Poesie personali


Scritta da: dax
in Poesie (Poesie personali)

Rifondare

Cuore arso
spettrali ricordi
navigano
silenziosi,
memorie disperse.
lontani bambini
dimenticati.

Sottovoce ricordiamo
i loro nomi, i sogni,
le speranze.

Ricordi di vita,
di spiagge incantate
risate e canti,
ammutoliti, straziati.

Non uomini uccidono,
rinascono, si riproducono
nell'orrore, nella miseria
delle loro anime.

Acerbi innocenti
straziati, ieri, oggi, domani.

Spezzare il cerchio dell'orrore,
si può,
si deve.

Rincorreremo il vento
le nuvole, la platonica utopia
per rifondare la terra.
Composta giovedì 29 novembre 1010
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    Scritta da: dax
    in Poesie (Poesie personali)

    Vendemmia

    Vedi!
    silenti boschi
    attendono
    ascoltare melodiose
    note portate da una
    fresca brezza,
    da un vento leggero.

    Senti!
    ecco ora arriva
    il profumo del
    mosto antico,
    vetusti
    tini raccolgono
    l'eterno susseguirsi
    del tempo, delle stagioni.

    Vecchi vignaioli,
    degustano novelle
    vendemmie, foriere
    d'antichi ed eterni
    sapori, che sanno
    di terra,
    di rose,
    di ciclamini,
    di genziana.
    di sogni,
    d'amore.

    Ambrate presenze
    brillano al sole
    del tardo
    autunno,
    tra le prime
    nebbie
    che salgono
    dalla valle ombrosa,
    il profumo
    del legno che brucia
    scoppiettante,
    la polenta adagiata
    sul familiare desco.

    Gialla!

    Come un piccolo
    sole domestico
    rinfranca i cuori.

    Il calore della casa,
    della vita d'una
    pacifica serenità.
    Composta venerdì 8 ottobre 2010
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      Scritta da: Nello Maruca
      in Poesie (Poesie personali)

      La Leggiadria

      Dolce immago leggiadra donzelletta
      Da tondeggiante capo da lunghi
      coperto capei castano scuro
      appena cadenti su serena fronte,
      palpebre ondeggianti, cerulei occhi,
      greco nasuccio conferente stile
      a visino liscio, modellato
      da mento ovaleggiante,
      ben formato con su boccuccia
      da carnose labbra sorridenti,
      da prosperoso curvo seno
      a snella vita
      il tutto coronato vedo.
      È natural bellezza in esso
      affissa, al cui cospetto
      umanità resta perplessa
      e nell'opposto sesso
      in vena il sangue trilla.

      In luogo dei capei castano scuro
      teschio deforme è;
      laddove occhio ceruleo
      era favilla trapela buco nero,
      fondo, orrendo al par di sito
      cui pria era di spicco
      bocca da carnose rosseggianti
      labbra.
      Lungo quei ch'erano fianchi
      di crisma infusi penzolano,
      a lato, due ossei arti
      ch'orripilazione hanno
      su corpo tutto.
      Ov'erano due lunghe,
      tondeggianti gambe or sono
      due stinchi, disdegno
      dell'uman vivente.

      Questo d'ossume gli occhi
      della mente vedono allato.
      Ah! Dove finita è leggiadra immago!?
      Come divina natura oprare
      puote mutazione sì tanta?

      Alito è leggiadria che passa e va,
      non spirito che in corpo sta
      per proseguire, poscia,
      l'andar su le celesti vie.
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        Scritta da: Nello Maruca
        in Poesie (Poesie personali)

        La bestia

        Il mese Mariano, a tutti è noto
        riempie le mangiatoie del loro vuoto;
        sia d'erba che di fiori e pur d'ortaggio
        avea scarsezza, però, quel mese di maggio
        assai pur'acqua quell'anno n'era poca
        ch'ogn'essere vivente averla invoca:
        E, allora Iddio ch'è bontà infinita
        avea dilemma: A chi non dar la vita?

        Aveva, Egli, già stabilito quanti
        viventi in terra esser presenti
        indi correggere specie potea di qualità
        senza, peraltro, muoverne la quantità.
        Fu così che nel fare degl'asini la conta
        alfine non rendere a nessuno onta
        una unità la trasformò d'aspetto
        lasciandogli di bestia l'intelletto.

        Nacque così quell'essere corrotto
        ch'accaffato posto d'elemento dotto.
        Mostra d'umano tiene sol la scorza,
        ogni suo atto è belluina forza.
        Porcara prima, yena fu di poi
        onta cosparge su ognun dei suoi
        ché sua esistenza pari è a bubbone
        tiranna come di Fère fu Giasone.
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          Scritta da: Veronica
          in Poesie (Poesie personali)

          A te...

          Non merito di averti
          non più, non merito i il tuo sorriso,
          non merito la tua voce,
          non merito le tue mani,
          non le tue braccia.
          Ho scelto me a te, io non ti merito...
          Non c'è futuro... non c'è, non lo vedo,
          ma il mio cuore si ostina, soffre, ti cerca,
          che dolore... quando finirà?
          Quando smetterò di avere bisogno di avere qualcuno
          per respirare, per vivere e non avere paura.
          Ti lascio andare, questa volta non mi volterò indietro,
          ho bisogno di andare avanti, non voglio più nascondermi,
          l'ultimo lembo del mio cuore si è lacerato, è finita!
          Allontanati da me amore mio, lontano,
          dove io non posso più trovarti.
          ti ricorderò ogni giorno e ogni ricordo sarà indelebile
          perché scavato nel mio cuore,
          mi hai tagliato ed è uscito sangue...
          Ti dimenticherò? Io non posso dimenticarti,
          non voglio dimenticarti, voglio effiggerti nella mia anima, nasconderti dove solo io posso trovarti ed amarti segretamente
          senza dubbi e paure... e non ti lascerò... non ti lascerò mai più.
          Composta martedì 4 gennaio 2011
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            Scritta da: geggio
            in Poesie (Poesie personali)

            Buon anno del cazzo

            L'ho fatta entrare

            senza rendermi conto di niente

            è giunta all'interno

            l'ho vista

            mi ha fatto tremare come una foglia

            non capivo niente

            mi voleva

            non ci sono mai andato così vicino

            un sorriso inquietante e malefico

            mi fissava

            era dentro di me

            stava guardando nella mia anima

            mi fissava con due occhi spalancati
            mi voleva

            tutta la mia vita trascorsa in secondi

            sono ancora qui senza motivo

            l'ho vista brutta

            forse non era la mia ora

            ma l'ho conosciuta

            ho trascorso l'ultimo dell'anno

            con la morte.
            Composta martedì 4 gennaio 2011
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              Scritta da: Agatina Sonaggere
              in Poesie (Poesie personali)

              Il tema di Lara

              E su queste stupende note
              La mia anima si lascia trascinare
              Leggiadra verso te
              Sei il mio dolce tormento
              La mia rivoluzione interiore
              Sofferenza gioia e dolore
              Chiudo gli occhi e già vedo le nostre anime
              Volteggiare insieme abbracciate
              Negli spazi azzurri del cielo
              Le stelle ci guardano
              Ci fanno l'occhiolino sorridendoci
              Ecco guarda
              Anche loro ci tendono una mano
              Per farci volteggiare sempre più in alto
              Ancora più in alto verso l'infinito
              No no non voglio l'alba
              No alba no non mi destare
              Da questo meraviglioso sogno
              Non rubarmi questo dolce incantesimo
              Lasciami sognare ancora un po'
              Ti prego alba vattene via
              Regalami l'eterna notte.
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