Poesie personali


Scritta da: Salvatore Masullo
in Poesie (Poesie personali)

La favola della vita

Mia madre mi narrava le sue storie,
seduta sopra il ciglio del mio letto
e s'assopiva con la schiena curva
mentre scuriva il cielo d'una notte...

Non erano favole le sue:
se ne avesse ricordata almeno una,
di certo, me l'avrebbe raccontata!

Col cuore, traboccante di memorie,
mostrava le sue antiche sofferenze
e, a tratti, riluceva nei suoi occhi
un velo giovanile d'innocenza...
Lei mi parlava di una giovinetta,
precoce nella smania del lavoro,
che di mattina presto si svegliava,
nell'ora quando il sonno ha più sapore.
E s'apprestava a macinar la strada,
all'alba su quel liscio basolato
che conduceva al luogo di fatica,
a respirare... canapa e solfato!
Negli occhi la speranza del domani
e sottobraccio il parco desinare
che regalava al primo poverello
trovato sulla strada a mendicare.

Ricordi di un'infanzia scolorita
di pomeriggi spesi senza svago,
nel mesto divenir delle stagioni
e gli anni in cui l'età pretende sfogo...
Ma nei pensieri onesti di zitella
mia madre coltivava un solo credo:
trovare il suo compagno per la vita
e a lui portare in dote il suo corredo!
Per anni ha lavorato con mio padre
tra i banchi d'un vivace mercatino
montato, tutti i giorni, all'aria aperta
col freddo delle sette del mattino.
Ed io crescevo tra le sue fatiche,
con tutte le premure e le attenzioni:
mia madre non ha mai voluto
che io vivessi le sue privazioni!

Adesso, che ne sento la mancanza,
ripenso al suo candore di bambina,
che presto fece i conti con gli affanni
e il ritmo del suo cuore ballerino...
Ed ha lasciato un vuoto in quella casa,
bramosa di carezze e di pulito,
per raccontare in cielo ai cherubini
la favola insolente d'una vita!
Composta domenica 16 ottobre 2005
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    Scritta da: Patrizia
    in Poesie (Poesie personali)

    Non mollare mai

    La parte più sbagliata di me
    è quella più vera di tutte,
    può essere una delle tante imperfezioni,
    ma un'imperfezione vera che da fastidio,
    è la mia testardaggine.
    Anche questa è una forza che troviamo dentro di noi
    questa forza che ti fa fare quello che la vita ti chiede,
    la forza di lasciare andare, la forza di dimenticare, la forza di vivere,
    di sorridere, la forza di lottare contro le battaglie
    della vita, la mia testardaggine quello di non mollare mai.
    Composta venerdì 4 gennaio 2013
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      in Poesie (Poesie personali)

      A mia madre

      Sempre mi dicevi:
      "Perché non mi dedichi una poesia?"
      Io non ti rispondevo.
      Tu abbassavi lo sguardo
      e ti arrendevi.

      Ora che non ci sei più
      il mio cuore ti parla così:
      dolce era il tuo viso,
      i tuoi occhi sempre scrutavano i miei
      perché tanta era la voglia
      di sapere se io ti amavo

      Sempre sfuggivo da questa tua muta domanda.
      Ora che tu sei fuggita per sempre da me,
      sono io che ti parlo
      e tu resti muta.

      Adesso sono io che abbasso lo sguardo
      e sottovoce ti dico
      Mamma ti voglio bene:
      perdonami.
      Composta lunedì 9 settembre 1996
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        Scritta da: Stefano Medel
        in Poesie (Poesie personali)

        Sogno

        Sogno,
        sprofondo,
        nel buio,
        incoscienza,
        mondi enormi  e strani,
        situazioni anomale,
        abissi di silenzio,
        voci  e suoni;
        sogno onirico,
        e mi perdo,
        e non so più la realtà;
        e non tornerei più qua;
        sogno,
        mi sono smarrito,
        sogno andato,
        perso,
        finito;
        e riemergo nel vero,
        purtroppo.
        Composta venerdì 4 gennaio 2013
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          Scritta da: geggio
          in Poesie (Poesie personali)

