Poesie personali


Scritta da: Rosa Coddura
in Poesie (Poesie personali)

Dialogo con la notte

Che hai da dirmi adesso notte?
Ti ho aspettata,
tu puntuale sei arrivata.
Dimmi in quale parte del mondo
tu sei stata?
Dove la luna ti ha accompagnata?
Mi perdo a contare le stelle
tue luminose sorelle,
eppure lontane anni luci da me,
loro già si saranno spente,
quando ancora sotto il tuo cielo ero inesistente
ora un flash, un ricordo,
sta nella scia di chi li ha ancora intorno
Pazienza! risplenderanno
i desideri anche quelli non espressi,
per affermarsi anche ai buchi neri,
con la speranza che anche di fronte alle difficoltà
possano diventare veri

Sono qui adesso,
ad ammirare del sole il riflesso
sul lembo della luna,
ora hai un giorno nuovo
nel tuo grembo,
aspetta di rinascere all'alba,
ma sarà un sole nuovo,
un giorno diverso
un giorno che avrà
la gestazione di poche ore,
ma che la terra aspetta con amore.

Poche volte avrò l'occasione
di assistere al tuo parto,
ma so già che per chi lo guarderà
avrà una vista mozzafiato.
Composta giovedì 13 giugno 2013
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    Scritta da: Rosa Coddura
    in Poesie (Poesie personali)

    Poker contro la malinconia

    Quel giorno il mio risveglio
    era cominciato
    con uno "Sto meglio",
    alzandomi sulle note
    del sole ho anche danzato,
    successivamente un caffè
    e un bicchiere di latte,
    hanno lenito la mia fame.
    Getto d'acqua
    sulla faccia,
    un po' di fourd sulla guancia,
    ombretto sulle palbebre,
    e un leggero rosetto
    sulle mie labbra,
    ma leggeri,
    per non far sembrare
    il mio volto
    come maschere.

    Scesa, sentivo
    che miei passi
    si muovevano in modo instintivo,
    si sentivano grandi,
    invicibili,
    credevano di poter dominare,
    ma percorsi pochi chilometri
    la loro velocità
    cominciò a scemare.

    Non so cosa mi sia preso,
    improvvisamente
    il vigore di quella mattina
    al pomeriggio si è arreso,
    si è perso,
    poi ramificazioni
    malinconiche mi invadevano
    si estendevano
    lentamente dentro,
    eppure avevo tutte le carte
    in regola per sentirmi felice,
    ma al banco avevo azzardato
    avevo perso tanto,
    eppure avevo puntato
    tutto sulle novità
    ma perché
    ho perso la mia felicità?

    Una partita a poker
    avevo scommesso
    ma ci ho rimesso,
    la malinconia
    è stata pagata
    mentre io mi son indebita,
    avevo puntato molte fiches,
    ma che azzardo,
    ora pover di sorriso mi riguardo.

    Tornata sconfitta
    dal casinò della vita
    ho ricercato nelle mie mosse l'errore,
    il furore, l'umore.
    Poi in dissolvenza il sole,
    segnava la fine
    di una giornata
    che mi vedeva perdere
    e perderla.

    Arrivata la sera,
    si accese nel buio un sorriso.
    Avevo di nuovo vinto!
    Era il tuo.
    Composta lunedì 10 giugno 2013
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      Scritta da: Rosa Coddura
      in Poesie (Poesie personali)

      Gli affranti di me stessa

      Oscurità che conosco,
      accoglimi tra le tue braccia
      ho bisogno del tuo silenzio
      della pace
      perché il dolore
      che mi porto addosso non tace.
      Come sacchi di zolfo in miniera
      lo trasporto dalla mattina alla sera,
      un peso parassita,
      di cui mi voglio liberare,
      Cacciagallina che mi impone di restare,
      sono stanca, ma non mi posso ribellare.
      Ecco, il compagno Zi Scarda,
      non gli importa se l'ora tarda
      ed io Ciàula mi sento, impaurita
      dalla notte sconosciuta,
      non mi sono mai in te riconosciuta,
      ho sempre preferito evitarti,
      rifuggiandomi negli anfratti,
      di me stessa
      che solo io conosco,
      sola, mi son forse persa,
      ma ho scoperto una luce diversa.
      Fuori vi è la luna.
      Tu come una madre,
      cullami,
      troppe volte
      mi perdo nell'ade,
      assolvi l'anima,
      ora che finalmente evade,
      fuori scorge
      un sorriso materno,
      sul suo volto splendente
      un rifugio,
      come una bambina piango,
      ma son lacrime di stupore,
      affascinate dinanzi
      a tanta bellezza protagonista
      del cielo buio,
      dopo tutto non spaventa,
      non violenta,
      non si muore.
      Nella sua luce,
      da essa colpita.
      eppur ora non ha più paura,
      ora al sicuro
      tra le sue braccia
      s'è assopita.
      Composta martedì 4 giugno 2013
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        Scritta da: Rosa Coddura
        in Poesie (Poesie personali)

        Poesie che non so scrivere

        Vero, ci sono poesie che nego
        anche a me stessa,
        non riesco a scriverle,
        anche se le parole
        sono già nella mia mente.

        Sono state fecondate dall'ispirazione.

        Somigliano un po' a me
        quando stentavo a venire al mondo,
        l'unico rimedio possibile
        erano le flebo che dovevano stimolare
        le doglie.
        Chissà forse non ero pronta,
        come non lo sono per scrivere.

        Quando sarà la loro nascita?
        Quando si sentiranno pronte per il mio foglio?

