Poesie personali


Scritta da: Rita
in Poesie (Poesie personali)

Cielo

Cielo terso e blu
dopo una tempesta,
mi perdo con lo sguardo in te
e volo con l'anima
tra i tuoi sconfinati spazi
e trovo serenità e quiete
al mio essere tormentato,
al mio cuore dolente
che si cela
nella foschia della quotidianità.
Solo tu
con la tua stupefacente bellezza
puoi spegnere
la mia sete di sogni,
solo tu appaghi
la mia fame di emozioni
trasformandomi miracolosamente
in una donna migliore.
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    Scritta da: Rita
    in Poesie (Poesie personali)

    Indifferenza

    Se un raggio del mio calore
    potesse raggiungerti,
    tutto il gelo della solitudine
    cancellerebbe dal tuo cuore;
    se guardassi solo per un attimo
    negli occhi miei
    scopriresti infinito calore;
    se fermassi la tua corsa di vita
    accanto a me
    capiresti le profonde emozioni
    che vivono in me.
    Ma solo una fredda indifferenza
    come un vento forte
    inesorabilmente mi allontana da te,
    quell'indifferenza che creera"
    un abisso tra noi.
    Di te resterà soltanto un amaro ricordo
    che mi farà un po' compagnia
    per poi svanire via.
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      Scritta da: A. Cora
      in Poesie (Poesie personali)

      Come si ama l'amore

      Ti amavo
      in quel tempo
      fuggito dagl'occhi
      Rimasto arroccato, in memoria
      e carezzato dal cuore, pregno
      di nostalgia

      Tra quegli estesi silenzi, tra quelle
      troppe parole, colmi d'abbracci e di
      baci, che non bastavano mai, a soddisfare
      quei sensi golosi, che ne volevano ancora
      Tra quei confusi pensieri che la mente
      già colorava di rosa
      Non so come si ama l'amore, o di
      un tarlo il rumore, che lento
      il cuore divora

      Non so come si chiamano i sogni
      senza più il suolo toccare, e
      il tutto, par divenire poesia
      Ma so cos'è rimasto nel
      cuore, quando
      ti ha vista
      andar via.
      Composta martedì 31 maggio 2011
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        Scritta da: Fragolosa67
        in Poesie (Poesie personali)

        L'autostrada

        Corde di un violino stridono in vie
        dove gomme di motori
        sgommano come bolidi che
        cavalcano cavalli che
        si arrendono davanti
        al rosso di un semaforo.

        Muri alti su carreggiate afose
        fermano sassi che bucano i vetri
        di un'auto in corsa.

        Corpi esanimi sotto un ponte.
        Futuro spezzato da
        un gioco di morte mortale.

        Vuoto è l'altare
        che il vento o lo sgomento
        porta oltre lo spazio
        in un tempo che corre
        e non frena per l'altrui preghiera.
        Composta venerdì 31 maggio 2013
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          in Poesie (Poesie personali)

          Una bella sorpresa

          Era bella e colorata
          come l'ebano intagliata
          occhi grandi, labbra rosse
          tacchi alti e tette grosse,
          incredibile bellezza...
          che ogni uomo ambisce e spera
          di trovare almeno per una sera,
          prima ci siamo baciati
          e poi ci siamo presentati,
          rimanendo io basito
          quando mi ha detto:
          Piacere Vito.
          Composta mercoledì 1 maggio 2013
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            Scritta da: Kurt Page
            in Poesie (Poesie personali)
            Ore ed ore seduto sul marciapiede
            Collezionando ricordi e sensazioni
            Come il lupo ha bisogno delle prede
            Anch'io ho bisogno di emozioni

            Potevo corrompere il cuore di una donna
            Amarla una notte, cosi tanto per gioco
            Donarle l'eterno, poesie scritte in colonna
            Al sorgere del sole distruggerle con il fuoco

            Cosi una passante mi promise il suo amore
            Ma solo per una notte e solo per un ora
            Con lei Barattai due soldi e il mio cuore
            Per un male che lento divora

            Presi la mia chitarra e del vino
            Restai due minuti a guardare
            La mia casa, stalla, due alberi di pino
            Cavalcai un sogno, parti per non tornare

            Ed ora io vagabondo cieco pieno di credulità
            Accompagnato da un cane sordo
            in quello che voi chiamate realtà
            balocco da sempre ai margini del bordo

