Poesie personali


Scritta da: Mariella Buscemi
in Poesie (Poesie personali)
Senza ali e col tetto troppo basso.
Sbattere, ritentare, bruciarmi le piume.
Raggi irriverenti che mi squagliano la cera:
volo di Icaro, spezzato, interdetto, bloccato.
Ho mille voli dentro,
l'iperbole,
traccio una gaussiana nell'aria,
spazio ed etere infiniti.
Nessuna rete di protezione,
l'incoscienza,
il suicidio premeditato.
Ali di civetta notturna,
letto come nido.
Tatuo sulla pelle ogni richiamo notturno,
ché l'inchiostro possa penetrarmi dentro,
creando crosta e resti permanente
come volo sognato.
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    Scritta da: Angela MORI
    in Poesie (Poesie personali)

    Ode ad acitrezza

    Antico miraggio e indecifrabili resti,
    Scagliati con furia per trucidare,
    Chi da Itaca aveva vagato e penato.
    Natura sublime,
    Porto senza eguali,
    Meraviglia della Perla del mare,
    Che è la tua Sicilia.
    Arcaico splendore,
    Ove dal mare come sirene,
    S'innalzano faraglioni;
    Fermi al sole o sotto la bruma,
    Vento non temono,
    E baciano la luna.
    Pescherecci attorno,
    E barche colorate,
    Sulle rive ferme,
    Come oggetti dell'opera
    Che uomo e natura,
    Creano d'accordo,
    In quel mare vissuto dai Malavoglia,
    Che raccontò Verga.
    Quanta suggestione,
    Onirico splendore!
    Tra mito e verità,
    La tua omerica Isola Lachea si mostra,
    E cinguetta attorno ad essa,
    La graziosa ballerina gialla,
    Inseguita in volo,
    Dal reale gabbiano,
    Sotto distese in fiore,
    Di carline raggio d'oro.
    Bimba dinamica di mattino,
    Donna passionale all'imbrunire,
    Fedele e devota
    Come Galetea ad Aci,
    Legata dell'amore eterno,
    Nell'incanto della notte
    E nella gioia del giorno.
    Dormi anche tu luna,
    Che Acitrezza vuol dormire,
    Dormi infinita avvenenza,
    Nel mare scuro che ti attornia,
    Dall'alto della punta,
    La Vergine Santa ti veglia.
    Composta martedì 18 giugno 2013
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      Scritta da: Stefano Loddo
      in Poesie (Poesie personali)

      Piove

      E pur ti par di naufragare
      in mezzo al dolce tintinnare
      che domina il passaggio
      di un piovoso Maggio;

      i colori sfumano all'esitare
      dell'occhio che guarda oltre,
      oltre il muro d'acqua che pare
      ricoperto da una frivola coltre,

      che fa passare la luce ed ogni cosa
      riflette la vita in una sfumatura acquosa:
      e poi l'arcobaleno, che non è un miraggio,
      fa trasparir dalle acque il primo raggio.

      E allor risuona di armoniosa vita
      la Terra che prima pareva come assorbita
      nell'ovattato ritmo delle stille
      che sgorgano caste dalle pupille.
      Composta domenica 18 agosto 2013
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        Scritta da: A. Cora
        in Poesie (Poesie personali)

        Tempo sfumato

        È distante
        quel tempo, sfumato
        che mostrava
        la vita infinita

        Che vedeva morire l'estate
        mentre tu nel mio sguardo
        nascevi

        Mi consumavi pensieri, mi camminavi
        nel cuore, mi chiamavi
        amore

        Colmavi momenti di gioia, mi sorridevi
        con gl'occhi, mi mangiavi
        la bocca

        È distante quel tempo, come la terra dal
        cielo, come la luna dal sole
        Come le stelle dal mare

        Ma è un tempo che torna ogni sera
        quando rivivo quei giorni
        in cui tu mi sorridevi

        Quando scompigli pensieri
        quando ti sento nel cuore
        Quando nel nulla
        scompari.
        Composta sabato 17 agosto 2013
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          in Poesie (Poesie personali)

          Cara collega

          Lasciammo gli eccessi della notte
          uscendo da due porte diverse.
          Io con un pallido ricordo,
          tu con la tua vergogna
          che avresti scoperto di avere
          soltanto al risveglio.
          Io avevo le braccia stanche
          per i forti abbracci,
          tu le avevi le mani
          sporche del mio corpo.
          La tua cravatta
          da donna in carriera pendeva da una sedia
          nella tua casa di donna in carriera.
          La mia cravatta,
          assassina fallita
          per l'eccesso di resistenza
          di un collo abituato a campare
          giaceva per terra,
          nella mia casa d'artista fallito.
          Forse ci saremmo incontrati di nuovo
          nella stessa giornata,
          magari nel nostro ascensore comune
          all'orario di ingresso
          oppure alla mensa.
          Tu col tuo piglio deciso
          di donna in carriera,
          io con quell'aria svanita
          di chi aspetta soltanto la sera
          per andare a cercare in mezzo a molti qualcuno
          chi passi la notte con lui
          ed il giorno dopo
          faccia finta di niente
          o si scordi di averlo mai visto.
          Composta venerdì 16 agosto 2013
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            Scritta da: GIUSEPPE CASSANO
            in Poesie (Poesie personali)

            Notte di Sant'Anna

            Dove sono i tuoi occhi stanotte
            dove
            salgo per strade affollate a festa
            e vicoli deserti
            di gradini muschiati scoscesi sul mare
            mentre un canto
            diffonde nell'aria
            salgo da te

            Son passati giorni
            e notti nelle notti
            quando ti ergevi fiera
            nella luce delle stelle
            con al collo una collana di perle
            indossavi solo quelle
            ogni stella una perla
            ogni perla una stella
            ti guardavo
            e i tuoi occhi nel silenzio
            prendevano il colore dei miei

            È una notte d'estate
            tra la gente per strada
            vedo la tua casa illuminata dalle stelle
            sempre quelle
            mi fermo ti guardo
            e i tuoi occhi nel silenzio
            prendono il colore dei miei
            prima ch'io dica
            sono qui
            son tornato.
            Composta sabato 27 luglio 2013
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              Scritta da: A. Cora
              in Poesie (Poesie personali)

              Come tesori

              Son tanti
              d'un tempo i colori

              Delle colline e del
              mare, che m'hanno
              lo sguardo rapito

              Che amo come tesori
              che recano ancora
              sapori

              Avvolti in pensieri e parole
              appese ai silenzi del
              cuore

              Rimasti nel cielo
              degl'occhi

              Ch'ancora amo
              ascoltare.
              Composta giovedì 15 agosto 2013
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