          Forse

          Perdente
          soldi al vento
          vellutati e insensati
          volano nel mio portafogli
          non dò interesse alla mia sopravvivenza

          libero sfogo
          libero arbitrio

          sono stomachevole
          incapace di mantenere

          incapace di dare
          solo voglio vivere
          già
          non sopporto il mio essere

          un lamento continuo
          un dono non sfruttato

          occasione mancata
          bevo per non essere
          fumo per svanire

          la notte
          mi sfiora

          io la dirigo
          nello stato
          in cui sono
          mi perdo

          girando tutto
          tutto gira
          le idee si incontrano

          in un unico sfortunato punto
          perché?

          maledetta sera
          maledetta donna

          maledetto che io sia

          mi faccio controllare da altre persone
          ottima scusa
          sono io
          sono io
          che voglio vivere
          il momento

          mi dispiace
          ma la mia risposta sarà
          sempre
          forse
          chissà

          ci sentiamo domani

          forse...
          Composta venerdì 4 gennaio 2013
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            Scritta da: M. Aguirre
            in Poesie (Poesie personali)

            Un secondo

            Un secondo basta
            Un secondo, una frase e tutto cambia,
            Un secondo e chiudi gli occhi
            Un secondo e senti stringere il tuo cuore,
            Un secondo e senti le parole
            Un secondo che sarà per sempre
            In un secondo tutto può cambiare
            Un secondo per respirare
            In quel secondo devi decidere, rispondere
            In quel secondo non ho avuto parole
            In quel secondo ho avuto paura
            Paura di quel secondo che è bastato a dirmi addio
            Un secondo e basta.
            Composta mercoledì 2 gennaio 2013
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              Scritta da: Daniela Cesta
              in Poesie (Poesie personali)

              Favola d'amore

              La mia favola siete voi,
              io no so come avete
              conquistato il mio cuore,
              ma io sono qui per voi,
              aspetto il vostro arrivo
              nell'ora del tramonto,
              il vostro spirito attraversa
              l'oceano, sulle onde rotolanti,
              portando con se gioia e allegria
              sussurrate il mio nome con
              estrema dolcezza
              e quel filo scintillante
              unisce noi in un abbraccio senza fine,
              il tramonto primordiale
              avvolge noi nella sua luce
              le stelle sono sogni
              e hanno catturato entrambi,
              oh cielo infinito!
              oh acque schiumose!
              oh vibrazioni luccicanti!
              miracolo d'amore che si avvera
              luce di stelle che abbraccia noi
              dopo tanti mesi e
              uma lacrima sul viso.
              Composta giovedì 3 gennaio 2013
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                Scritta da: circe
                in Poesie (Poesie personali)

                Confini

                Ti osservo combattere
                tra il timore e il desiderio di andar via
                ti vedo alterare la realtà
                ragionando tra il possibile e le tue fragilità
                rinchiuso in una stanza
                con l'anima di polvere
                segni nella tua mente
                confini invisibili
                così presenti da sembrare invalicabili
                siamo così vicini ma irraggiungibili
                io vorrei portarti via, dove batte forte il cuore
                e respirare insieme tutta l'aria che si può
                uscire allo scoperto in fondo non è così male
                Invece ti sento allontanare da me
                la tua assenza mi distrugge.
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                  Scritta da: Gennaro Keller
                  in Poesie (Poesie personali)

                  Il tempo e l'anima

                  Rosso è il mistero
                  che giammai perdona
                  distruggendo il tempo
                  tra le pareti del mondo
                  mentre l'anima implora
                  la verità perduta.
                  Giace lo scempio
                  nella valle antica
                  tra riflessi d'acqua
                  di foglie arroventate
                  fantasmagorica illusione
                  di ritrovate brame
                  rinchiuse nello spazio
                  di perenni affanni.
                  Composta lunedì 11 giugno 2012
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