Poesie personali


Scritta da: Franco Mastroianni
in Poesie (Poesie personali)

Tra la barba e la scala

Poeti indiscussi le serate di gala
nella cerchia ristretta dal suonar di cicala
l'antipatico sfoggio di immagine i gusci... le scie dalla bava.

Congedare le ore nell'incerto del tempo.

Tra l'andare il venire di gente addobbata nel riempir delle sale
mi portava alla mente l'ipocrita farsa di un qualsiasi natale.

Licenziare le ore mentre è certa la presenza del vento.

Seduto con te tra la barba e la scala
il tuo sguardo mi tocca mi esalta mi invola
e i pensieri si sfiorano appena.

Grazie... ma usciamo di scena.
Composta giovedì 21 luglio 2011
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    Scritta da: Alessia Strambaci
    in Poesie (Poesie personali)

    Cosa resterà di me?

    Mi sento così male
    Vederti ogni giorno
    Vedere il tuo volto
    Mi fa male
    E non c'è via di uscita
    Ti prego dimmi che questo dolore svanirà
    Dimmi che starò meglio
    Dimmi che ricomincerò a vivere
    Ma perché questo amore mi uccide
    Perché non fa altro che colpirmi
    Fino a lasciarmi a terra
    Senza vita
    Senza felicità
    Senza voglia di continuare
    Senza ricordi
    Senza anima
    Ed è come se non avessi mai vissuto ora
    Tutto ciò che credevo di conoscere
    Ora non so più cos'è
    Non riconosco più me stessa
    Cosa sona diventata
    Cosa diventerò
    Cosa resterà di me?
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      Scritta da: Andrew Ricooked
      in Poesie (Poesie personali)

      Serenità

      Sorridi cazzo, sorridi.
      non la senti tutta questa Empatia che ti circonda?
      e ti prego, cos'è quella faccia? Relax, take it easy.
      ed Emozionati, emozionati sempre proprio come fanno i bambini.
      sii te stesso, così come sei, al Naturale.
      è Importante che tu viva al massimo delle tue possibilità e anche
      oltre
      a a volte potrai sentirti Triste, ma ricordati sempre che
      quello che conta
      veramente
      è
      l'Amore.
      Composta giovedì 21 luglio 2011
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        Scritta da: Mariella Mulas
        in Poesie (Poesie personali)

        Mi descrivesti l'anima

        Mi descrivesti
        l'anima,
        eleganti vesti
        di un incontro per caso.
        Ed io, taciturna,
        osservavo il tuo sorridere.
        Leggero approntasti
        la mia vita,
        e mi portasti su vette
        di sogni...
        Con tenacia andai nel tempo
        a ricercare sempre di te
        quell'attimo di fascino,
        trovai spesso orli scuciti,
        ma rammendai ogni delusione,
        ricamai fantasia,
        e tu, per caso,
        sorridesti di mie rughe d'amore
        usando vesti di parole
        eleganti di passato,
        e io così indossai
        i tuoi capelli bianchi
        come guanti a proteggere
        morbidi le nostre mani,
        ormai stanche.
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          Scritta da: Bramante
          in Poesie (Poesie personali)
          Questa notte spiego le ali e volo,
          taglio come lama l'ammantata aria
          che impotente cede senza opporsi.
          Un'argentea scia illumina la notte
          e resto sospeso come per incanto.

          Delicati sbuffi diffondono i respiri
          violini di poesie sprigionano rime
          risvegliano angeli dai sonni ancestrali
          fondono i sogni e illusioni di vita,
          lamenti di occhi in silenziosi pianti.

          Volteggio tra nuvole a boccioli
          come farfalla su petali d'amore
          in attesa che nevica polvere d'oro
          moltitudini di silenzi come arcobaleni
          compongono musiche che nessuno ascolta.

          Evanescente festa con zampilli di luce
          sciorinano indissolubili profumi
          nell'aria come spuma marina
          leggera sostanza che copre il sogno
          sprazzi di luce trafiggono le pupille.

          Ciò che brilla non solo arde,
          è visione ammagliante dei sogni
          e prima che l'aurora svergini la notte
          deraglio e m'areno su sabbie dorate
          rapito dai suoni dei violini del mare

          faville senz'anse m'allagano i sogni
          che notte...!
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            Scritta da: Ginny Purple
            in Poesie (Poesie personali)

            Monte

            Le pendici verdeggianti accolgono il mio sonno.
            Il frinire delle cicale mi culla,
            la brezza carezza dolcemente il mio viso.
            Ah che pace, qual serenità avvolge la mia mente.
            Eppure un pensiero sempre mi perseguita: l'amor!
            Il mio cuore esulta al solo presentarsi di lui nei miei pensieri,
            il suo ricordo mi allieta e rattrista...
            Composta domenica 22 agosto 2010
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              Scritta da: Ginny Purple
              in Poesie (Poesie personali)

              Lettera d'amore

              Vorrei riuscire ad aprire il mio cuore,
              per farne scaturire parole d'amore.

              Vorrei esprimere ciò che provo per te,
              la gioia che mi dai, le emozioni
              dei tuoi baci, dei tuoi abbracci;
              la sensazione del tuo profumo su di me.

              Vorrei sapessi di essere al centro dei miei pensieri,
              il mio sogno ricorrente,
              il mio chiodo fisso...

              Vorrei stare ogni istante con te.
              Baciarti, stringerti
              per non farti scappare,
              accarezzarti e farti sentire
              come se
              fossimo gli unici al mondo.

              Vorrei che,
              ciò che stiamo vivendo insieme,
              duri,
              perché non riesco ad immaginare la mia esistenza
              priva della tua presenza.

              Vorrei condurti nei sentieri più impervi del mio animo
              e farti conoscere ogni singola parte di me.

              Vorrei scoprirti piano piano
              fino ad adorare ogni tuo gesto e parola.

              Vorrei riuscire ad amarti.
              Composta lunedì 10 maggio 2010
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                Scritta da: SAVERIO FERRARA
                in Poesie (Poesie personali)

                Ruderi...

                Vecchio baluardo
                di antiche civiltà
                domina maestoso
                l'immensa vallata.

                Dimora inespugnabile
                di onorato principe
                ridotto in macerie
                dal tempo e la gente.

                Rovi ed arbusti
                le eroiche mura invadono.
                Natura selvaggia
                non consente l'accesso.

                Indisturbati covi
                di avidi serpenti
                trovano protezione
                dentro l'antica fortezza.

                Ricchezza che si perde
                in ruderi decrepiti...
                Tristi testimoni
                della gloria che fu...
                Composta domenica 17 luglio 2011
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