Poesie personali


in Poesie (Poesie personali)

Il canto del marinaio

Siamo tutti velisti solitari
con l'Anima che tende sempre al volo
come la prora della barca a vela
che in parte è immersa
greve e prigioniera
nel "Mare della vita",
ma in gran parte
alta s'eleva al Cielo
e a lui sospira.

Le "Passioni" ci scuotono le "Mura".
Cieche forze emergenti
dagli abissi del nulla
come venti incostanti e capricciosi
danzano a noi d'intorno
e spesso avverse
ci costringono al "Bando" ed ai "Bordeggi".

La nostra "Mente" fa da marinaio:
inebriata dal bianco della spuma
sollecita la barra del timone
per domare le spinte,
e scruta il mare
alla ricerca fra le tante mete
della "Meta" sicura.
E navigando, sogna, e si figura
coste d'argento e moli d'oro, e donne
dal sorriso di perle e seni amanti
e giorni dopo giorni come fila
di preziose collane di diamanti.

Ma al crepuscolo lieve della sera,
col placarsi del vento e delle onde,
come carezza ambita, nel silenzio,
sale la verità dal nostro cuore.

Negli ultimi bagliori del tramonto
viene, sorpresa e dono! E ci rivela
che il luogo tanto ambito della "Meta"
è tutto lì, nel Fiocco e nella Randa,
nella tensione attiva dell'acciaio
dell'algide Sartie,
nei forti nodi delle Cime amiche,
nell'umile quadrato del Pozzetto,
nell'Albero Maestro
che, con fatica, manteniamo retto.

E il piacere?
Il piacere della "Meta"
si prova nell'ascolto religioso
del mùrmure del Mare,
nel cavalcare e lo sparir tra l'onde,
nell'ampio respirar dei nostri petti
che ogni attimo si nutrono e si saziano
del profumo del Mare
e dell'Amore
che su una scia di nuvole s'invola
dal libero Orizzonte all'Infinito.
Composta mercoledì 21 maggio 1997
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    pensieri

    Sono aquiloni i miei pensieri e il vento
    Che li spinge, l'innalza e che l'intinge
    Al di là delle nebbie, nel turchino,
    È un sospiro di donna.
    Li sento volteggiare
    In spirali infinite
    Come uccelli smarriti
    E il volo loro m'addolcisce il còre.
    Composta giovedì 7 marzo 2013
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      Scritta da: Dario Pautasso
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      Sei Donna

      Già m'avvolgevi,
      ch'ancora sconoscevo i colori
      e tutto il mondo,
      con allegro vibrar materno,
      ed ora che ogni cosa pur scopro e sondo,
      sei il mio vital perno,
      ancor...

      Ma non solo la mamma
      che allor fu il fuoco
      e la gemma.
      Sei l'amante e l'amica,
      la sorella di gioco
      o d'amor compagna
      e di vita: sei la donna.

      Antica d'orgoglio
      e di cuor, la tua mente
      eppur non cede all'inganno
      dei sensi più vivi,
      e se soffri più forte
      più forte riparti,
      ché l'aspre salite
      annuncian più dolci declivi...

      Più presto il tuo viso
      s'è spoglio
      dell'infantil leggerezza,
      più lesta dell'uomo, di corpo
      sbocciavi,
      e di testa;
      eppur ora, col volto sporto
      alla novella brezza
      marzolina,
      ancor nutri negli occhi
      di bambina
      lo sguardo e la fiamma
      d'immortal giovinezza:
      sei donna.
      Composta venerdì 8 marzo 2013
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        Scritta da: Ada Roggio
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        Lettera

        Caro Amico.
        Ti scrivo questa lettera.
        Lettera che mai riceverai.
        Mi manchi come l’aria che da respiro
        Mi manchi come l’acqua per dissetarmi
        Mi manchi come il sole che riscalda
        Mi manchi come la notte che coccola
        Mi manchi come la luna che fa sognare
        Mi manchi come le stelle luminose e belle
        Mi manchi e ora so perché, non riesco a vivere senza di te.
        Composta martedì 5 marzo 2013
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          Scritta da: Monica Pasero
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          Alta marea

          Le senti queste onde
          che s’infrangono  
          sul mio cuore
          Risacca d’emozioni
          che giunge  fin all’anima mia
          per poi rientrare nella tua.
          Fluide, violente
          colpiscono ogni mio sentore
          blandiscono il mio corpo
          avvolgono la mia
          natura.
          Per poi tornare
          con tutta la carica
          del mio abbandono
          su di te.
          Alta marea
          della vita mia
          Composta mercoledì 6 marzo 2013
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            in Poesie (Poesie personali)

            Grazie per l'invito

            Capisco il mestiere che fai,
            dalla parte di casa che non mi hai mostrato,
            dallo squillare del telefono
            dal suonare del campanello,
            dall'imbarazzo che hai
            in certi momenti.
            Ti pagherei
            per fare l'amore con te,
            come anni fa,
            ma so che il tuo lavoro ha principi fissi,
            solo per soldi e senza amore,
            e solo a sconosciuti,
            a clienti.
            Allora
            meglio mangiare ciò che mi hai preparato.
            Ho voglia di te
            vorrei essere un cliente,
            uno sconosciuto,
            non un amico,
            ed invece sono il vecchio amico a cena.
            Composta mercoledì 6 marzo 2013
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              in Poesie (Poesie personali)

              Aiutami

              Pensami domani
              oppure dopo,
              magari a tempo perso.
              Se non avrai di meglio,
              pensami,
              anche per un momento.
              Quando sarai sola
              e cercherai parole,
              fra te e te
              per darti un po' di forza.
              Magari trovalo nell'odio
              per ciò che sono stato
              lo stimolo,
              il motivo
              per non pensarmi più,
              e fammelo sapere,
              se funzionerà
              e anch'io ci proverò.
              Composta mercoledì 6 marzo 2013
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