        Forse ci vuole un forte stimolo
        esercitato anche dal coraggio
        affinché possano uscire.

        Giacciono ancora nell'utero delle parole inespresse,
        protette dal liquido delle azzardate promesse.

        Aspettano la luce attraverso le labbra,
        o attraverso la penna,
        per depositarsi nelle amorevoli braccia,
        a cui sono state indirizzate
        e per chi le aspetta sono già desiderate.
        Composta venerdì 14 giugno 2013
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          Scritta da: Rosa Coddura
          in Poesie (Poesie personali)

          Messaggi dal cielo

          Forse il cielo stanotte
          somiglia ad una grande lavagna nera,
          ed il gesso sono le stelle,
          punti messi a casaccio,
          forse per il timore di un mancato abbraccio
          che vorrei unire
          per formare quello che vorrei dire.

          Chissà, non sono solo desideri,
          messaggi dal cielo,
          mandati da qualcuno che lo sta guardando
          da un posto diverso dal mio,
          rimane comunque sempre
          il nostro cielo,
          che i nostri messaggi regge,
          e per chi lo sa leggere,
          ho scritto versi che nemmeno
          le nuvole hanno mai saputo cancellare
          ma la luna le ha rafforzate
          ricalcandole di un giallo luminoso,
          neanche il temporale è riuscito mai a lavarli via
          è forte la mia poesia.
          deve arrivarti, arriverà ne sono certa,
          l'ho lasciata al cielo come mia offerta.

          Sono parole, sono dei desideri,
          che si lasciano esprimere dai sentimenti
          che sentono veri.
          Composta domenica 16 giugno 2013
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            Scritta da: Rosa Coddura
            in Poesie (Poesie personali)

            Oltre le parole

            Mi capita di soffermarmi sulle tue poesie
            vorrei saper leggere il labiale delle tue righe,
            per scandire meglio ogni tuo pensiero.

            Sei tu che con le tue poche parole
            riesci a suonare le corde di me stessa,
            chi con la complicità del tempo le aveva scordate
            non sapeva più comporre.

            Le parole giuste che toccano
            sai disporre,
            oltre le parole c'è un mondo d'emozioni.
            Composta giovedì 20 giugno 2013
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              Scritta da: FaceLess
              in Poesie (Poesie personali)

              (Tu)tti conta (no?)

              Un treno in pieno volto
              percorse ogni sua singola vertebra
              risucchiando anche quel poco
              di midollo rimasto,
              fra le mille fantasie lì addensate
              come acidi in una batteria
              ricoperta d'ossido
              gli si frantumò l'animo
              con sua solita, fragile
              natura composta,
              un uomo che conta...
              i giorni ancor da scontare.
              Composta lunedì 1 gennaio 1900
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                Scritta da: Ada Roggio
                in Poesie (Poesie personali)

                Siete la famiglia

                Non posso fare a meno di entrare in questa famiglia.
                Trovo la vita, l'amore, l'anima, il mio cuore.
                Trovo gli amici, leggo il loro cuore.
                Gli amici leggono il mio cuore.
                Ci scambiamo parole frasi d'amore per ogni occasione.
                Il modo migliore di avere un'opportunità, di stare in comunità assortita, con tanti stili di vita
                Ci scambiamo sorrisi, parole affettuose.
                Ci scambiamo opinioni, alla fine si traggono le conclusioni.
                Brutto, carino, bello, strepitoso.
                Il modo più semplice per dire mi piace, le stelline devi taggare.
                Se aggiungi le tue opinioni, risponderò con le mie conclusioni
                Come vedi questa è una bella famiglia
                Non ci si lascia, si piglia.
                Composta mercoledì 3 luglio 2013
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                  Scritta da: Fragolosa67
                  in Poesie (Poesie personali)

                  Calura estiva

                  Deserto, arida sabbia sotto la calura.
                  Afa che sfianca per l'arsura.
                  Poi, fresca acqua!
                  Papille ghiacciate, ugola inondata.

                  Immersa in un miraggio
                  godo i piaceri della natura.
                  Chiudo gli occhi per svegliare i sensi:
                  Sento e mi disseto.

                  Bagnati ho volto e capelli,
                  gambe affondate nel gelido mare.
                  Non ho più caldo,
                  il sole mi bacia e mi ambra.

                  Improvviso è il venticello
                  che ninna e asciuga
                  piccole gocce d'acqua
                  di pelle affondata nella tiepida rina.

                  Sono qui, sdraiata sulla spiaggia
                  sino a quando l'ultimo ombrellone chiude
                  e il sole cola a picco tracciando
                  una strada arancio che conduce fino a me.
                  Composta martedì 2 luglio 2013
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                    in Poesie (Poesie personali)
                    All'imbrunir m'assale
                    la malinconia
                    oh tediosa solitudine
                    tu graffi l'anima
                    e spezzi il cuore!
                    Il manto oscuro della notte
                    privo della luce delle stelle
                    un oblio dei sensi
                    disperso in un abisso,
                    urlo il tuo nome
                    e non rispondi!
                    Tu muta e misteriosa
                    fai del tuo silenzio
                    frecce avvelenate
                    ignori impietrita
                    l'amor vissuto
                    le tue labbra
                    muta di serpente
                    nella mia bocca
                    miele fatto a fiele!
                    Tu che di amor non vivi
                    ma di amor morir fai
                    non credi di mutar
                    e diventare anima
                    amata come donna
                    priva d'ogni inganno?
                    Ecco io son qui ad aspettarti
                    la tua metamorfosi
                    io aspetto
                    con gran diletto!
                    Composta lunedì 1 luglio 2013
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