Poesie personali


Scritta da: piumarossa70
in Poesie (Poesie personali)

Mutaforma

Una magia, una spirale rossa violacea dall'abisso di uno
specchio...
del mio specchio che deforma la mia anima, che la
prende che la plasma forse come io vorrei.
I miei lunghi capelli neri lentamente vorticano e
scivolano in piume assenti e presenti nel mio io...
io che mi prende le mani e che mi fa salire fumo azzurro
agli occhi, e ancora mani trasformate a tre dita e lunghi
artigli neri, non rimango stupita ma chiedo e voglio
le ali, si ali ai lati del mio corpo, ali marroni, striate e
fiere... spiegate da rimanere sospesa più in alto del vento
così da guardare piccoli punti muoversi, così come
piccoli granelli innocenti, minuscoli esseri che non
comprendono ancora il loro cammino.
Il volto tramutato da un adunco becco, da aprire, da
parlare, da comprendere a chi mi somiglia, da spiegare
a chi si sente differente e da mostare a chi la differenza
la trasmuta in indifferenza, a chi solo io voglio...
e aria addosso e aria dentro le narici calde, e velocità
mai provata, ma desiderata tanto da toccare
l'immaginazione... e l'immaginazione che prende il
sopravvento e si mescola tra spirito e sogno irreale.
Lo specchio lentamente si colora d'argento, e io no, non
voglio, ma imperterrito mi riporta al mio odore, alla
mia bocca che ancora intrappola il grido
del falco.
Composta giovedì 20 agosto 2009
Vota la poesia: Commenta
    in Poesie (Poesie personali)

    L'amore

    Cos'è l'amore?
    È un tornado che ti prende alla sprovvista,
    ti porta in alto e ti fa sentire leggero.
    Impasta i sogni con la polvere ed acceca i tuoi occhi.
    Giri intorno e si emulsionano i pensieri
    non vedi nulla tranne una danza infernale che non puoi fermare
    ma quando tutto si ferma,
    quando apri gli occhi accecati e fai ordine tra i tuoi pensieri,
    vedi tristezza, solitudine e desolazione...
    allora temi l'amore.
    Composta mercoledì 19 agosto 2009
    Vota la poesia: Commenta
      Scritta da: Rita S.
      in Poesie (Poesie personali)

      Quanta vita

      Quanta vita mi hai preso,
      quanti giorni vissuti nell'assurdo,
      quante notti insonni e minacciose,
      quanti suoni martellanti
      e parole versate addosso
      come piene di fiumi violenti.

      Raffiche di parole orribili
      per ricordarmi che eri sempre lì,
      che mai avresti mollato,
      anche a costo di vedermi morire,
      vedermi morire dentro
      o morire del tutto.

      Io che mi sento
      e sempre mi sono sentita
      come albero dritto e fiero,
      che si fa spezzare dalla tormenta
      ma non si china al suolo.
      No, non mi chino alla tua furia,
      alla tua volontà pazza e meschina,
      preferisco ferirmi e spezzarmi.

      E questo ti accresce ancor di più
      la rabbia e l'ostinazione di volere
      qualcosa che non ti è dovuto,
      e ancor meno ti è dovuto quel rispetto
      di cui tanto vorresti riempirti.

      Non hai dignità di persona,
      strisciante sei, come verde serpe,
      preda di mostruosità di pensieri
      che creano violenze e soprusi,
      un agire cieco, sordo, folle...

      Quanta vita mi hai tolto,
      quanti segreti rubati e mortificati,
      quante pressanti minacce, e ricatti,
      quanti bui momenti e giornate buttate,
      tutta vita percossa, sprecata.

      Un abisso, sì, un abisso,
      si schiuda improvviso sotto il tuo passo.
      Quanta vita mi hai preso...
      e quanta ancora potrai?
      Vota la poesia: Commenta
        Scritta da: Marzia Ornofoli
        in Poesie (Poesie personali)

        Le verità che racconta il mare

        O pino che alla costa del mio mare
        coroni lo stupendo specchio azzurro,
        tu vigile rispondi col sussurro
        a ciò che all'onda piace raccontare.
        Lunghe storie che sanno solo le onde
        e cose antiche o viste nell'estate
        che la risacca chiude con risate
        e il pino freme e garrulo risponde.
        Eterno dire tra la terra e il mare
        che tutti un giorno vide e tutto sa
        serrandolo, tra i flutti, per narrare.
        Per questo a te rivien l'umanità
        che torna inconscia in cerca d'una voce
        che narri solamente la verità.
        Composta mercoledì 19 agosto 2009
        Vota la poesia: Commenta
          Scritta da: Giorgio SantyManero
          in Poesie (Poesie personali)

          La Lotta

          Finalmente soli
          assaliti da un insolito tremore
          gli sguardi furiosi
          pieni di desiderio.
          Musicista dell'amore
          incomincio a suonare
          piano sulle tue corde.
          A ogni vibrazione
          una tua nota urlata.
          La tua melodia
          attraversa la mia schiena
          e una scarica di corrente
          mi fa pulsare la mente.
          Servitore fedele
          ti seguo
          ti rincorro
          per poi trasformarmi
          nel tuo aguzzino.
          Con le mani
          con la bocca
          stringo i laccioli.
          Ormai immobile
          sotto il mio peso
          urli la tua rabbia
          e la tua voglia di vivere.
          Senza pietà e senza timore
          ti lascio gridare
          fino a lasciarti
          silenziosa e esausta.
          Il tuo sguardo docile
          mi trafigge con occhi brillanti.
          Da cacciatore a preda
          un'illusione durata un istante.
          Mi bracchi
          mi prendi
          mi leghi
          mi schiacci.
          Immobile sotto il tuo peso
          mi gusti come primizie.
          È il tuo modo
          per dirmi grazie.
          Composta sabato 8 agosto 2009
          Vota la poesia: Commenta
            Scritta da: gioia
            in Poesie (Poesie personali)
            Dal momento in cui ti ho incontrato,
            ho sempre saputo
            che saresti stato speciale
            Mi rende Felice sapere di avere un posticino nel tuo cuore...
            Purtroppo presto la vita ci separerà...
            non può fare altro
            ma tu resterai sempre speciale...
            intanto fa che la mia mano afferri la tua.
            Composta martedì 18 agosto 2009
            Vota la poesia: Commenta