Poesie personali


Scritta da: A. Cora
in Poesie (Poesie personali)

Il sentiero

È irto
ombroso e sottile
il sentiero, ove la vita cammino
Non v'è entrata, fermata, ne uscita
dove serpeggia il destino

Non v'è ne voce o parola, solo dei passi il rumore
il gran vociare dei gufi, nere cornacchie gracchiare
Chiome seccate di pini, a sbarrare
la piccola strada

Di cagna qualche latrato, sempre più ardito e vicino
bianchi fantasmi negl'occhi, sembianze a far compagnia
Un gran rumore nel cuore, di quand'ancor
eri mia

Ne c'è nel alba o tramonto, ne fiori ha dare colori
da poter gl'occhi lasciare, né cieli azzurri in
memoria, ove la mente
specchiare

Solo una piccola stella, ad
indicare il confine
dove finisce il
cammino.
Composta sabato 10 novembre 2001
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    in Poesie (Poesie personali)

    Solo per te

    Grazie per avermi regalato i sogni
    che hanno colorato i miei giorni migliori
    che hanno forgiato il mio vivere
    e che nessuno mai potrà rubarmi
    grazie per avermi insegnato a sorridere sempre
    ovunque, anche con una lacrima che solcava il viso
    perché ho imparato a combattere con il sorriso
    anche le mie piccole sfide, senza mai arrendermi
    grazie per avermi dato amore immenso
    per avermi amata com'ero
    e di aver fatto dell'amore la tua bandiera
    grazie per aver sempre creduto che si può solo se si vuole
    che non è giusto lamentarsi per rispetto di chi ha meno
    che la vita, in ogni caso, è un viaggio meraviglioso
    grazie per averci creduto
    perché ora so che vale sempre la pena lasciarsi coinvolgere
    grazie per esserci stato e per essere ancora qui
    forte, vigoroso e con i tuoi occhi di cristallo
    pieni di luce
    non lasciarmi mai
    restami sempre a fianco
    la tua carezza sui miei capelli mi fa dimenticare
    che ora sei nei miei sogni, e che non potrò più invecchiare
    tra le tue braccia.
    Composta martedì 9 luglio 2013
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      in Poesie (Poesie personali)

      Tu sei

      Tu sei il mio tormento che scuote i sensi con un filo di voce:
      Cercami!
      Tu sei la mia pazzia che spazza via ogni certezza:
      Annientami!
      Tu sei il mio segreto che si rivela quando gli occhi non aspettano altro:
      Rivelati!
      Tu sei la mia rumba che scorre nelle vene come fuoco:
      Accendimi!
      Tu sei il mio cammino che si apre davanti a me ogni giorno più rigoglioso:
      Accompagnami!
      Tu sei la mia meta che mette a prova il mio equilibrio:
      Aspettami!
      Tu sei la mia anima che urla il tuo nome e si dispera alla ricerca di un segnale di vita:
      Specchiati nel mio desiderio e placami per sempre!
      Composta martedì 9 luglio 2013
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        in Poesie (Poesie personali)
        Nonno che ci sei da sempre mancato.
        Tu lo volevi,
        già lo vedevi,
        lo immaginavi,
        mentre ci cullavi,
        che un giorno lontano
        i tuoi nipotini si sarebbero trovati.
        Si guarderanno e capiranno.
        Tu lo sapevi, lo hai sempre saputo.
        Nonno ci manchi, tanto ci manchi.
        Composta martedì 9 luglio 2013
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          Scritta da: A. Cora
          in Poesie (Poesie personali)

          In un'ora

          Non
          spegnere
          con mano su bocca
          ciò che vuol dire l'amore

          Urla pure se vuoi, se ciò t'accresce il
          piacere, che la pelle, più d'un tarlo
          divora

          Tanto quello che dopo rimane, di te di me, di noi, di
          questo stillato sapore, che ci beviamo in un'ora
          nessuno potrà mai carpire

          Solo al tempo che passa, nel frettoloso fuggire
          potrà divenire, ricordo
          gradito

          Rinchiuso serrato, tra dita
          come tesoro scaduto
          di quel passato
          felice.
          Composta domenica 12 maggio 2002
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            Scritta da: A. Cora
            in Poesie (Poesie personali)

            Senza riparo

            È
            un giorno
            dei tanti già noti
            d'eguale durata e
            rumore

            Che mostra il tempo fuggire
            dagl'occhi, dal volto
            dal cuore

            Come un ladro braccato, da orme
            di passi seguito, senza
            trovare riparo

            Dagli astratti colori, come il
            trucco di gaie fanciulle
            dal passo sensuale
            e agitato

            Che offrono ai
            sensi il
            peccato.
            Composta martedì 9 luglio 2013
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              in Poesie (Poesie personali)

              Per essere

              Nella folla di emozioni che danno luce
              cerco la mia forza
              Nel silenzio della notte
              ridisegno i confini della mia esistenza
              Mi perdo nel sorriso dei bambini
              per dimenticare la mia solitudine
              Non c'è tempo per fermarsi a riflettere sul senso di ciò che accade
              perché la vita non ha pazienza
              La vita è avida di coraggio
              mi chiede di combattere ogni giorno
              e non sopporta le lacrime
              Ho coltivato la gioia dentro di me
              perché diventasse sangue caldo
              che nutre e scalda i muscoli
              perché non perdessi la speranza
              di vedere oltre i limiti della mia ragione
              che avrebbe voluto spegnere la mia voglia di essere!
              Composta lunedì 8 luglio 2013
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                Scritta da: Cuore nudo.
                in Poesie (Poesie personali)
                Questi canoni bestiali
                di istinti primordiali
                portati all'esasperazione,
                l'individuo che si esalta
                di fronte all'individuo stesso,
                le diffidenze e le arroganze,
                le indifferenze e le lontananze,
                le subdole giustificazioni
                alle loro egoistiche azioni.
                L'amore muore
                sotto il macete del sesso facile,
                un boia di nome Apparenza
                taglia la testa
                alla nobile Sostanza.
                E' un secolo logoro,
                e ormai avvelenato
                dalla presenza di anime morte,
                dal volto mascherato.
                Nessuno dona più
                senza sapere di poter guadagnare.
                Molti addirittura non guadagnano,
                ma si limitano a rubare.
                Qualche anima va ancora biascicando
                il verbo rispettare,
                ma sono tutti lì in trincea
                pronti solo a massacrare.
                Del progresso e la sapienza
                hanno fatto abuso a oltranza.
                Burattinai coscienti
                di anime imploranti,
                burattini disperati
                nelle mani di disgraziati.
                Virtù e difetto si van mescolando,
                funamboli di emozioni gentili
                danzano in equilibrio su corde tese
                tra il passaggio di anime vili.
                L'inferno reclama prepotente
                il suo posto in mezzo alla gente,
                il paradiso tremante si nasconde
                in un angolo di cuore
                nelle poche anime ancora feconde.
                Il pudore è ormai ricordo arcano,
                nell'epoca in cui d'amore
                si parla spesso invano.
                E in questo gran bordello,
                di sentimenti rotti,
                di fiori calpestati,
                di orrori emotivi perpetrati,
                di sorrisi rubati,
                di devozioni umane assenti,
                resistono ancora i poeti
                con la loro penna carica di intenti.
                Tra una rima e un'assonanza
                vanno cercando la loro speranza.
                Speranza che l'amore
                ormai ucciso dalla modernità
                riposi e poi ritorni
                a illuminare le anime puttane
                di questa impoverita,
                assurda umanità.
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