            Potrei scrivere sul muro in mattone rosso
            In bianco e nero "libertà"
            Potrei descrivere il rigurgito del mare mosso
            Che sputa veleno per conservare la dignità

            E frugando tra mondi e culture altrui
            Vidi in tutti i luoghi le stesse aurore
            Calcando le terre, notti e luoghi più bui
            Scopri che l'apparenza inganna più delle parole

            Scopri monti e oceani prima sconosciuti
            Per mancanza del coraggio o altro dell'uomo
            Sussurrai ai ruscelli ed alberi caduti
            Sussurrai due cianciate e chiesi perdono

            Un vecchio contadino mi disse
            Di chiamare le cose con il proprio nome
            Allora domandai come chiamare chi uccise
            Il primogenito senza provare dolore

            Come chiamare un uditore del lamento
            D'un figlio chiedente aiuto dal mondo lontano
            Con mani parar orecchie per sentirlo a stento
            Mi disse di chiamarlo l'essere umano

            Come chiamare lo stallo della fantasia
            Che cela nei sogni un po' di verità
            Improvvisar di notte quasi poesia
            Disse definirle fortemente, libertà

            Cosi preferii la terra ai salotti
            Il vino al sangue distillato
            La cecità ai sogni corrotti
            essere libero ad un futuro da pensionato.
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              Scritta da: Fragolosa67
              in Poesie (Poesie personali)

              Amanti

              Nuvola grigia di acqua densa, compatta che
              scoppia all'improvviso e si riversa sul mare.
              Onde fragorose sbattono con il vento
              su vele di tormenti che annegano in un oceano
              ingoiati da pesci che colorano
              anime pure che non conoscono avventura.

              Vado dove mi porta la tua aria
              ascolto il respiro che si confonde
              nei sospiri di un uragano di passione
              fra rivoli di sudore
              che come gocce scivolano sulla fronte
              asciugate da fazzoletti di emozione.

              Amore che spegni il fuoco e dai tormento!
              esisti dentro un calice di bolle che frizzano di piacere
              e rendono arsa la lingua e la pelle
              sete di te di me.
              Siamo un sogno che non finisce
              domani, quando all'alba te ne vai.
              Composta venerdì 31 maggio 2013
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                Scritta da: Raffaele Caponetto
                in Poesie (Poesie personali)

                Libertà senza confini

                Libertà è un valore assoluto
                ricompensa del paradiso perduto
                Libertà non ha padroni
                non è schiava di soldi e blasoni
                Libertà come voli di uccelli
                sempre liberi a tutti i livelli
                Libertà su un'isola sperduta
                per godere di quiete assoluta
                Libertà senza cappi e catene
                per essere liberi da ansie e pene
                Libertà nell'Africa nera
                con un'anima non più prigioniera
                Libertà sui ghiacci perenni
                sempre liberi per tutti i millenni
                Libertà ai tropici e ai poli
                non più lacci e neanche laccioli
                Libertà su oceani e mari
                sono valori da sempre primari
                Libertà negli spazi vitali
                essere liberi da legami letali
                Libertà ovunque si va
                per ognuno che lo vorrà
                Libertà a tutto tondo
                Libertà in tutto il mondo.
                Composta giovedì 30 maggio 2013
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                  Scritta da: Kurt Page
                  in Poesie (Poesie personali)
                  Scolorite foglie del tempo
                  passano nelle acque stagnanti
                  passano con ruggine e fango
                  portando ricordi di istanti

                  io non so perche ti sono dato
                  senza certezze e nulla è mio
                  avvolte siam piu forti del fato
                  adesso ti dico addio

                  non sofrire, se ci riesci non piangere
                  ogni cosa ha un suo finale
                  quasi inutile guardarsi e fingere
                  e disinfettarsi le ferite con il sale

                  non piangere e se riesci perdonami
                  mi guida la strada e nulla più
                  se ci riesci al mattino salutami
                  con un dipinto nelle acque blu

                  abbiam incrociato i nostri bicchieri
                  di solitudine e due gocce di malinconia
                  abbiam incrociato i nostri sentieri
                  ed è arrivata l'ora di andare via

                  all'alba rimane una sigaretta
                  e due sogni lasciati nel posacenere
                  tra i venti eri cosi perfetta
                  addio è ora di vivere

                  la notte è un pozzo profondo
                  inghiotti quel che c'è di buono
                  mescolò il dolore con il mondo
                  e l'ignoranza con l'uomo.
                  Composta lunedì 20 maggio 2013
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