Poesie personali


Scritta da: Dario Magnani
in Poesie (Poesie personali)

Le mie figlie

Credo che il destino
Sia come una farfalla

Un momento ti è vicino
e dopo un po' non stai a galla

Il bello della Cosa
Stà tutto in un concetto

La cui forma è di una rosa
Ma il suo posto è il vostro petto

Ed infin mi accingo a dirlo:
Amatemi mie care

Che non son stanco di sentirlo
Sapete, siete voi le mie cose rare!
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    Scritta da: Franco Mastroianni
    in Poesie (Poesie personali)

    Respiro gioia

    Filtro i ricordi
    le immagini
    e sono ancora nitidi i colori
    nei fondali della mente
    in questo mare delle cose andate

    mi immergo tra alghe di memoria
    e granelli di pensieri che riposano
    dormienti

    l'acqua non è salata
    e
    non ho bisogno di trattenere il fiato

    chiudo gli occhi
    respiro gioia
    pensando a quel che ho fatto
    a quel che sono stato

    riemergo... non so piu dove sono
    sono fuori di testa
    cammino sopra bolle di fermento... di brio

    sì... sono proprio io.
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      Scritta da: Tommaso Mazzoni
      in Poesie (Poesie personali)

      Pergamena

      La luna, alta e intera nel cielo,
      illuminava il paesaggio,
      mentre le ombre,
      che correvano insieme alle nuvole
      spinte da una fresca brezza di maestrale,
      danzavano fra gli scogli bruni
      e le tamerici salmastre.
      Le onde baciavano la riva,
      la riva attendeva l'onda,
      mentre la brezza della sera
      ci faceva avvicinare l'uno all'altra,
      in quella incantevole notte
      di mezz'estate.

      Il fragore delle onde,
      il profumo del mare,
      il rumore del vento,
      la danza delle ombre
      esaltavano, unendosi,
      il tuo splendore di bimba
      nell'attesa
      di una mia promessa d'amore.

      Ad un tratto
      si dissiparono le ombre,
      il vento si placò,
      il profumo si fece più intenso
      e la calma del mare
      permise ai nostri sì
      di scambiarsi le labbra,
      nel nostro più profondo e assoluto
      intimo silenzio.

      Per tante sere ancora
      l'irreale scenario
      accolse le nostre parole d'amore,
      e un lustro più tardi
      dal nostro primo incontro,
      vita a vita,
      sole, luna, stelle,
      mare, cielo,
      profumo,
      tutto:
      nascesti tu,
      a cui oggi affido,
      da scrigno a scrigno,
      da padre a figlio,
      questo mio incontaminato,
      meraviglioso,
      eterno,
      testamento d'amore.
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        Scritta da: Tommaso Mazzoni
        in Poesie (Poesie personali)

        Temporale ad Akragas

        Colonne,
        nude file di colonne
        erette verso il cielo,
        dalle trabeazioni spezzate,
        erose, rotolate
        giù per il crinale.

        Dal didentro
        dell'antico tempio semidistrutto,
        nel silenzio più profondo,
        nella pace degli olivi,
        sulla cima della collina
        inverdita, mi guardo intorno,
        e il tempo trascorso
        di secoli e millenni,
        come l'immensità di questo cielo,
        mi rivela in uno l'infinito,
        il passato, il presente,
        l'incerto ed il certo domani.

        Canti greci, elevantisi
        dall'ara più distante,
        echeggiano per la valle.
        (Ma quel metro, quel ritmo,
        o Cantore di questa terra travagliata,
        non hai tu carpito
        prima di riposare
        sotto quel pino solitario? ).

        Ecco avanzarsi il temporale
        dalle minacciose cupe nubi d'autunno
        guidate dal caldo vento di scirocco.

        Con il volto verso il cielo,
        immerso in un canto corale,
        raggiunto dall'acre odore
        di corpo sacrificale
        al concludersi del rito,
        resto così, assorto, muto,
        colonna fra le colonne immobile,
        bagnato dalla pioggia.

        La stessa pioggia che da sempre
        cede il passo alla secca saetta
        che, accecante ed assordante,
        Giove Pluvio decreta.
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          Scritta da: Tommaso Mazzoni
          in Poesie (Poesie personali)

          La mia tavolozza

          Che peccato non essere un pittore!

          Ti ho guardata: gli occhi tuoi chiari,
          i capelli castani, il nasino all'insù,
          la faccina rotonda, mento ovale,
          il collo lungo, nobile, stile Modigliani,
          la pelle chiara, lo sguardo sorridente,

          con una tela, pennelli e tavolozza,
          ben presto avrei fissato quel momento
          in cui tu hai risposto al mio "buongiorno!".

          Studierò disegno, mi eserciterò nella pittura,
          comprerò tela, pennelli, colori e tavolozza:
          tutto quanto occorra per ritrarti.

          Attaccherò questo quadro del tuo volto
          nel mio gremito studio dei ricordi,
          nella fantasiosa galleria
          delle immagini belle ed armoniose
          che, attraverso l'arte, riescono a parlare
          direttamente all'anima, senza parole.
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            Scritta da: Tommaso Mazzoni
            in Poesie (Poesie personali)

            Rose rosse

            Venticinque rose rosse ho qui per te.
            Te le mando, te le porgo da lontano:
            venticinque sono gli anni che vicino
            sono stato, e son tuttora, insieme a te.

            Vorrei dir del nostro amore e delle pene,
            ma conosci di quest'anni il bene e il male;
            questo amore che, cercando, non ha uguale
            è legame, e non esistono catene.

            Tanti, tanti, tanti auguri a te, Graziella,
            ideale mia compagna della vita
            da quei giorni, ormai lontani, che eri "Lella".

            La tanta stima per te, e non s'è assopita,
            questo amore che ogni giorno si rinnova,
            tutt'e due ne son per me la vera prova.
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              in Poesie (Poesie personali)
              Tutto tace dentro me
              nessuna emozione m'investe
              solo anonimo silenzio
              adorna il nulla che è dentro me
              lascio che sia
              in attesa di tempi migliori

              Intanto,
              affacciato alla finestra,
              osservo compiaciuto il ridestarsi della natura
              il fiorire di mille colori
              e gli uccelli che festosi s'incrociano in volo
              mi unisco a loro
              nell'attesa che il sole torni a brillare
              In me.
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                Scritta da: Elisa Cassinelli
                in Poesie (Poesie personali)

                Perché bisogna lottare

                Le parole possono ferire,
                Possono trasformarsi in macigni,
                Che lentamente cadono giù,
                Ti colpiscono,
                Ti distruggono.
                È un terreno troppo fragile quello della vita,
                Troppo pericolante per farti sentire sicura.
                Ti aggrappi ad ogni speranza,
                Ma sai che tutto può crollare da un momento all'altro.
                Cerci di scalare quella montagna che tutti chiamiamo vita,
                Ma sai che non è così semplice,
                Richiede sudore e fatica,
                Richiede determinazione.
                Ma devi andare avanti, non puoi fermarti.
                Anche se hai paura.
                Anche se ti senti solo nei tuoi passi.
                Ogni giorno è un passo nuovo,
                Non importa quanti passi indietro dovrai fare,
                l'importante è non fermarsi mai.
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