Scritta da: Donato Montanaro
in Poesie (Poesie personali)
Questa pioggia: Lo scorrere delle mie lacrime perché non sei ancora mia... e mentre il vento mi sfiora, il riflesso del tuo volto è dipinto su una pozzanghera.
Commenta
Questa pioggia: Lo scorrere delle mie lacrime perché non sei ancora mia... e mentre il vento mi sfiora, il riflesso del tuo volto è dipinto su una pozzanghera.
Ma l'amore è un'altra cosa
è sentirti quando non ci sei
è affacciarsi sulla finestra del cielo
è capire quello che sei ora
è ripercorrere quello che sei stata
è perdersi dentro la magia
di un destino che ci ha fatto
impazzire di gioia e di dolore
è aspettarti sulle scale
nel fumo dell'ultima sigaretta
ascoltare i tuoi passi
il cuore in gola aspetta di vederti
è ritrovare i tuoi occhi
che si perdono nei miei
è ritrovare il tuo sorriso
è aspettare quel giorno per
ritrovare il tuo amore.
Ancora lei
che nella sua dolcezza
precipitosamente
scende
a musicare il nostro amore
quasi... ci fosse un patto
tra di noi
e tuto intorno è musica
i tetti delle case
le strade
i prati i fiori
le macchine
le vecchie ciminiere
le... ringhiere
gli scuri
e tutto si trasforma
in magici tamburi
dove ogni goccia
la sua nota sfoggia
che bello amarti
quando fuori
è pioggia.
Voi che in noi portate gioia
portate amore e felicità
piccoli tesori
frutto di amore e di bontà
Avete dato vita a sfumature
iin quell'angolo di buio
ora abbiamo in noi l'orgoglio
di essere mamma e papà.
Siete il riflesso dell'amore
dolci e teneri bimbi nostri
voi rischiarate la nostra vita
e noi illumineremo la vostra strada.
Gocciola lento il veleno
di chi soffre in silenzio,
ghiaccia e s'immobilizza
ad un palmo dal cuore,
quanto basta per soffocarlo
e chiuder le porte al sole.
Strappa e dilania le carni
chi d'amore è abbandonato,
urla e corre senza fiato
perso tra le piaghe
di un invisibile tormento.
Tieni duro gladiatore
che la belva morde senza freno,
stringi i denti e lotta ancora
che la presa stringe meno
se le guardi dentro
e azzanni il cuore.
Cattivi pensieri
imprigionati nella mia mente
Cattivi ricordi
di un tempo presente
Cattivi perché,
la notte, non mi fanno dormire
Cattivi perché,
se tornassi indietro li caccerei via
Cattivi perché,
mi hanno tolto il sorriso
Cattivi perché,
mi hanno tolto il tuo viso
Cattivi perché,
ho infilato la maschera
nascondendo la verità
Cattivi perché,
mi hanno tolto gli affetti più cari
Cattivi perché,
non riesco più a sognare
Cattivi perché,
non sento ne caldo, ne freddo
Cattivi perché,
vogliono avere ragione,
e la mia anima l'hanno messa in prigione
Cattivi perché,
fingono di pregare,
ma Dio sa quanto male
Cattivi perché,
ancora oggi,
comandano su di me
Cattivi perché,
è diventato un tormento
Cattivi perché,
piango invece di sognare
Cattivi perché,
mi portano indietro di poco più di un anno
tra la furbizia e l'inganno
Tutto questo ha portato una crisalide in uno stagno.
Nudo tra i ben vestiti
passeggiavo sulle onde
di un pensiero violento
e senza speranza.
Odiando il cielo
e bestemmiando in terra
ho dato fuoco a tutto quel che avevo
lasciando cenere e disastro
ovunque posassi piede.
Fiamme dall'inferno hanno
bruciato innumerevoli giorni,
lame nella carne
straziato indicibili notti,
violenti spasmi
scandivano un tempo
che pareva non finire più.
Sorge incerto un sole nero
dietro al fumo di un'anima distrutta,
il silenzio riempie l'aria
e sembra avvicinarsi l'ora
che la pace attecchisca
nella bruna terra di nessuno.
Tu sei natura
e come tale
sei affascinante
sei il sole che gioca con le
ombre tra le pietre
del torrente
sei vento che accarezza la mia fronte
sei l'acqua che io bevo
sei la fonte
sei nuvola sei cielo
l'orizzonte
il rosso del tramonto
che colora la mia sera
la schiuma delle onde
che accarezza la scogliera
sei l'ombra delle piante
quando cerco la frescura
tu
sei fiume immenso
che rispecchia la natura.
Che sogno brutto
ho fatto questa notte
tanto... che sto quasi male
ero nei corridoi... dell'ospedale
ma non era come gli altri
in quel posto ricoveravano
pezzi di parole
tra i letti numerati
e
tra parole soffocate
dai lamenti
leggevo le cartelle dei
degenti
tvb... tvtb... nn... ttt... qnd
qst... xkè... cm... cn... tat
risp... dv... sux... ke... tadb
sms... qnd...
con voce roca... mi chiama
un pezzo di parola
mi dice... lascia stare
ormai non puoi fare più niente
la fretta ci ha tagliato e non abbiamo spazio
sulle bocche della gente
vai... lasciaci sole.
Mi son svegliato... e non ho più parole.
Il gusto dei tuoi baci
condito... dalla
tua dolce bocca
mi fanno rotolare
come... un'albicocca.