Poesie personali


Scritta da: Santi Cicardo
in Poesie (Poesie personali)

Al confine

Al confine
ieri l'altro
posavi gli occhi su me
non avevi pudori
e forse per la prima volta
sentivo una febbre accendermi
e scaldarci

settembre affidava i suoi giorni
al baule sfondato dei ricordi
e le parole ingiallivano
cucendo l'anima
a un cauto cielo d'autunno

al confine
oggi
le carezze di ieri
non le confesso più
e aspetto gli amplessi
quando i tramonti vestiranno
la monacale uniforme dell'addio.
Composta giovedì 25 ottobre 2012
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    Scritta da: Santi Cicardo
    in Poesie (Poesie personali)

    canto di guerra

    Da dove arriva l'assedio?

    l'orizzonte è oscurato da ingranaggi
    strateghi cadaveri e cavalieri
    si consultano e mettono a punto

    chi è il duce
    che governa l'accerchiamento?
    chi affama e ci stupra?

    siamo zotici
    e ignoriamo la guerra
    i pochi ci hanno eletto soldati
    e trasformato i forconi in lame taglienti

    ma le nostre vesti puzzano di sterco
    e le nostre donne hanno mani grosse

    chi ci difenderà
    se i nostri dèi
    hanno abbandonato
    il fuoco delle cucine
    e svernano al sole dei tropici?

    mangiamo compagni l'ultimo pasto
    così che al darsi dell'alba
    faremo più sazi gli avvoltoi.
    Composta martedì 23 ottobre 2012
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      Scritta da: Santi Cicardo
      in Poesie (Poesie personali)

      Anenie d'amore

      All'inizio sapevo di te
      il tuo lento manifestare
      aveva per me
      l'inveterata quiete
      dei meccanismi universali
      sempre gli stessi e sempre diversi

      all'inizio non sapevo di me!

      poi fu lo svolgimento
      lo squadernarsi del bianco
      che avremmo dovuto riempire
      di segni certi o vaghi simboli
      ma tu ritraesti la mano
      manca l'inchiostro - dicevi
      il sangue non è acqua - pensai
      e un ago può farsi penna!

      così cominciai
      l'incisione
      e a intingere non mi risparmiavo
      fu un baleno
      e la bianchezza dei fogli
      prese a tingersi di rosso
      non potei mai leggere
      quei geroglifici d'amore
      volevi solo scribacchiare
      e lasciare il vermiglio della mia vita
      stingersi e aggrumarsi
      per voltare pagina e ricominciare

      né t'accorgesti di nulla
      dell'ultima carta
      o del calamaio ormai vuoto
      e quando tutto fu concluso
      spazientita
      richiudesti il quaderno
      per gettarlo
      in un triste cumulo
      di storie anemiche
      fu il compimento di me

      oggi costretto
      tra i dorsi di diari ammuffiti
      ogni tanto faccio capolino
      e ti vedo ancora alla scrivania
      che t'agiti carta penna e calamaio
      sull'esistenza di un altro
      per scrivere la fine che già conosco.
      Composta lunedì 22 ottobre 2012
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        Scritta da: Sannino Michele
        in Poesie (Poesie personali)
        Resto inerme con gli occhi fissi
        Nell'infinito che mi avvolge
        Portando quello che il cuor mio
        Riflette nel immenso che mi circonda
        Vorrei poterti aver qui.
        Immagini riflesse
        Di un desiderio profondo,
        tenerezza infinita
        che il tuo amore sprigiona
        Immagini Riflesse
        Che mi porta, che ti porta
        Nel mio cuore che ti ama tanto.
        Composta martedì 12 marzo 2013
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          Scritta da: Franco Mastroianni
          in Poesie (Poesie personali)
          Non saprò mai perché siamo così affannati in cerca di risposte
          non saprò mai perché d'invidia ci si possono riempire sacchi
          come quelli delle poste

          Non saprò mai come si deve pronunciar ti voglio bene
          per non cadere vittima di frasi
          che potrebbero arrivar come proposte

          Non saprò mai perché i cipressi
          davanti o lungo i viali della morte
          li piantano a far muro proprio lì che non ci sono porte

          non saprò mai, o forse non voglio sapere

          se quando comincerò a capire

          mi toccherà partire.
          Composta lunedì 11 marzo 2013
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            Scritta da: Daniela Cesta
            in Poesie (Poesie personali)

            Piccolo mondo

            Ho bisogno di silenzio
            perché nessuno può
            consolare me,

            ho bisogno di silenzio nel silenzio,
            solo il vento può accarezzare me,
            solo la luna può dare a me un poco di luce,

            sensazione della sera che
            diventa più oscura,
            voglio parlare solo con le stelle,

            e il maestrale asciugherà le mie lacrime,
            penso alle persone che
            sono state e che adesso no sono piu,

            penso a sorrisi scomparsi,
            alle corse nel sole estivo,
            all'odore del mare e il suo luccichio,

            penso a me bambina,
            nostalgia di un tempo che
            mai ritornerà...

            la mietitura del grano,
            piccolo mondo antico,
            passato e morto.
            Composta lunedì 11 marzo 2013
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              Scritta da: molly62
              in Poesie (Poesie personali)

              Amor perduto

              Un lieve abbraccio,
              mi perdo nel tuo profumo,
              che mi ricorda giornate spensierate
              piene d'amore, di attese, di aspettative.
              Poi ti guardo e non so più chi sei,
              io chi sono.
              Le nostre anime ancora fuse tra loro
              perdono calore ogni gorno che passa,
              perché ciò che era non è più.
              Un volo ormai diventato solitario
              nell'immenso blu del cielo.
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                Scritta da: molly62
                in Poesie (Poesie personali)

                Il nostro futuro

                Cammino straniera nella mia terra.
                I miei passi echeggiano nel nulla.
                Terra desolata caduta in un mare di aridità,
                portata da noi che,
                con passo lento ma inesorabile,
                abbiamo guidato i nostri passi
                verso quell'infinite macerie,
                e niente potrà fermare il lento declino,
                forse, solo, i sogni di cuori puri
                capaci di far rinascere
                un fiore dall'asfalto.
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