Poesie personali


Scritta da: Fragolosa67
in Poesie (Poesie personali)

Pace

Rinasco all'alba quando tutto tace.
Volteggio e coloro l'aurora.
Sprizzo di gioia
e attendo il tuo risveglio.
Sei natura viva!

Cielo e terra sospesa sull'Alto monte,
mio rifugio e dolce alcova tra daini e cerbiatti
che saltano fra i ciottoli che scivolano
e rimbombano nella mia pace.

Vorrei restare qui per sempre,
nell'infinito spazio,
cercando la stella più bella,
bianco fiore proibito.
Aspetto che qualcuno
lo raccolga e me lo porga.

Sogno altri giorni come questi,
meravigliosi ed eterni.
Io, sola con Dio e il mio destino.
Composta giovedì 13 giugno 2013
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    in Poesie (Poesie personali)

    Crepuscolo

    Di pochi tratti cambiano giorni e anni
    si stinge e si scurisce il tempo
    che fluisce e sfiocca speranze e sogni
    non abbaglio oggi balena all'orizzonte
    così lontano e intriso di inganni;
    l'avvenire è un moribondo
    e dell'accadere poco più gli riguarda.
    In un lampo, breve, tutto è passato:
    il verde è bruciato, i castelli di sabbia
    son crollati, ali da urti stroncate
    giacciono inerte al volo,
    nel buio o nelle ceneri del fuoco
    che ci bruciò nulla più brilla
    il cuor per evitare addii e nostalgie
    oltre un no o un si non si sgola.
    Il prodigio di non sapere,
    che si materializza
    nell'ignoranza o nel culto di vanità,
    per tanti avverato, resta tuttora
    la nostra invidia insoddisfatta.
    Un fiocco rosa o celeste... un necrologio
    affisso al muro e infine la vita si sfascia:
    l'estinzione, il peggio visibile
    o intuito è la conclusione del vivente!
    Basta fissare un vecchio o un morto
    per capire l'ineluttabile verità
    che alla quiete dell'abisso ci consegna.
    Nuovo tempo acre per un sentire acerbo
    scandisce l'attesa - lunga o breve che sia -
    di vedere il tutto compiuto;
    senza sonnifero e ad occhi aperti
    perscrutiamo il nulla che sta incubando:
    pensiamo alle fandonie in cui abbiamo creduto
    all'illusione di altri mondi mai veduti
    alla marea perenne di morti e vivi
    alla folla né allegra né triste delle vie
    alla sostanza che si scompone e cade al vento.
    Nel sopire dei ricordi, un nonnulla
    di cui non siamo né autori né arbitri,
    si compone e ci inquieta;
    prossimi a una tappa senza seguito,
    indisposti al riso, restiamo a fumare
    il resto di vita che ci è dato.
    Oh bellezza e amore
    perituri conforti fugaci ai lutti umani
    propiziati dall'opera insensata
    di un materia canaglia e immortale
    così banalmente vulnerabile
    nei suoi aggregati e nelle sue forme!
    Composta martedì 11 giugno 2013
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      Scritta da: A. Cora
      in Poesie (Poesie personali)

      Il mio sogno

      Tu chiudi
      gl'occhi, amore
      Ti rapirò col pensiero
      ti spoglierà il mio sguardo
      Ti lascerò sulla pelle, un segno di
      labbra conciso e piccole, gocce d'amore
      Come si fà con un fiore
      Quel'indecente pensiero, che t'ha la mente confuso
      come sconvolge un mistero
      Sarà un soffio leggero, che piacerà alla pelle
      come ventata di brezza, come lieve
      carezza
      Tu non ti svegliare stanotte, continua
      a dormire serena
      Dormiente, rimani il mio sogno
      sveglia, saresti il mio vero
      Fuggiresti come l'aurora
      quand'è dal sole
      sorpresa.
      Composta venerdì 14 settembre 2012
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        Scritta da: A. Cora
        in Poesie (Poesie personali)

        L'uomo che vale

        Cercammo
        la felicità, in
        quegl'anni, il benessere
        ovunque diffuso, per sentirci
        del mondo, trasparenti eroi immortali
        Tra gente normale, confusi, che indossano
        il coraggio, d'osare
        Messaggeri di pace, uguaglianza e
        d'amore, illusi di possedere le ali
        Ma l'oltre, che mostra il
        migliore
        L'essenza del'uomo che vale
        Non siamo riusciti
        a sfiorare.
        Composta sabato 6 aprile 2002
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          Scritta da: A. Cora
          in Poesie (Poesie personali)

          Attore d'un sogno

          Quando
          un giorno di sole
          Agl'occhi, pare un disegno
          a colori
          I dipinti che vedi sul muro, paiono
          quadri d'autore
          Quando il più scuro pensiero, che la mente divora
          il suo contorno, di rosso e d'azzurro
          colora
          Ti scopri un poco poeta, un poco, pittore
          In un mondo disperso, da ogni
          banale valore
          Mentre, avvolto dal vento, che a
          tratti scompare, dal suolo
          Nel'avanzo sottile di strada
          che rimane ancora
          Ti scopri, attore
          reale d'un
          sogno.
          Composta mercoledì 12 giugno 2013
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            Scritta da: Carlo Peparello
            in Poesie (Poesie personali)

            Ricorda

            Ricordati chi ero
            ricordati dove abbiamo volato
            le tracce lasciate in un deserto
            dove i nostri occhi si sono posati
            la prima volta di ogni cosa
            i tristi finali di neri paragrafi
            voglio che mi ricordi
            come protagonista delle tue aspirazioni
            di quando ci siamo tolti le maschere
            dell'oceano nel quale ci siamo immersi
            mescolandoci al bello dell'infinito
            non dimenticarmi per pigrizia
            o perché il mondo ti ha corrotto
            l'immortalità è per pochi
            e tu hai questo potere.
            Composta mercoledì 12 giugno 2013
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              Scritta da: madrid11
              in Poesie (Poesie personali)

              Giugno

              Cercherò la gioia,
              conosco una melodia che me la indicherà.
              Risuonerà nel tuo cuore
              Assieme alla tua voce.
              Ti coprirò di fiori,
              Ti dipingerò con i colori dell'amore.
              Ti legherò con i miei sensi,
              faremo un'altalena,
              sulle onde del mare immenso della gioia... e
              non cercheremo la salvezza altrove.
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                Scritta da: A. Cora
                in Poesie (Poesie personali)

                Esplosione dei sensi

                Fu quel
                che mi dissero gli
                occhi, poi tradotto in pensieri
                A dare voce a parole, che muto il tuo
                sguardo diceva
                Un dialogare d'amore, privo di frasi volgari
                laddove due anime sole, miniate da stessi colori
                Scelsero il tempo migliore, per stendere insieme
                le ali
                Furon silenzi di baci, tra abbracci e sottili parole
                a sfiorare quel sole, che tra le ciglia
                splendeva
                Fino a toccare con mano, là dove ardita
                sorgeva, quel'esplosione dei sensi
                Che smorzava, in sospiri
                gli ardori.
                Composta giovedì 12 settembre 2002
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