Poesie personali


Scritta da: A. Cora
in Poesie (Poesie personali)

Tu vivi

Pur se
non mi rispondi
il pensiero ovunque
ti segue
Nei cerchi solcati dal
vento avvolto da mani ti sento
Forte, ancora più forte e cattivo
da bocca, ti bevo il respiro
Nel cuor ti trattengo
negl'istanti più densi
del tempo
Con l'animo aperto
d'immenso
In esso sempre
tu vivi.
Composta martedì 18 ottobre 2011
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    Scritta da: Francesco Serio
    in Poesie (Poesie personali)

    si poteva evitare

    Si poteva evitare
    continuare ad amare
    tanto non era vero
    sai non era un mistero
    continuare a mentire continuare e a disdire
    continuar a parlar senza senso...
    si poteva evitare
    questa fine tremenda
    io son qui seduto a cantare e a terra disperare
    proprio qui in un angolino
    proprio come da bambino!
    si poteva evitare
    di star ancora più male
    si poteva evitare
    continuare ad amare
    tanto non era vero
    sai non era un mistero
    continuare a mentire continuare e a disdire
    continuare a parlar senza senso.
    Composta sabato 25 maggio 2013
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      Scritta da: Maria Rita Canto
      in Poesie (Poesie personali)

      La poesia è un cielo aperto per l'anima

      Non sempre è tutto
      come vorremmo,
      viviamo albe che
      non sentiamo nostre
      con colori e profumi diversi
      tramonti dai toni scuri,
      senza alcun suono
      né sfumature
      forse questo
      non è il mio posto,
      il mondo che vorrei,
      allora mi rifugio dentro versi,
      note rubate,
      pensieri che
      volano liberi
      come petali di fiori
      la poesia
      è l 'unico posto
      dove mi sento libera,
      perché non ha confini,
      è la casa
      dove abita il cuore.
      Composta sabato 25 maggio 2013
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        Scritta da: A. Cora
        in Poesie (Poesie personali)

        L'ultimo volo

        Ombre
        d'umane
        sembianze, dal tempo
        dal vento oscurate, malferme e
        senza peccati, appese a fili d'attese, che
        non si fanno vedere, perché non sanno mentire
        Vagano ampi stanzoni, privi di sentimenti e passioni
        ridono e parlan da soli, dandosi sempre ragione
        È quel ritratto di vita, che mostra, nel tempo
        che vola, ciò che rimane del'uomo, quando
        rimane da solo, nel cielo del'ultimo volo
        Quando il sole è al calare, quando
        l'ombra serale, rende più oscura
        la strada, quando è finito
        il sorriso - Mentre si
        deve aspettare.
        Composta sabato 25 maggio 2013
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          Scritta da: Raffaele Caponetto
          in Poesie (Poesie personali)

          Panacea

          Eliminare la sofferenza
          con l'aiuto della scienza
          tutto ciò che sopravviene
          o si cura o si previene
          ma anche il farmaco migliore
          non può togliere ogni dolore
          tutto ciò che si è trovato
          è soltanto un surrogato
          il rimedio ai tuoi malori
          è ben noto fin dagli albori
          chi ti cura con amore
          con passione e calore
          dedizione e sobrietà
          è la dolce tua metà.
          Composta sabato 25 maggio 2013
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            Scritta da: Cuore nudo.
            in Poesie (Poesie personali)
            Esplode la mente,
            e vomita proiezioni
            di presenti paralleli
            sulla tela del cuore.
            Si spacca, si lacera,
            partorisce dolore,
            che viene alla luce
            sotto sembianze
            di momenti trasversali,
            di attimi alternativi,
            dove lui stesso
            non era mai nato.
            Ciò che resta
            è un brivido di gelo,
            il senso d'immobile,
            l'odore immenso
            dell'abisso.
            La follia.
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              Scritta da: Cuore nudo.
              in Poesie (Poesie personali)
              Cammino per strada
              non importa dove vada,
              vestita dei miei sbagli
              spesso prendo anche abbagli.
              Ma mi sento troppo vera.
              Cammino per strada,
              non importa cosa accada.
              Nel volto imperfetta,
              nel cuore improtetta.
              E mi sento troppo viva.
              Non dirmi cosa sai fare
              mostrami dove sai sbagliare.
              È lì che voglio illuminare.
              Non serve sapere se risplendi,
              mostrami gli angoli
              dove al buio t'arrendi.
              Un essere retto
              ha il volto del difetto.
              Non lo nasconde alla gente
              ma lo mostra fieramente.
              Un essere vero
              è con se stesso sincero.
              Questo è della vita
              il migliore aspetto,
              siamo tutti nelle mani
              della sindrome dell'imprefetto.
              Composta sabato 25 maggio 2013
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                Scritta da: Ciro Orsi
                in Poesie (Poesie personali)

                L'urlo

                La notizia arrivò dalla radio
                nelle prime ore del mattino
                d'un caldo luglio
                del cinquantasei.
                Un urlo senza fine
                si levò dal balconcino
                dall'altro lato del cortile.
                L'urlo di donna Emma
                attraversò il cielo
                fino all'Oceano lontano
                gonfio d'angoscia
                di sapere quale sorte
                seguisse
                al proprio figlio
                che era cameriere
                a bordo dell'Andrea Doria,
                in agonìa nel mare
                tante volte
                attraversato con orgoglio.
                L'urlo di donna Emma
                accompagnò la nave
                negli abissi,
                come l'urlo di Munch
                tracciò di sangue il rosso
                del tramonto.
                La poveretta trovò pace
                solo al tramonto
                nel tardo pomeriggio
                quando fu certo
                che il suo ragazzo
                era arrivato sano e salvo
                nella città di New York
                si era ben distinto
                nell'aiutare tanti passeggeri
                più sfortunati di lui
                da meritarsi certo
                qualche encomio
                appena di ritorno
                da quel fatale viaggio.
                Composta venerdì 24 maggio 2013
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                  Scritta da: Rossella Porro
                  in Poesie (Poesie personali)

                  Cosa sei

                  Cosa sei
                  se non
                  la pioggia sottile
                  sulla terra arsa dal sole,
                  un pensiero ardito
                  tenuto segreto,
                  un sentiero inatteso
                  nella desolata landa.
                  Cosa sei
                  se non
                  un fiume in piena
                  d'autunno
                  che tutto travolge,
                  il rumorio del ruscello
                  nelle notti d'estate,
                  il canto del mare
                  soffiato alla spiaggia.
                  Cosa sei
                  se non
                  ciò che io posso
                  e voglio desiderare.
                  Composta venerdì 24 maggio 2013
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