Poesie personali


Scritta da: Antonino Gatto
in Poesie (Poesie personali)
Fragile la vita,
come un bocciolo in germoglio,
ogni giorno fai i conti col tuo futuro,
spendendo dei giorni,
che non hai ancora guadagnato.
Vivi con la speranza di un domani migliore,
e fai progetti...
Vedi la tua Famiglia, i tuoi figli, e quattro mura,
gli stessi che ti sono caduti addosso...
Trema la terra con tutta la sua crudeltà,
e nel tremore, fra le grida dei tuoi cari,
si spengono le luci,
e tu urli, fino all'ultimo respiro.
... e poi, quando l'ultimo granello di polvere
si posa al suolo, tutto tace...
Sotto i detriti qualcuno troverà il tuo freddo corpo,
che stringe fra le braccia il tuo piccolo amore,
che hai protetto per regalargli un nuovo giorno,
quel tuo piccolo fiore,
crescerà con le sue stesse lacrime,
e tu, dall'alto del cielo,
gli resterai sempre accanto, come hai fatto
sino all'ultimo respiro!
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    Scritta da: Anna D'Urso
    in Poesie (Poesie personali)

    6 Aprile 2009

    Odore di morte si avverte nell'aria,
    dove prima c'era la primavera,
    polvere sotto le stelle, pezzi di storia andati in fumo,
    attonita si guarda il vuoto là dove prima c'era un muro.

    Per un accordo amaro tra la terra e il cielo
    si trema ancora, ci si dispera,
    non è arrivata la bella stagione
    nei cuori di coloro che hanno perso il passato, e la ragione.

    La morte non ha un colore, non ha pure un senso,
    incurante di ogni ragione raggiunge senza cadenza,
    come foglia che cade sulla terra
    scricchiola furtiva sulle macerie perse e ne è fiera...
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      Scritta da: Mariella Mulas
      in Poesie (Poesie personali)

      L'infinito di un sogno

      Cercare suoni trillanti
      per innalzare lo sguardo
      e vedere intrigato il sole
      tra palme ridenti... di brezza.
      Avvertire sulla pelle
      carezze di raggi
      come lievi dita
      che arpeggiano note al tempo.
      Non dolersi del vento
      che schiaffeggia onde
      al di là dell'orizzonte
      e sorridere alla risacca
      che, invadente di schiuma, dissolve orme...
      Continuare invece l'incerto cammino
      in voli della mente
      e allontanarsi, piano respirando,
      libera da malinconie,
      nell'infinito di un sogno.
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        Scritta da: Mariella Mulas
        in Poesie (Poesie personali)

        Guardare oltre...

        È destino...
        La nuvola che passa
        e si dissolve...
        Forse non era suo il momento
        per aggregarsi
        e scuotere foglie di pioggia...
        e il mandorlo
        che sfida l'ultimo gelo
        e s'appropria di raggi deboli
        imponendo il fiorire dei suoi rami
        forse è perché confonde l'effimero tepore
        o forse s'inganna d'improvvisi terrosi umori. Guardare oltre...
        oltre la mente
        segni indefiniti di germogli
        che s'incuneano in petali chiusi
        apparentemente pronti a palpiti
        d'inaspettate visioni... è desiderio.
        E avverti solo magia... guardando
        al di là del tempo
        ... che non è però il tuo tempo...
        Ed è difficile e infelice poi il solito soffermare lo sguardo su addomesticate sensazioni.
        Ma guardare oltre è anche,
        per un interminabile attimo,
        voler lasciare l'emozione
        alimentarsi di sogni quasi reali
        che accompagnano passi con un sorriso,
        senza far caso che hai già iniziato,
        nel medesimo secondo,
        a dissolvere nel silenzio ogni illusione.
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          Scritta da: Renzo Mazzetti
          in Poesie (Poesie personali)
          La società recidiva
          senza occhi
          senza voce
          senza orecchie
          reprime immensità di nuova vita
          in metafore di vista, di urli, di udito.
          La compagine povera che soffre
          percepisce ciò che nessun potente
          potrà mai imitare o soffocare.
          Una nuova èra avanza
          nell'aria e nel sangue
          già volteggia e pulsa.
          Nel sapere di chi non sa
          l'alba e il tramonto
          è ancora alba e tramonto.
          Ma se il tramonto
          si chiamasse alba?
          E se l'alba
          si chiamasse tramonto?
          E se la morte della ricchezza
          si chiamasse vita?
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            Scritta da: ametista
            in Poesie (Poesie personali)

            La tua pelle

            Sfiorandoti per caso,
            un brivido mi assale.
            Ti sento a me vicino,
            ma sei così lontano.
            Guardando la tua pelle,
            così amata, desiderata.
            Guardando la tua pelle,
            così temuta, così venerata.
            Mi chiedo, ogni momento,
            cosa mai potrei provare,
            cosa mai potrei sentire,
            cosa mai potrei avvertire,
            se tu mi permettessi,
            di poterla accarezzare.
            Se la mia mano tremante,
            si potesse su te posare,
            per poter solo sfiorare,
            per un attimo, un secondo,
            quel territorio così amato,
            così cercato, così atteso,
            e alla fine poi trovato,
            incontrato, conosciuto.
            Nei miei sogni agitati,
            posso fare quel che voglio.
            Nella vita che ora vivo,
            tutto questo è solo... un sogno.
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