di cicche calpestate,
          coi mazzetti di gelsomini infilati negli aghi di pino. O, carnale Diotima,
          tu che mi hai partorito e che ho partorito, è ora
          che partoriamo azioni e poesie, che usciamo nel mondo. Davvero, non scordare
          quando vai al mercato di comprare mele in abbondanza,
          non quelle d'oro delle Esperidi, ma quelle grosse e rosse che quando affondi
          nella polpa croccante i tuoi splendidi denti resta impresso,
          come l'eternità sui libri, pieno di vita il tuo sorriso.
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