Poesie personali


Scritta da: Franco Mastroianni
in Poesie (Poesie personali)

Dolce macedonia

Sei tutti i gusti
della frutta
il tuo profumo
la tua... delicatezza
fanno di te
una dolce macedonia
d'amore... di bellezza

sei mora... sei lampone
sei fetta di melone
sei fragola di bosco
sei mirtillo
sei la ciliegia
che apre le porte
alla cicala... al grillo

sei morbida buccia di pesca
sei il succo dentro al chicco
dell'uva... di limone della costa

sei fico infarinato
e tostato piano piano
sei... chicco di melograno

sei l'amarena messa
sulla panna del gelato
sei l'anguria dal sapore zuccherato

sei mela verde... gialla rossa
sei... il frutto del riccio
quando l'autunno bussa

sei tutti i gusti della frutta
ed io
ti mangio... tutta.
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    Scritta da: fa
    in Poesie (Poesie personali)
    Giorni di sole colorano la mia stanza...
    dolci risvegli danno un nuovo sapore alle giornate calde d'agosto...
    tutto sembra mite...
    tutto tra poco accarezzerà il tempo dei ricordi...
    ma ora è tutto pronto...
    meglio vivere oggi senza pensare a ciò che domani sarà ricordato o chissà... solo dimenticato!
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      Scritta da: dax
      in Poesie (Poesie personali)

      Insetti

      Tra i rami e le foglie,
      nel sottobosco fervente si vita.

      Piccoli esseri quasi invisibili.
      Sembrano inutili all'occhio superficiale.

      Ferventi lavoratori permettono
      a tutti noi uomini di vivere,
      ai poeti d'ispirarsi, agli scienziati
      di svelare i segreti dell'universo,
      ai santi di scrutare i piani di Dio.

      Permettono agli artisti di creare,
      alle madri di partorire nuovi figli.

      Tutto partendo da voi minuscole indifese,
      a volte ripugnanti creature, piccoli mattoni
      della vita, indispensabili essenziali amici.
      Composta nel agosto 2009
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        Scritta da: Don Juan
        in Poesie (Poesie personali)
        Un vecchio seduto su una grande valigia,
        pensa e ripensa a chissà cosa,
        afferra saldo tra le mani un bianco fazzoletto,
        nei suoi occhi il peso degli anni,
        sulle labbra l'amaro di un addio appena consumato.
        Per un attimo rivolge il suo sguardo su di me
        e un sorriso squarcia la malinconia.
        A passi spenti mi si fa incontro
        ed allunga la mano vissuta
        per salutare chi gli ricorda la sua gioventù.
        La voce è sicura quando
        scandisce il suo saluto di soldato,
        e per un'attimo si accende nei suoi occhi
        la stessa fiamma che nei miei prese vita
        quel giorno che a man levata urlai la mia fedeltà
        al suolo che tiene saldi i miei passi.
        Nei miei tratti rivede se stesso
        ed il fiore della sua gioventù,
        nei suoi occhi rivedo l'orgoglio
        che ogni giorno muove il mio cammino.
        Composta sabato 1 agosto 2009
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          Scritta da: Greta D'adelfio
          in Poesie (Poesie personali)

          Tutto cambia

          Tutto cambia:
          il mondo, le immagini, le opinioni, i pensieri
          anche voi state cambiando
          perché tutto cambia.
          Gli uccelli non fanno più i nidi,
          i torrenti non scendono giù dalla montagna,
          il mare non ha più movimento
          e non vuole più ondeggiare.
          Anche il cielo cambia colore
          perché è giusto sia così,
          lentamente,
          cambia aspetto...
          apre il suo mantello celeste dallo spazio infinito.
          Tutto ciò che è esistito è cambiato,
          semplicemente,
          come un uomo cambia una donna...
          rivolgendo insieme i loro sguardi verso un altro cielo.
          Non vi è più fine, perché tutto cambia
          la morte è vita
          e la vita è morte...
          una soprannaturale storia che cambierà
          una vicenda tutta nuova e diversa...

          Tutto cambia, e anch'io cambierò, del resto.
          Composta venerdì 16 gennaio 2009
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            Scritta da: Marzia Ornofoli
            in Poesie (Poesie personali)

            L'ultimo tuffo

            Ea quel dì gran festa e noi ragazzi
            s'era venuti al Po per la nuotata;
            finivano le scuole e come pazzi
            per la gioia, era tutta una risata.

            Sull'onda mormorante del gran Pado,
            correva l'acqua sciolta dalle nevi
            e il forte corso ricopriva il guado
            ed ammoniva tutti «o nuoti o bevi».

            Eri un fanciullo, Enrico, uando al porto,
            tu ti tuffasti giù come dal cielo,
            ma l'ancora spietata ti fè morto
            e l'onda s'ammantò di un rosso velo.

            Oh quanto il tuo ritorno fu mai duro
            su quel furgone nero e traballante
            che ti recò da Pontelagoscuro
            al tuo papà malato e un po' tremante!

            Fu il primo colpo d'ala che la morte
            battè su noi ragazzi e duramente
            ad ammonire, fredda, che la sorte
            uccide anche la vita più innocente.

            Molt'anni son passatida quel giorno
            e il mondo ha ripercosso i nostri cuori
            che sparuti si guardano dattorno
            e gioie più non vedon ma dolori.

            Su la tua tomba c'è talora un fiore
            portato da un amico e un fiocco lume,
            onaggio di una antico tuffatore
            all'innocente inferia del gran fiume.

            Fu dolce forse a te morirbambino,
            menttr'ansimante per la bella gara
            tu ti lanciavi giù dal trampolino,
            tra gli amici paludenti di Ferrara.

            Tu nella tomba entravi allor di schianto,
            purissimo qual nume giovinetto,
            lasciando a noi la vita col suo pianto,
            mentre gioivi al viver più perfetto.
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              Scritta da: Franco Mastroianni
              in Poesie (Poesie personali)

              La parte matta

              Oggi
              mi sento così bene
              da star male

              son
              precipizio... corrente ascensionale

              sono radice
              che non trova appigli
              son libro senza fogli
              sono pesante
              come un filo di paglia

              son rete... senza nodi
              e son parete appesa
              ai quadri... senza chiodi
              son movimento
              senza modi

              son nuvola di fumo
              senza fuoco
              son fante... re... regina
              ma non gioco

              sono lama d'acciaio
              che non taglia
              son vetro che riflette
              e non abbaglia
              sono parola senza bocca
              sono... una pietra
              che risale da una rocca

              sono la parte matta
              di questa filastrocca.
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                Scritta da: Valerio Varaldo
                in Poesie (Poesie personali)

                Da lassù...

                Dicono che il tempo fà passare tutto
                è vero tutto passa.
                Tutto finisce.
                Aspettiamo sulle sponde
                del fiume della vita.
                Un attesa inesorabile
                per un fine misterioso
                Realtà...
                Sogno...
                Ecco le mie virtù.
                La forza stà nella mente e nel cuore
                di ognuno di noi.
                Lascia che la tua mano mi raggiunga
                sostieniti a me.
                Sò che esisti.
                Ho ascoltato le tue preghiere.
                Sono scappato da quell'angolo di Paradiso.
                Sono divenuto uomo per te.
                E come l'albero apre i suoi rami al vento.
                Tu ora aprimi il tuo cuore
                permettimi di prenderne parte.
                Una parte importante.
                Ogni singolo battito sarà meraviglioso
                purché vissuto con Amore.
                Ora ti faccio un dono.
                La vita.
                La mia...
                Composta giovedì 30 luglio 2009
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