Poesie personali


Scritta da: Ginny Purple
in Poesie (Poesie personali)

Buio

Freddo. Buio avvolgente.
Suoni distanti, passi
svelti e pesanti, passi.

Vago nel buio
angosciante;
corro, mi fermo.
Pianti, urla, risa:
chi è? Forse io.
Non mi riconosco.

Il dolore mi pervade,
strazia, uccide,
riporta in vita i ricordi.

Ricordi, ricordi,
pensieri fugaci.
Tutto è offuscato,
mi spengo... ed è ancora buio.
Composta giovedì 5 maggio 2011
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    Scritta da: Ginny Purple
    in Poesie (Poesie personali)

    Amore

    Cos'è Amore?
    Un demone? Un dio? Utopia?
    Un pensiero? Un'azione? Un'ideologia?

    Un sogno? Un incubo? Una meta?
    Un gioco? Una passione? Una chimera?

    Baciare? Abbracciarsi? Condividere?
    Studiare? Cercare? Morire?

    Un dogma? Un dubbio? Un'utilità?
    Un messaggio? Un epiteto? Vita?

    Amore è tutto, forse nulla...
    Ci travolge, ci distrugge. Ci solleva, ci arma.
    Domina le nostre vite e noi, inconsapevoli, seguiamo il suo volere.
    Composta mercoledì 16 febbraio 2011
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      Scritta da: Ginny Purple
      in Poesie (Poesie personali)

      Noi

      Ti vedo.
      Davanti a me il tuo sorriso,
      il tuo viso.
      Avvicinati così che
      io possa udire il tuo respiro,
      musica della vita.

      Adesso sei qui, posso carezzarti
      la pelle vellutata e candida,
      la barba ispida
      e i tuoi folti capelli mori
      in cui la mia mano
      si perde con dolcezza.

      Le tue spalle mi sovrastano,
      eppur non ho paura.
      Le tue braccia sono calde,
      il tuo petto un giaciglio invitante:
      potrei stare delle ore ad abbracciarti,
      sentendo il tuo profumo
      e mordendo e baciando le tue rosee labbra.

      Adoro tutto di te,
      del tuo splendido corpo:
      l'addome scolpito;
      i glutei tondi e sodi
      sui quali poggio le mie mani;
      ciò che ti rende uomo
      e che unisce i nostri corpi
      trascinati dalla lussuria.

      Siamo qui, siamo noi,
      due corpi, due anime che tentano di unirsi.
      Le tue mani mi prendono,
      mi strappano alla realtà:
      raggiungono ogni parte di me.

      Le nostre gambe si intrecciano,
      si sciolgono, si legano di continuo,
      come se fossero le briglie della nostra passione,
      guidata dal nostro reciproco amore.

      Tu mio.
      Io tua.
      Noi.
      Composta mercoledì 8 dicembre 2010
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        Scritta da: Ginny Purple
        in Poesie (Poesie personali)

        Ode al mio cane

        Ti ho vista crescere, piccolo batuffolo nero.
        Eri piccola, ma già tanto determinata.
        Mordicchiavi qualsiasi cosa vedessi e correvi senza sosta.
        Avevi accanto un'anziana compagna, saggia, temperante.
        Lei grande, tu piccola; lei calma, tu furbetta; lei chiara, tu scura...
        Poi se n'è andata, ma tu non hai smesso di cercarla. E forse neanch'io.
        Sei cresciuta, orgogliosa e più responsabile,
        pronta alla difesa della tua famiglia.
        Però il tuo spirito da cucciola ribelle è rimasto:
        lo vedo nei tuoi occhi quando vuoi giocare, dalle carezze che ti piace ricevere, dalle furberie che combini ogni tanto.
        Quando non ci sarai più lascerai un grande vuoto in noi. In me.
        Composta lunedì 11 aprile 2011
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          Scritta da: Marilena Aiello
          in Poesie (Poesie personali)

          Luglio 1983 - Immagini

          Il campo di grano dorato appena mosso dal vento
          ancora ignaro del fuoco che l'avrebbe presto divorato
          sembra sconfinato alle mie braccia ad aeroplano
          è la mia giungla gialla, mi nascondo ma non mi perdo

          Raccolgo papaveri dai petali impalpabili
          rossi e tremuli come cuori innocenti
          verdi e nascosti come pensieri ingenui
          effimeri e fragili come quei giorni d'infanzia

          Il caldo allarga l'aria
          risuonano nitide le voci giovani dei miei genitori
          e argentine le risate bambine delle mie sorelle
          mio nonno, vero patriarca, seduto ad osservare

          La ghiaia crocca sotto le ruote della mia bici
          corro veloce e salto gradini
          cado mi ferisco mi rialzo e rido
          mostro orgogliosa graffi e cicatrici

          Nulla so del futuro, è troppo lontano
          nulla sospetto del dolore, è sconosciuto
          niente mi turba se non il tramonto
          che chiude un'altra giornata e il cancello del cortile.
          Composta domenica 10 luglio 2011
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            Scritta da: Franco Mastroianni
            in Poesie (Poesie personali)

            Questa tua mancanza

            Cercar di dare pace a questa tua mancanza
            non è poi così semplice si perde la pazienza
            il cuore non vuol sentir ragione mentre i giorni inconcludenti
            aumentano come la polvere sulle pagine di un copione.

            Lo scorrere di immagini non riesce più a saziare questa sete
            ed io mi sento un quadro senza la sua parete.

            Cercar di dare pace alla mancanza del tuo corpo
            della tua dolce pelle è come aver la carta... senza le caramelle
            il sole non mi scalda e le notti non conoscono le stelle.

            A questa tua mancanza cerco di dar pace... ma non ne sono proprio capace.
            Composta domenica 10 luglio 2011
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              Scritta da: Violetta Serreli
              in Poesie (Poesie personali)
              Fotograferei Milano,
              di nascosto,
              mentre camminando freneticamente verso il lavoro,
              rubo scatti fugaci
              come gli sguardi che incontro per strada.
              Di tanto in tanto gli occhi al cielo,
              per fissare i maestosi palazzi,
              poi d'improvviso due anziani che conversano
              solitari nell'unica lingua che abbiano mai parlato.
              E subito incantarmi davanti alla realtà
              che la Milano immaginata
              è la "mia" Milano.
              Composta lunedì 27 giugno 2011
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                Scritta da: Davide Bidin
                in Poesie (Poesie personali)

                Stuprato è l'amore

                Amore e Ossessione
                son troppo spesso confusi
                non solo da chi
                mai
                ha analizzato i due aspetti
                ma anche dagli artisti
                dai poeti.
                Per questo odio parlar d'amore
                usando questa,
                stuprata,
                parola
                è un'eccezione, oramai
                banalizzata
                dai volti dei vuoti
                ansimanti,
                amanti
                e non è contro il sesso
                questa poesia
                ma contro il milione
                tra noia e peccato
                di cuori, di baci, di triti e ritriti
                canzoni uguali
                ad esse stesse
                che battibeccano
                tra millenni, compresi,
                di ovvi cadaveri lieti
                di felicità anestetica
                morfina e dopamina
                sputati sul foglio
                in un gorgo di noia
                la mia bile non trova più pace.
                Composta domenica 10 luglio 2011
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