Scritta da: Eleonora M.
in Poesie (Poesie personali)
Vuoto
L'eternità spezzata
dal vento.
Ciò che amavi
ti viene tolto.
Le tue paure
sono cancellate.
Non conta neanche
questo immenso
nulla.
Composta lunedì 1 febbraio 2010
L'eternità spezzata
dal vento.
Ciò che amavi
ti viene tolto.
Le tue paure
sono cancellate.
Non conta neanche
questo immenso
nulla.
Osservando l'incerto
scorrere
di questa primavera
o l'amore degli altri
che mai
mi è concesso
Sento spezzarsi i sassi
sul letto
di questo fiume.
Dalle acque più buie,
e senza propormi
di cedere il passo
a convulse tempeste
salirò,
maestoso
sopra cieli imponenti,
contandomi i fievoli,
residui battiti
d'ali e di cuore
uno per uno;
chiamato a morire
nella scena finale,
intonando potente
il mio verso appassito
io me ne andrò,
con l'ultimo grido
che mareggiate superbe
non sedimenteranno
tra gli arenati brandelli
pescati
dalla risacca
e spenti sul sudicio lido...
onnipresente,
non affogheranno più
la mia eco mandata nell'aria...
al tramonto
del mio corpo in agonia
non fermeranno più
il canto del cigno.
Tra le nuvole puoi sognare...
tra di esse spensierato puoi vagare...
e nelle migliori fantasie sostare...
ma prima o poi a terra dovrai tornare e
quant'è crudele la realtà... realizzare...
Nel buio
il luccichio dei tuoi occhi
senza parole
un silenzio parlato.
Neri profondi
custodi
di un addio all'amore
di un lago di dolore.
Li ho conosciuti
acerbi imbarazzati
li ritrovo
maturi esasperati.
Nei tuoi occhi
il dolore della tua vita
un amore senza meta.
Raccontami una favola,
una favola che sia pazza,
che mi inviti a sognare.
Toglimi la tristezza dall'anima
e l'odore di morte dalla mia solitudine.
Raccontami una favola,
mettimi nel cuore la novella più dolce di un mondo umano,
desiderato e migliore.
Aprimi una finestra,
dalla quale possa volar via il dolore dell'anima.
Raccontami una favola tu che sei mia amica,
gettami nell'allegria che mi faccia impazzire,
convincimi a vivere,
anche se il mondo vive nell'inganno.
Cantami le canzoni del mare,
cantami di donne vere che sanno amare,
raccontami che esistono uomini di intensa umanità.
Cantami dei profumi dei fiori,
parlami dei cieli azzurri e delle acque chiare.
Raccontami una favola diversa dalle altre,
che non abbiano il sapore del sale e le lacrime della vergogna,
sono stanco delle stesse parole.
Si!
Tu che hai fantasia,
raccontami una favola che mi faccia ubriacare d'amore,
e mi faccia sperare in un mondo migliore.
Quando senti la Suprema Legge
vivere nel battito del tuo cuore
e la proteggi
e la difendi
in ogni tuo pensiero
in ogni tua parola
in ogni tua azione
proteggi e difendi
il Cuore del Mondo.
E quando i tuoi occhi vedranno
il Cuore del Mondo
il tuo cuore cesserà di battere.
E sarai la Luce del Cuore del Mondo.
... E le rondini spiegavano le ali
in un grande volo.
... e le note suonavano melodia
dove regnava pace in quella via.
... e il rosso tramonto
dava vita ad alba nuova.
... Moriva il sole
nasceva l'amore.
Occhi a oriente
scoprono aurore
nascenti
dall'acqua al cielo
sopra orizzonti,
che in verticale
s'inastano alte,
draghi,
dai soffusi colori
primeggiando sul sole
e nel silenzio
avvolgono la notte...
decantare risvegli
di giorni d'estate
meditando
i sorrisi dentro
quando il vento
nelle orecchie
sussurra:
"respira".
Eccome si abbracciano,
nel mare
i ricordi,
della mente amanti e sposi
in giuramenti
avallati nel sangue
e padroni del cuore,
esiliato nell'amarezza
del tempo,
che eternamente batte ore
scandite tra i taciti dissensi
di lotte inique,
finite ìmpari.
Sabbie bianche,
slittate sulla battigia
dal temporale...
affondano...
ma poi tornano,
sfregandoti la pelle bruciano
... fanno male.
Eccome si abbracciano...
nel mare...
i ricordi.