E che ti amo te lo voglio dire Anche se certo tu bene lo sai Io a ripeterlo ti voglio sfinire Per essere chi tu hai avuto mai
e se un sentimento è forte davvero Che quando è lontano il tempo di noi c'è un mare che sbatte e ne sono il veliero Trattienimi oh dolce che solo tu puoi
Poi correre a casa magari si può Con le cose di noi nel solito posto Ed una in più l'altra le sere ti do e tu mi ridai perché ti conosco
Che anche se tenti se provi la finta Tu quanto sei mia lo lasci vedere Con gli occhi e le ciglia la voce convinta Di quando chi cede lo fa per piacere
e che ti amo te lo voglio dire Mentre il tuo corpo si copre di sole e brucia la vita da farmi impazzire Quell'ultimo grido di tante parole
Che il mio sentimento quello lo so è il saperlo di te che è musica bella Di poco volevo e quanto ne ho Mi bagno di luce io specchio tu stella.
Se l'amore fosse sesso Non sarebbe chissà che Se l'amore fosse tanto Assomiglierebbe a te
Che di gioia hai il sapore Che mi scorre tra i ricordi Che di pepe hai l'odore Che mi vira tra gli accordi
Mentre dormo e ti penso e a cantare provo piano Che da sveglio non ci riesco a pensar così lontano
Oltre i battiti del cuore Più dei gemiti del sangue Oltre il suono del dolore Se mi manchi tu da grande
Oltre i palpiti degli occhi Più del cuore tra le mani In quel volo d'ogni notte Che non siamo mai lontani
Più di poco o quasi niente Nel calore uno solo a giocare finalmente Lascio il cuore e lo consolo Se non sei in ogni momento Ogni istante che non vivo Quando invece vorrei tanto Non spezzare questo filo
Nella notte che dormiamo Quando manca far l'amore Piano e soli ci svegliamo Per tornare nel calore
Del tuo corpo e poi del mio e a distinguerli mai più Dolci e stretti darci amore e ora godi prima tu
Poetastro canterino Che non so che voglia dire Resto sveglio a te vicino Che non riesco più a dormire
e a cantare non son buono Qualche riga quella si Che ti aspetta per te dono
Oltre le parole sabbia e ce ne vuole a fermarne un po' Oltre le parole nebbia Ti sembra forse Ma chissà però
Mentre l'amore se non lo tocchi Se non lo prendi diritto negli occhi Ti lascia soltanto un piacere che viene Le poche sere che a tutti conviene Ti lascia solo il tuo corpo bambino Un po' di calore nell'altro cuscino Ti lascia a cercarlo nel fondo del sogno a piangergli tutto il tuo grande bisogno Di lei che ti ama perché sei così Di lei che ti chiama e dice di si Perché le parole che tu non hai detto l'amore le ha messe in quel modo perfetto Che sai deve esistere speri che sia Tu proprio tu quella che non va via
Oltre le parole sabbia Dammi la mano a fermarne un po' Oltre le parole nebbia Stammi vicino e luce sarò.
Nell'aria c'è Una canzone e il tuo odore Inconfondibile Dopo fatto l'amore
Che sfugge Mi circonda di nuovo Mi nutre e ti guardo davvero
Sei bella e non solo per dire Sei luce Negli occhi bagnati Sul collo c'è una vena che brilla c'è aria Di qualcosa stasera Del genere a volerlo spiegare Di donna Che mi è entrata nel cuore.
C'è un istante di me Che non rinuncia alla rima e dove c'è il cuore Ci lascia il tuo nome Testardo cocciuto Imbranato invero Non lascia la presa, Ma tu ci sei più.
C'è un singhiozzo di me Che ha un vuoto di cielo Parole romanze Nel ricordo che sei La notte bastona Il giorno è realtà Sei a letto di un altro, e fata mai più.
C'è il respiro Che resta nell'aria De i ti amo Che mi hai regalato ma Stasera Che manchi davvero è la mano Che cerca nel foglio Il disegno di come Ci siamo scambiati Qualcosa Dentro il sonno Passato abbracciati Come fosse notte Mai l'ultima no Da lasciare il ricordo Dell'amore di noi
Come dopo la tempesta, sorge l'arcobaleno così dopo il terremoto sorge la vita, e anche se fragile per natura, cresce coraggiosa, madre di una terra scossa dal profondo dell'anima, figlia di un popolo fiero d'essere nato in Abruzzo. Tenda spoglia, priva d'ogni lussuria, che riparte da niente, per ritrovare il valore delle piccole cose. Per conservare dentro ad un oggetto rimasto, il ricordo di un passato sepolto fra le macerie. Ancora ribelle torna a tremare la terra, ma non riuscirà a scalfire il sorriso, di chi ha già perso tutto, e non si arrende, pur vivendo sotto le tende. Ogni sera quando l'Aquila tace, dalla branda un pensiero alla croce, porta in cielo, con le anime scomparse le preghiere di persone diverse, ma legate insieme a memoria da un evento che resterà nella storia, di una terra che ha inghiottito i suoi figli, ma dal suo fango, nella pasqua, ha risorto dei gigli.