Europa
Saggi sono i solitari
che amano nel silenzio
la loro libertà.
Che camminando nei prati
sulle rive boscose,
riconoscono in una zolla fertile
il volto di Cerere rigeneratrice.
E tu dolce Europa sacrificata
a uno sviluppo che ti è estraneo
vedi i tuoi boschi bruciati:
i mari cloache putrescenti.
Dolce Europa l'ombra
d'uno sviluppo disordinato
ha distrutto la tua civiltà.
Sulle ossa dell'acropoli
corrosa piangi.
Composta domenica 20 aprile 1980