Poesie personali


Scritta da: A. Cora
in Poesie (Poesie personali)

Di sola voce

Rapito
dal tuo parlare
col cuore, in te più forte
m'intrisi

La tua forma, divenne la mia, come
essenza, d'amata poesia

Il mio respiro il tuo, di te vivevo i miei giorni
abbagliato da luce nascosta

Nel'oscurità della mia immaginazione confusa, da parole
dipinte di rosa, da istanti negl'occhi racchiusa

Nel consumarmi, ti abitai coi miei desideri
accesi, cercandoti spesso e ancora

Nelle ore passate, d'un
tempo innocente che
spera

Senza sapere chi
eri.
Composta lunedì 16 novembre 1998
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    Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
    in Poesie (Poesie personali)

    Meditando nel parco

    L'erba sta crescendo
    nei parchi della città.
    Gli uccelli beccano
    l'ultimo sole.
    I vecchi raccolgono
    l'ombra del giorno.

    Appoggiato al bastone
    lentamente si allontana
    anche uno zoppo.
    L'accompagna lentamente
    il suo silenzio.

    La poesía è appesa
    a foglie morte.

    È ritornata l'amicizia
    dopo giorni di fuoco.
    Sul banco è rimasto
    solo il mio grido.

    Ascoltando l'erba
    sento vacillare
    il cuore del tempo.

    La notte purificherà
    i sogni del giorno
    nel grido dell'ultimo
    neonato
    di questo mondo.
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      Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
      in Poesie (Poesie personali)

      Che fare?

      La sofferenza viene
      su ali di farfalle
      in questo giorno
      di troppe memorie.

      Andiamo in montagna
      quando il cuore
      è pieno di ricordi.

      Che fare
      quando le mani
      conoscono l'odore
      del giorno?

      Camminare su ombre
      fatte carne,
      su rive del mattino
      senza tramonti.

      Sta per sbocciare
      un fiore nuovo
      per un popolo
      senza grida
      di dolore.

      Salterà con le gazzelle
      volerà con le aquile.

      Saremo finalmente
      uomini senz'ombra.
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        Scritta da: Alfonso Chiaromonte
        in Poesie (Poesie personali)

        Niente riscalda più dell'amore

        Raffiche di vento,
        un brivido di freddo
        percorre le membra.
        Il cielo è cupo,
        l'aria infetta
        di morbo ferale
        sferza il volto
        trafigge il corpo.
        Caldo il cuore
        forte si spande,
        spruzza calore
        dai pori infuocati,
        s'infiamma il volto,
        il corpo è di fuoco,
        niente si teme
        anche se fuori
        natura ci porta
        freddi polari.
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          Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
          in Poesie (Poesie personali)

          In Westmister

          In Westmister Cathedral
          ho visto l'alleluya
          in questa domenica
          d'incenso.

          Il Cristo appeso
          non è quello di sempre:
          ha le mani dei profughi
          di guerre,
          gli occhi degli sfrattati
          di oggi
          la bocca degli affamati
          di sempre.

          L'organo accompagna
          il mattino.
          Una rosa è a terra:
          ricorda qualcuno.

          Il giorno prosegue
          la sua preghiera
          su muri sporchi
          di fumo.

          Anche in questa domenica
          è sbocciato un fiore
          sulla lapide del tempo.
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            Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
            in Poesie (Poesie personali)

            Noi due

            Ti incontrai nel cammino
            per bere insieme
            l'acqua del pozzo.

            Portiamo insieme
            il peso dell'uomo
            chiuso nei nostri occhi.

            Siamo noi due
            l'uomo di Cirene:
            tu con il fuoco del cuore
            io con quello del silenzio.

            L'amore distruggerà
            il domani;
            la croce sarà
            la nostra festa.

            Feconderanno
            il nostro incontro
            la calma e la tempesta.
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              Scritta da: A. Cora
              in Poesie (Poesie personali)

              Come stolti ubriachi

              Litigammo
              quel giorno d'estate
              come stolti ubriachi
              Come bambini al'uscita
              da scuola

              Tra mille smarriti sospiri, e
              qualche volgare parola, senza
              guardarsi negl'occhi, senza
              sapere per cosa

              In quel'incrocio di spade
              che forte ferirono il cuore
              Fu infine un'abbraccio
              a fare più caldo
              l'amore.
              Composta venerdì 28 luglio 2000
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                Scritta da: Rita
                in Poesie (Poesie personali)

                Amore platonico

                Nella musicalità di una canzone
                ritrovo mille ricordi
                legati ad un sentimento,
                nel cuore
                lungamente coltivato e celato,
                ad un profondo amore
                mai realizzato.
                'Quell'amore platonico
                illuminò con il suo astro,
                per una stagione della vita
                la mia anima
                che ancora porta in sé
                il segno incancellabile
                di quell'irresistibile emozione
                così forte e travolgente,
                fatta di sogno e fantasia,
                tanto più intensamente
                vissuta e sofferta.
                Rivivo ancora l'antica magia
                dei miei occhi nei suoi,
                dei momenti trascorsi insieme,
                della meravigliosa intesa delle nostre anime.
                Amore senza voce
                che parli attraverso le note di una canzone,
                per un istante
                mi resterai accanto,
                poi in silenzio
                ti nasconderai
                nell'universo dei miei ricordi.
                Composta mercoledì 10 luglio 2013
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                  Scritta da: A. Cora
                  in Poesie (Poesie personali)

                  Il trascorso

                  Non puoi
                  cancellare il passato
                  Il trascorso ce l'hai dentro
                  gl'occhi

                  Esso è aggrappato a te stesso, nel presente
                  dal'ombre nascosto
                  Ti condiziona il futuro, come un vento che scuote
                  d'ogni giorno il percorso, nelle orme disperse
                  nel cuore, mentre cammini
                  da solo

                  In quel vicolo stretto, che il destino
                  innanzi ti pone
                  Quando ti manca un sorriso
                  dove non scorgi l'aurora
                  Dove non c'è mai
                  il sole.
                  Composta venerdì 10 marzo 2000
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