Poesie personali


Scritta da: SALVATORE ZUCCA
in Poesie (Poesie personali)

Seguimi

Seguimi ovunque vada,
qualsiasi strada io prenda nel bene e nel male
non allontanarti da me.
Vedrai che io colpirò dritto al tuo cuore,
giuro che pagherò questo piacevole debito d'onore.
Ora non è più tempo di aspettare,
non posso starmene seduto sotto la pioggia,
oramai sono salito su questo enorme
treno che è la vita, fatta di ipocrisia, viltà e senza una dignità. L'indifferenza che mi circonda falla scomparire.
Riempimi i giorni di bambini felici che giocano,
devono essere giorni migliori.
Poi quando arriverà la mia fermata,
non importa se il tragitto sarà stato breve,
vedrai che alla fine io sarò contento di
conoscere questo mio più grande mistero.
Aspettami, avrò più coraggio a scendere,
portati con te un ombrello,
pioverà me lo sento.
Composta venerdì 29 gennaio 2010
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    Scritta da: Hengel0
    in Poesie (Poesie personali)

    L'Emozione

    Fluido che dalla terra sale
    attraversando il mio essere creatura mobile...
    estasi di frammenti scintillanti di rugiada...
    scorre limpido amalgamandosi al cuore...
    miriadi di ali scendono volteggianti come petali
    a dare il saluto all'emozione...
    vibra scosso lo spirito e la sua voce dondola le onde del mare...
    bacia i lembi delle vesti trasparenti degli angeli...
    riscalda l'anima preparandola all'ennesimo sussulto...
    occhi al sole per caricare la luce che si infrangerà nel tramonto...
    Danzano i colori nella tela del pittore,
    scorrono le dita di chi scrive alla luce di una fiamma...
    Volteggiano i corpi sinuosi nell'oblio della danza...
    Irrompe poderosa la voce del tenore tra gli applausi di un teatro...
    Lacrime d'argento piano lasciano il passato...
    Il mio inchino all'emozione, signora della vita...
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      Scritta da: Francesca Zangrandi
      in Poesie (Poesie personali)

      Ai normali

      Sto lavorando con delle persone chiamate "pazze", persone che vengono derise dalla comunità.
      Sto lavorando a stretto contatto con persone che vedono cose che nella realtà non esistono, che hanno tentato di uccidere loro stessi e gli altri per la bugia della loro mente.
      Sto lavorando con loro e ogni giorno mi domando: qual è il confine tra loro e me! Dov'è che finisce la normalità e inizia la pazzia?
      Cos'è accaduto alla loro anima per arrivare a ciò?
      C'era un ragazzo, mi ha guardata e nei suoi occhi ho visto il mondo, autistico e tanto altro quel ragazzo conosceva il mondo più di quanto lo conosca io; e so il perché... perché lui lo brama, lui vuole conoscerlo, e io che posso non lo osservo, lo do per scontato. Noi non siamo più abituati ad aprire la nostra anima alla vita, ad apprezzarla. Ho sentito le loro storie di vita e ho imparato che sono state le persone che chiamiamo normali a rendere loro malati, è stata la crudeltà nostra ad aver obbligato la loro mente a contorcersi per difesa.
      Sto lavorando con persone che chiamiamo pazzi solo perché cercano amore e protezione come le altre persone.
      Allora perché li chiamiamo così? Io lo so, perché cercano amore e protezione da noi che, ormai, siamo aridi dentro.
      Composta martedì 26 gennaio 2010
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        Scritta da: Erika Torresetti
        in Poesie (Poesie personali)
        I tuoi occhi tristi mi perseguitano nel sonno, lasciandomi una tua immagine sfocata. Il tuo profumo s'intreccia con il mio, lasciando il mio cuore in estasi per un attimo rubato. Mi scruti lasciandomi senza parole, facendomi capire che non vale la pena vivere senza di te, perché sei il mio sole nei giorni annuvolati, sei la mia luna nelle notti senza stelle, sei la mia forza e la mia debolezza, sei la mia ragione e il mio istinto, sei il mio orgoglio e il mio pregiudizio, sei quella nebbiolina che lascia al mattino gocce d'acqua infinitamente piccole, dando tranquillità al mondo intero.
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          Scritta da: Fernanda Irlante
          in Poesie (Poesie personali)

          Droga

          Droga
          e... ancora ragazzi li prendono e
          li portano a morire.
          Hanno ancora gli occhi limpidi quando
          gli promettono il paradiso in cambio di due soldi...
          Hanno il cuore puro... e,
          li colmano di odio infinito.
          Hanno una casa, ma gli dicono che
          la loro casa sarà il mondo...
          Hanno le braccia candide come le loro anime e,
          le sporcano per due soldi!
          Gli danno una siringa, dicendo loro che
          c'è dentro la felicità... ma,
          non gli diranno mai che
          costerà loro la vita!
          Loro, i colpevoli...
          spacciatori,
          genitori che non prestano attenzione
          a ciò che fanno i propri figli.
          Oggi tutti impegnati con il proprio
          egoismo... e questi ragazzi
          abbandonati a se stessi!
          Ma perché si mettono al mondo
          se poi non si curano?
          Quanta superficialità!
          Un figlio bisogna curarlo da piccolo
          se vuoi che cresca forte e sicuro di se!
          Bisogna curarlo con amore...
          fargli sentire la tua presenza
          anche se non ci sei: -
          bastano anche pochi minuti al giorno
          d'intensità, se non vuoi che venga
          distrutto dalla società!
          L'inizio della fine,
          è in questo mondo marcio:
          la Famiglia per prima che oggi
          non esiste più, la Scuola,
          la Società, lo Stato.
          Non si nasce drogati,
          ci si diventa e c'è sempre
          un motivo perché ciò avviene.
          Prima di ogni altra cosa
          è la mancanza d'amore, di dedizione:
          Ci sono ragazzi con carattere forte
          che si salvano da soli,
          ma ci sono i più deboli
          che vengono plasmati e,
          rovinano la propria esistenza;
          credendo di trovare la felicità
          finiscono in un baratro senza ritorno.
          Tutto ciò è una vera piaga sociale,
          ma è possibile che
          non vi possa essere un rimedio?
          Quanta indifferenza!
          Composta sabato 20 giugno 2009
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            Scritta da: Franco Mastroianni
            in Poesie (Poesie personali)

            Piccoli frammenti

            Immagina
            quando la pioggia
            bagna i tuoi fiori

            l'acqua li bacia
            li disseta li accarezza
            ammorbidisce
            il loro giaciglio

            solletica radici
            e
            scende
            senza far rumore

            portando dietro sé
            piccoli frammenti
            del fiore

            fino a straboccar dai sottovasi.

            Frammenti di te straboccano
            dalle mie frasi.
            Composta domenica 31 gennaio 2010
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