Scritta da: Sir Jo Black
in Poesie (Poesie personali)
Nuovo cammino
Si dissolve la linea grigia,
cammino d'antico ieri,
diventa punto lontano
dove,
ancora indefinito percorso,
ricomincia nuova...
Composta sabato 1 gennaio 2011
Si dissolve la linea grigia,
cammino d'antico ieri,
diventa punto lontano
dove,
ancora indefinito percorso,
ricomincia nuova...
Adesso respiro notte.
Di antichi passi vuoti
ruba il tempo
immagine di te.
Accoccolata in me,
nel mio andare,
attesa di noi!
Adesso respiro notte,
di nuovo passi soli:
rituali ritrovi,
immagini riviste.
Ancora muover solo!
Non più vuoto,
assenza di te!
Un organo suona le mie Poesie.
Affida al vento le mie parole
quelle dolci melodie
che solo un cuore
innamorato sa cantare.
Recita la forza dell'anima
rime cariche di gioia,
gioia che inumidisce
i miei occhi
di cristalline lacrime.
Si! Questo e Amore,
sublimazione di sentimenti
gioia di vita, adorazione dei sensi
stima per sé e verso gli altri.
Ordinamento di grandi passioni
fecondità spirituale,
virtù di tempesta celestiale
assuefazione dell'anima.
Se l'Amore concepisce la vita
allora è vero Amore
infinità di atti, stesure fraseggiate
racchiuse dentro al "Cuore."
Si! Questo è Amore.
Lustrate le speranze
sepolta la sconfitta
riavvolgo la mia vita
come il nastro
d'una cassetta consumata.
Tu sei qui.
Via le lacrime.
Via il dolore.
Sei vicino a me.
M'abbracci
mi stringi forte
mi riaccendi col tuo calore.
Sento le tue mani su di me.
Un tuffo nel cuore
una capriola dell'anima.
Non c'è una nuvola
nell'infinito spazio
che ci circonda.
E ti accorgi che non c'è più tempo
Per farsi domande
A cui tanto non darai risposta
La strada è sempre quella
Ad ogni passo più cara
Compagna in solitario
Di un viaggio non concluso
Nella tasca un sassolino
Cuore di un selciato calpestato
Sotto un cielo tradito
Che non sai se rivedrai
Un rametto di mimosa essiccato
Nascosto tra le pagine di un libro
Per serbare tra le pieghe del cuore
Il sapore amaro di ciò che è stato
Strette tra le mani
Un paio di stelle
Per rischiarare la notte
Non si sa mai
Forse non hai mai amato
E rincorri fanciulle
Di un tempo andato
Cammini a passi svelti
E non sai
Cosa ti perdi.
Sai!
Non è poi tanto male restare soli la notte che sembra non debba mai passare
Senti fuochi, scintille, frastuoni
Un anno è passato, speri che l'anno che verrà sia migliore!
Io te lo auguro di cuore
Io sono felice a casa mia, per ora sono sola, ma il mio cuore a mezzanotte da te vola
Buon Anno
Amore mio.
Il sorriso dei tuoi occhi
ha lo splendore
dei laghi dorati,
la luminosità
di un cielo stellato.
Tutte le emozioni
e i sentimenti
risplendono
di una luce più intensa.
In questo sfavillio,
simile a polvere di stelle,
m'immergo
lasciandomi cullare
dall'immenso mare azzurro
che mi circonda.
E il mio cuore
impazzisce di felicità.
In quella funerea campagna,
tra tante tombe, là,
sotto quel cipresso se ne scorge una,
senza un fiore né una luce.
Un cumulo di terra ed una croce.
Una targa fatiscente
e due scritte logorate dal tempo,
indicano che là riposa una creatura innocente.
Quale male ha fatto per restare così,
abbandonata senza alcun rimpianto?
L'unica sua colpa è l'esser vissuta cinque giorni solo!
Gioisci, piccolo mio!
Colui che tutto vede e tutto sa
non dimentica le sue creature...
Guarda quel pettirosso che giunge saltellando.
Ti abbraccia con un morbido battito di ali,
poi, con il suo leggero e delicato beccare
ti dà tanti amorevoli baci.
Ora ascolta la melodia del suo canto.
Rallegrati!
Senti, ti sta sussurrando un messaggio:
"No, non piangere mio piccino,
non sei solo, non sarai mai solo,
lassù c'è Qualcuno che pensa anche a te".