Vecchio sulla panchina Se ne sta rannicchiato, appoggiandosi al bastone con vicino la badante sulla fredda panchina di un parco vicino i pensieri pullulanti di giovinezza perduta di famiglia svanita di vigore ormai perso sguardo vagante in cerca di un sogno ormai, svanito...
Cerco di immaginare come sarà il mio presente Contraddizioni insorgono come luci abbaglianti di macchine in corsa nella notte buia. Cerco poi nelle mie tasche per vedere se qualche granello dell'imminente e lontano passato è rimasto come polvere nascosto infondo in qualche angolo non sospetto alla vista. Cerco, cerco, cerco e trovo tanta polvere. Dalle mie mani viene afferrata in modo da poterla vedere meglio. Gli occhi incominciano a bruciare sempre di più, sempre di più Sarà meglio che la rimetta nelle tasche o che la faccia disperdere via per sempre?
Scorgo dall'alto un baglio di luce che da il mio inquieto navigar un po d'ansia riduce è un raggio di sole che parte da una riva con molto stupor al cuor m'arriva ornando con petali di un fiore raro a trovare la mia nave nella tempesta continua a naufragare chissa se un giungerà sulla terra promessa da tutti ambita, invidiata e contesa intanto continuo cercando la rotta sperando che arrivi un po di vento in poppa.
Alle prime luci dell'alba il risveglio lieve, lui accanto l'attesa di un abbraccio, una carezza, una gentile tenerezza... ma è un sogno, un antico ricordo, che svanisce nella notte che finisce.
Ieri ti guardavo, Crocifisso, corpo lacerato, groviglio contorto di dolore. Oggi Ti guardo, sfolgorante Corpo di luce, vibrante di vita, mistero sconfinato del tuo Amore, a noi offerto dolorante; a noi ridato sfavillante, nella Gloria della Resurrezione; certezza unica di fede.
Scrivo d'amore perché non posso farne a meno e scapicollo in mezzo ai sentimenti... giù tra ripide discese... senza toccare freno gioco con i magici putti che scoccano freccette di passioni... non ho ripari e ad ogni freccia non è morir ma nascere ogni volta ricoperto d'emozioni chiamo sempre in aiuto il vento... per soffiar via quei veli di tristezza e abbraccio le parole le stringo... e loro si trasformano in pura tenerezza amo nuotar nei fiumi quando esondano d'amore cercando di restare a galla... usando come salvagente il cuore scrivo d'amore... sento che mi appartiene lo sento sulla pelle... nelle vene ma... la cosa piu bella che mi capita quando scrivo d'amore è che tra una parola e l'altra... sento battere il tuo cuore.
Ogni mattina aspetto con tenera pazienza di veder nascere del giorno... lo scenario ed è gioia immensa quando i tendoni della notte si spalancano e appari tu... dietro al sipario.