Poesie personali


Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
in Poesie (Poesie personali)

All'acqua Furr

Cammino sotto boschi di querce
all'odore di funghi e ciclamini.
Mi bagna un tenue sole autunnale
su umide foglie cadute nel mattino.

Ci sono ombre piene di mistero
dietro tronchi alti e snelli.
L'acqua pura e cristallina
parla delle viscere della terra.

È un giorno del sud come tanti
vissuti camminando da soli.
Il bosco è come un lenzuolo
ti copre quando sei fatto uomo.

Oggi sono qui dopo tanti anni
ascolto le campane dei buoi.
Un odore di arrosto paesano
e molta nostalgia nel cuore.

Cammino in un bosco di querce
all'acqua Furr di Cirigliano
dove gli zoccoli dei cavalli
sono trasformati in focolare.
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    Scritta da: GIUSEPPE BARTOLOMEO
    in Poesie (Poesie personali)

    Cirigliano

    Una torre al centro della valle
    guarda i voli delle rondini.
    Una piazza piena di silenzi
    saluta anziani seduti all'ombra.

    È un paese con una sola strada,
    coda di una stella cadente
    accesa con lucciole della notte
    quando la sera si veste di stelle.

    Il giorno si sveglia col banditore
    pieno di notizie e sillabe rotte.
    Nella piazza si vende qualcosa:
    mamma ascolta senza rumore.

    È un paese dell'austera Lucania
    a odore di basilico e vino cotto.
    Il carnevale ha lasciato nei mesi
    l'impronta di gente fiera e serena.

    Una torre al centro del paese
    saluta residenti ed emigranti.
    Conserva l'eco dei suoi abitanti
    accompagnandoli fino al camposanto.
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      Scritta da: Luigi Principe
      in Poesie (Poesie personali)

      La nostra intimità è la nostra libertà

      La tua mente
      è la mia droga più dolce
      la schiena
      il mio strumento prediletto
      la musica che compongo sopra di te
      il tuo unico capriccio.
      La nostra intimità
      è la cima di una montagna
      ci si arriva stremati e felici
      fieri di aver donato e preso
      oltre la comprensione
      di stolti, schiavi del nulla.
      Composta martedì 1 gennaio 2013
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        in Poesie (Poesie personali)

        Lettere

        Un sguardo nel vuoto attraverso
        la finestra lontano si perde
        ad aspettare che la speranza
        ci porta in quel che si crede,
        un'emozione pensata,trovata,poi
        morta
        tante volte scritta, dimenticata sulla
        carta.
        Incise sulle superfici appannate
        le lettere si sciolgono appena lette
        mille gocce d'acqua asciugate
        nel tempo restano scritte nella mente.
        Composta martedì 1 gennaio 2013
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          Scritta da: Ciro Orsi
          in Poesie (Poesie personali)

          Crocifissione 1965

          Una sola aveva il dolce nome
          di madre.
          E, preso il figlio,
          nel lagno l'han pugnalato
          di spalle e nel dileggio
          avide iene
          hanno per tutta notte riso.
          Uomo, se ancora tale tu sei,
          guarda colui che ti sorveglia,
          riconosci in lui il tuo Caino?
          Da quel supplizio potranno staccare
          un corpo e allora,
          ma troppo tardi,
          saprai che è tuo.
          Africa nuova, violenza antica,
          nei tuoi occhi di onice fiammeggiante
          porti nel cuore
          selvagge visioni di paradiso
          sei ubriaca di libertà sconosciuta.
          La tua gente muore per niente
          il tuo odio è già un fardello
          Africa bambina,
          altre strade non sa indicarti
          il vecchio uomo che conobbe la croce
          e tu, incredula, cadi nel turpe gioco
          della violenza di sempre.
          Composta venerdì 12 marzo 1965
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            in Poesie (Poesie personali)

            Città di mare

            Mi spalanca il cuore
            vederti
            nei ritorni
            ed un sorriso d'orgoglio
            sfugge alle labbra
            quando il sole
            se appena è tramontato
            tutta ti veste d'arancio
            o quando
            a sera
            falce di luna
            posata sul golfo
            splendente
            lo illumini
            sorniona
            ti concedi
            alle carezze del mare.
            Composta sabato 8 dicembre 2012
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              Scritta da: Eraldo Fenech
              in Poesie (Poesie personali)

              Saprai

              Saprai un dì cos'è l'amor
              e capirai quanto t'amai.
              Invano tu mi cercherai
              e soffrirai lontana da me

              Le mie parole d'amore
              saranno un ricordo lontano;
              vorrai sentirmi vicino
              per dirmi che mi ami!

              Saprai cosa vuol dire
              pensare a tutti i momenti
              di gioia e di passione
              lontano da chi si ama

              Saprai allora cosa vuol dire
              amare chi non t'ama più!
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                Scritta da: Eraldo Fenech
                in Poesie (Poesie personali)

                ED INFINE...

                Ed infine lontani,
                divisi dal "sempre";
                senza l'ansia di dover
                più sapere del domani o del quando.

                Mai storia fu più densa
                di nascosta e bruciante passione.

                Resta solo il ricordo:
                un'amara memoria di giorni
                in cui tu, come angelica grazia,
                mi ispiravi musiche e rime
                che d'incanto nascevan già tue.

                E mentre ormai,
                tutto ciò che fu gioia
                si converte in dolore,
                scorgo Te che, beffardo,
                dall'alto mi irridi, compiaciuto
                d'aver spento il mio cuore!
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                  in Poesie (Poesie personali)

                  T'aspettero'

                  Insaziabile anima
                  È la mia
                  Geme
                  La tua
                  Lontananza.
                  Con te
                  Il tempo
                  Era vita,
                  assuefatto
                  al nostro amore
                  lo rimembro
                  di ricordi
                  il tuo profumo
                  sul petto mio
                  la tua bocca
                  che io
                  sposavo
                  le tue
                  leggiadri mani
                  che io incrociavo.
                  Colorerò
                  I ricordi
                  Con speranze
                  E t'aspetterò
                  Fissando
                  Le orbite alle stelle
                  Miriadi luci
                  Ai nostri timidi
                  Baci!
                  T'Aspetterò
                  Con occhi bendati
                  Luce d'amore
                  Non vedo
                  L'anima tua
                  È luce alla mia
                  E dell'amor nostro
                  L'ambita meta
                  T'aspetto amore mio.

                  Claudio-Visconti De Padua-©
                  01/01/2013------ore 00: 05.
                  Composta martedì 1 gennaio 2013
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                    in Poesie (Poesie personali)
                    Un solco bianco dietro la nave resta
                    il gabbiano stanco nel volo arresta
                    si decide per un'attimo a riposare
                    percorsa strada lunga a ricordare.

                    All'orizzonte continua a serpeggiare
                    una scia larga, un'eco a riecheggiare
                    l'urlo nella notte sempre più intenso
                    la certezza sia di un dolore immenso.

                    Vicino una sorgente dell'acqua pura
                    un corpo sue profonde ferite cura
                    l'anima a lungo dissetare vorrebbe
                    il gabbiano suo volo riprenderebbe.
                    Composta lunedì 31 dicembre 2012
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