Poesie personali


Scritta da: Nello Maruca
in Poesie (Poesie personali)

La promessa

Una barca gongolante
dalle vele biancheggianti
è partita da levante
tra le onde fluttuanti.

A me viene lentamente
a portar il pargoletto
che aspetto trepidante
di tenere sul mio petto

per cantare la ninna nanna
con l'amore di una mamma,
con l'affetto della nonna
alla gemma, dolce fiamma.

Quando, poi, il piccoletto
addormito s'è sul petto
nella cuna, caramente,
lo distendo dolcemente.

Stringo in mano la manina
e contemplo il visino.
L'accarezzo pian pianino
e mi resto a lui vicina.

Poi ripenso il vivo scritto
indi giuro, indi prometto
per il bene affisso in petto
che sarà sorriso il pianto
e allegrezza la tristezza.
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    Scritta da: Nello Maruca
    in Poesie (Poesie personali)

    L'appello

    Per più mesi fui protetto
    tra le mura d'una roccia
    ma anelavo d'essere stretto
    con amore tra le tue braccia.

    Le pareti lisce e spesse
    aveano forza di corazza,
    sol poté la tua tristezza
    penetrare entro le stesse.

    Or con l'uovo che s'è schiuso
    finalmente son disceso
    a ridare il perso riso
    al dolcissimo tuo viso.

    Questa notte t'ho sognata,
    ti ho veduto addolorata
    per dei scrupoli e rimorsi
    ai reali fatti inversi.

    Dal natante dondolato
    m'ero un poco appisolato
    quando in cima a scalinata
    una scritta illuminata

    l'arcano mi ha svelato:
    Un Arcangelo alato
    in Cielo era cercato,
    indi a sé l'ha richiamato.

    Era scritto, decretato
    che l'evento fosse stato.
    Perciò, il pianto sia sorriso,
    la tristezza sia allegrezza,
    il dispero sia speranza
    e la fine sia l'inizio.
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      Scritta da: Nello Maruca
      in Poesie (Poesie personali)

      Tristezza

      Quanta tristezza, o Dio, che sofferenza
      avere tanti fratelli e esserne senza.
      Forse perché l'umanità non tiene essenza
      diniego, perciò, d'affetto e indulgenza.
      Se nell'amor non è la temperanza
      tosto scompare da mente la pazienza,
      si spezza il sottil fil della speranza,
      subentra, indi, rabbia e arroganza.
      Finché della sincerità c'è la presenza
      appare tutto favola e romanza;
      allorquando qualcuno vive d'importanza
      l'altro fa calare nell'impotenza
      perciò a mano che quell'altro avanza
      colui che pria tenea pari uguaglianza
      cade e finisce presto nell'indigenza.
      Quell'altro, lo spergiuro, nell'indecenza.
      Se spiegare si dovesse la causanza
      di tal caparbia e stupida perseveranza
      ciascuno direbbe: In me è tolleranza.
      Altri son privi di buona coscienza
      ignari di cos'è la fratellanza.
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        Scritta da: Arjan Kallco
        in Poesie (Poesie personali)

        Un altro Capodanno

        Quando le lancette
        si poseranno delicatamente
        sul quadrante a mezzanotte
        non esitate, amici, brindiamo alla vita
        e poi se i sogni dovessero avverarsi,
        il mondo diventa piccolo,
        ed ogni pensier nobile
        incarnato nei bicchieri, si muoverà
        tra le nostre dita.
        Composta giovedì 30 dicembre 2010
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          Scritta da: SAVERIO FERRARA
          in Poesie (Poesie personali)

          Attimi d'angoscia

          Il sole fende con i suoi benefici raggi
          gli ammassi di nuvole nel ciel turchino.
          Sono pochi istanti....
          Quei raggi già non arrivano più alla terra.

          Una nuvola nera si diverte
          ad impedire il passaggio della luce.

          Come quella nuvola copre la vista del sole,
          così un caro amico si agita ad intervalli irregolari.
          Ora non sento più la sua voce
          ed i suoi lamenti sembrano essere finiti.

          Non sono presso il suo letto,
          ma ho la percezione che lui non sta bene.

          Quella nuvola è diventata gigantesca
          ed ora, tutto l'universo mi appare
          come un grigio tendon.

          Non resisto più: devo correre!
          con la viva speranza che i raggi del sole
          riescano a vincere quegli ammassi di umidità
          e tornino a ridonar la vita...
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            in Poesie (Poesie personali)

            La notte è arrivata troppo presto

            C'è stato un tempo per amarti,
            un tempo per aspettarti
            e un tempo per dimenticarti.
            Ho navigato nel mare dell'Amore
            perché eri l'unica rotta verso Itaca.
            Quante strade abbiamo percorso
            Quante notti non abbiamo dormito
            Quante volte il vento ci ha portato
            una folata di magiche illusioni
            Ma la notte è arrivata troppo presto.
            Quante volte abbiamo pianto
            e le nostre lagrime divennero rugiada
            per nutrire la rosa dell'Amore
            Quante volte siamo annegati nel silenzio
            e quante volte l'urlo del cuore ha rivelato
            la nostra assenza
            Quante volte ci siamo persi
            e quante volte ci siamo trovati
            Qa la notte è arrivata troppo presto.
            Amore per volare più in alto del cielo,
            Ho spento una ad una le stelle
            perché brillasse solo il tuo cuore
            Amore per baciarti all'ombra della luna
            Hai acceso la notte di mille colori
            Hai acceso il cuore di mille passioni
            Ma la notte è arrivata troppo presto.
            E adesso dormi, Amore, devo andare via,
            e sogna che un Amore più grande venga a svegliarti.
            Composta domenica 2 gennaio 2011
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              Scritta da: SAVERIO FERRARA
              in Poesie (Poesie personali)

              Il fiore dell'amore

              Eri una fanciulla e sei diventata donna,
              da quel seme è nato un fiore,
              che tieni stretto a te senza rancore.

              La gente ti grida: "Recidilo!"
              ma tu, senza vergogna,
              conservi gelosamente il frutto
              del tuo primo grande amore.

              L'amavi troppo e senza indugio
              ti offristi a lui, ma lui presto ti dimenticò...

              Quel candido fiore ha trovato la luce e tu
              hai riversato in lui tutto il tuo amore,
              né ti interessano le voci che ti giungono.
              Per te esiste solo il tuo bambino.

              Eppure, quando questo diverrà un uomo,
              forse si vergognerà di te,
              ma tu lo amerai sempre come figlio
              del tuo unico, vero, ultimo amor.
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                in Poesie (Poesie personali)

                Utopia

                Voglio partire
                con le valigie
                piene di pace e amore
                e girare tutto il mondo

                In ogni paese
                le voglio
                aprire
                e spargere
                nell'aria
                questi sentimenti

                In tutti i continenti
                si guarderanno
                stupefatti
                e si abbracceranno

                Le guerre cesseranno

                Ogni popolo
                del nostro pianeta
                vivrà
                felice

                Nessuno
                patirà
                la fame
                e i bambini
                non dovranno più morire

                Che bella avventura
                peccato
                però
                che mi è impossibile
                partire
                con pace e amore
                nelle valigie
                Non si possono
                trasportare
                devono germogliare
                nel cuore
                delle persone
                e purtroppo
                il seme
                spesso
                muore.
                Composta sabato 1 gennaio 2011
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