Poesie d'Autore


Scritta da: Silvana Stremiz
in Poesie (Poesie d'Autore)

Risveglio

L'ora più buia è quella del mattino,
fase di mutili grovigli e nodo
di pensieri recisi.

Abbiamo dato chiusa sepoltura
ai nostri brevi cani e ai nostri morti
e la porpora viva del rimorso
sanguina in tenue cecità. La notte
spegne candele di cipressi, sale
in taciuti riflessi e fiamme grevi.

L'occhio disegna un'esile equazione
fra litania e squillo di tromba.
È tempo
di scuoiare il rifugio della mano
come corteccia impoverita e siamo
genuflessi al miracolo del sole.

Funerario è lo stelo che congiunge
gli emisferi dell'ombra e del digiuno
in meridiani panici. Sorgiamo
all'esatta cadenza del dolore.
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    Scritta da: Silvana Stremiz
    in Poesie (Poesie d'Autore)

    L'arco del sorriso

    Un altro corpo vicino a te la notte
    Statue ornano il tuo letto
    E rose che profumano di gelsomino.
    Brillano nella tenebra le coperte
    La pelle cristallo gocciolante.
    La linea della bocca nell'arco del sorriso
    Le membra tenere nel miele
    I tuoi occhi stretti e nella stanza
    Ali di angeli e di uccelli che ti stordiscono
    Svolazzando.
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      Scritta da: Silvana Stremiz
      in Poesie (Poesie d'Autore)

      Noi siamo cetre...

      Noi siamo cetre un poco sgangherate.
      Il vento, quando passa sulle corde,
      come catene sospese, risveglia
      dei versi, dei rumori dissonanti.

      Noi siamo antenne un poco singolari.
      Come dita s'innalzano nel caos,
      in cima ad esse echeggia l'infinito,
      ma ben presto cadranno giù, spezzate.

      Noi siamo sensazioni un po' disperse
      senza speranza di concentrazione.
      Nei nostri nervi tutto si confonde.

      Ci duole il corpo, duole la memoria.
      Ci scacciano le cose, e la poesia
      è il rifugio che sempre più invidiamo.
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